Picchetto alla Tnt di Teverola contro gli esuberi

Scritto dasu 4 Febbraio 2014

Bfnj_cNCcAAHtW8.jpg:large“Dignità, lotta fino alla vittoria”: questo lo slogan al presidio di oggi alla TNT  di Teverola in Campania, dove una settantina d persone ha bloccato stamattina, dalle 5 alle 11, i cancelli del deposito. La mobilitazione, indetta  dal sindacato SI COBAS e dall’“Assemblea di supporto alle lotte della logistica”, è stata provocata dal licenziamento di venti facchini appartenenti a una cooperativa, la Server Coop del consorzio GESCO, che lavora su committenza della TNT.

L’azienda – uno dei colossi della logistica – sostiene di essere in crisi e di avere personale in esubero (30 facchini), e ha provato a incentivare l’uscita volontaria dei dipendenti con 5000 euro di buono uscita per i primi 20 mentre per gli altri ci sarebbe invece solo la cassa integrazione e la prospettiva, dopo sei mesi, di tornare a casa. Solo 10 hanno deciso di prendere i soldi, gli altri lavoratori sono stati scaricati, oppure stanno mettendo inatto le procedure per essere assunti nella “nuova” ditta.

Un tavolo tra gruppo Gesco e SI Cobas, nel quale il sindacato ha chiesto il rinnovo dei contratti attualmente in vigore con stesse condizioni di lavoro e retribuzione, accettando il passaggio alla nuova cooperativa, si è svolto nella mattinata. Il risultato sembra essere positivo: potranno godere da subito della Cassa Integrazione per almeno sei mesi, mentre ottengono l’impegno scritto da parte del responsabile della GESCO, Giovanni Busiello, a essere reintegrati quanto prima nello stabilimento. La GESCO si impegna inoltre ad aprire, entro martedì prossimo, un tavolo di trattativa con il sindacato per risolvere definitivamente questa vertenza e discutere del rispetto del contratto collettivo nazionale, che troppo spesso nelle cooperative resta solo sulla carta.

Una diretta da Teverola con un compagno di ClashCityWorkers

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