Bombe atomiche, miliardi e F35

Scritto dasu 24 Aprile 2013

f35-bombe-nucleariDagli Usa arriva un apparente voltafaccia rispetto agli impegni di Barack Obama verso il disarmo nucleare. Il Pentagono si appresta infatti a spendere 11 miliardi di dollari per ammodernare 200 ordigni nucleari tattici B61 allocati in Europa per trasformarli in “bombe atomiche intelligenti (teleguidate)” sganciabili dal caccia di ultima generazione F-35, di cui si doterà anche l’Italia. E’ quanto rivela il britannico Guardian.

Niente di nuovo all’orizzonte: era noto che gli F35 erano destinati ad essere dotati sia di armamento convenzionale sia di ordigni atomici. La novità è la decisione del governo statunitense di stanziare i fondi necessari all’operazione.
Un’operazione sporca, perché in questo modo l’amministrazione statunitense riesce a dotarsi di armi moderne, aggirando l’accordo sulla non proliferazione nucleare.
In Italia ci sono 70 bombe nelle due basi di Ghedi e Aviano.

Si tratta di atomiche piuttosto antiquate, ma sempre armi di distruzione di massa, realizzate alla fine degli anni Sessanta: pesano fino 320 kg, sono lunghe 3,56 metri ed hanno un diametro di 33 cm. La loro potenza massima è di 340 chilotoni (oltre 30 volte la bomba di Hiroshima) ma quelle depositate in Europa, il modello B61 Mk12, si fermano a 50 chilotoni (un chilotone corrisponde alla potenza esplosiva di 1.000 tonnellate di tritolo).

Ne abbiamo parlato con Walter del Comitato contro gli F35. Ne è scaturita una conversazione a tutto campo, sulla lotta antimilitarista, che stenta a trovare gambe e capacità di intervento capaci di sabotare la macchina bellica, le cui basi sono dietro le nostre case.

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