Apprendistato senza formazione. Tutto a vantaggio dei padroni

Scritto dasu 25 Gennaio 2013

Con una circolare diramata lunedì 21 (5/2013), il ministero del lavoro stabilisce in merito ai contratti d’apprendistato che un datore di lavoro non incorre sanzioni in caso di inadempimento dell’obbligo formativo previsto dallo stesso contratto. Eventuali sanzioni, comunque evitabili sanando ipotetici “debiti formativi” con il reintegro delle ore di formazione evase, possono essere comminate al datore di lavoro a partire dal secondo anno di contratto.
Così l’apprendistato, lo strumento principale della Fornero per l’imposizione della flessibilità in entrata viene ricondotto, senza infingimenti, alla propria cornice naturale, quella di essere un contratto schiavitù: inserire nel mondo del lavoro un esercito di giovani tra i 16 e 29 anni con contratti a termine sottopagati perché inseriti fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante.

Ascolta la diretta con Simone Bisacca, avvocato del lavoro

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