Spese militari e politiche di guerra

Il gioco delle tre carte delle spese militari si fa in Italia come negli Stati Uniti. Si muovono soldati e risorse sullo scacchiere in funzione degli interessi del momento.
Anarres ne ha parlato con Stefano Raspa, del Comitato contro Aviano 2000, compagno di Pordenone da sempre in prima fila nelle lotte antimilitariste, nonché fine analista delle dinamiche del “grande gioco della guerra”.
I finti tagli alla difesa di Barack Obama, puntano ad una razionalizzazione delle risorse in vista dei prossimi impegni di guerra. D’altra parte, con debito pubblico da far impallidire quello greco, la stanca potenza statunitense si regge sull’unica garanzia che rende inesigibile il proprio debito: la potenza militare.
La chiacchierata è proseguita con un lungo sguardo a casa nostra, dove poco a poco emerge la verità sull’impegno militare italiano in Libia.
Infine un ritratto del generale Di Paola, che si è guadagnato sul campo la poltrona di ministro. Un vero tecnico. Un tecnico di guerra.

Ascolta la prima parte dell’intervista a Stefano: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/2012-02-19-spese-militari-USA-Stefano-Raspa.mp3|titles=2012 02 19 spese militari USA Stefano Raspa]

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Ascolta la seconda parte, quella dedicata a “casa nostra”: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/2012-02-19-spese-militari-Italia-Stefano-Raspa.mp3|titles=2012 02 19 spese militari Italia Stefano Raspa]

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