Brescia: ancora una storia di resistenza antisfratto

Scritto dasu 19 Aprile 2012

Importante giornata di lotta per il diritto all’abitare oggi a Brescia. In mattinata è stato attuato un picchetto in via Milano 64 in città per impedire che venisse sbattuta in mezzo alla strada una famiglia con due bambine piccole.

Il proprietario dell’appartamento di Via Milano 64 alla fine ha accettato di rinviare di un mese lo sfratto. Nel frattempo, facendo riferimento ai termini dell’accordo firmato dal Comune di Brescia, Aler, associazioni dei proprietari e sindacati inquilini, numerosi attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, del Comitato provinciale contro gli sfratti( supportati anche dal Csa magazzino47 e del kollettivo studenti in  hanno invaso l’ufficio casa del Comune per chiedere che, come sottoscritto nell’ accordo, in caso di indisponibilità del proprietario a stipulare un nuovo contratto di affitto a canone concordato, si metta a disposizione un alloggio tra quelli reperiti e gestiti dall’Aler proprio per que evenienze. L’amministrazione comunale aveva invece offerto solo una sistemazione alternativa in una struttura di accoglienza alla madre ed alle due bambine, dividendo quindi la famiglia. Di fronte alla folta presenza di attivisti antisfratto, anche il comune è tornato sui suoi passi, mostrandosi disponibile a trovare una soluzione alternativa; oggi alle 14,15 l’inquilino è stato convocato all’ufficio casa dell’Assessorato competente.

La corrispondenza da via Milano di Umberto della redazione di Radio Onda d’urto [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/Umberto-su-presidio-anti-sfratto-a-Brescia-19-04.mp3|titles=Umberto su presidio anti-sfratto a Brescia 19-04] Scarica file


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