Ultimo giorno di sciopero per gli studenti medi spagnoli coi genitori al seguito.

Scritto dasu 19 Ottobre 2012

Ultimo dei tre giorni di sciopero indetti dalle associazioni studentesche dei medi e seguit a ruota da genitori e insegnanti. La rabbia generale è diretta contro le politiche di austherity per la scuola pubblica: un requiem nemmeno tanto lento. In due anni i tagli dovrebbero quantificarsi in un – 21% per il 2013  e un – 14% per l’anno successivo, mettendo a rischio il posto di lavoro di 50.000 insegnanti oltre a insegnamenti fondamentali per i ragazzi. Bersaglio dei ragazzi il governo Rajoy e il suo progetto di demolizione ma anche il ministro dell’istruzione Josè Ignatio Wert, che non si è risparmiato uscite infelici verso genitori e ragazzi. Lo sciopero è stato un successo enorme (la partecipazione è stata intorno all’80%) e ha animato ben 70 città. Protagoniste assolute Valencia, Madrid e Barcellona,. Il carattere tendenzialmente tranquillo delle mobilitazioni (solo a Valencia si è registrato qualche incidente in seguito a blocchi selvaggi del traffico) non deve ingannare sulla determinazione dei giovani e giovanissimi che sono mobilitati in diverse attività ben oltre i problemi della scuola: picchetti antisfratto, autorganizzazione in difesa della salute e dei quartieri). Lo sguardo degli studenti intanto è già proiettato al 14 novembre, quando vedremo in campo un grande sciopero generale dell’Europa Mediterranea. Hanno già aderito Spagna, Portogallo e Grecia, altre adesioni sono in fase di elaborazione. I grandi assenti sembrano essere l’Italia, impegnata nelle beghe di casa con la Fiom spaccata in due, e la Francia che forse spera ancora di non doversi mischiare col l gruppo dei PIGS. Abbiamo raggiunto a Madrid Joan, compagno impegnato su diversi fronti. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/Joan1.mp3|titles=Joan]

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