Resistenza si declina ora (e sempre) No Tav

Scritto dasu 8 Maggio 2014

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Lo statuto dell’Anpi prevede di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono per quei valori di libertà e di democrazia dela lotta partigiana; anzi, si tratta proprio della ragione di essere della Associazione nazionale partigiani d’Italia. Nella differenza del contesto che impedisce di fare parallelismi antistorici esistono però una serie di analogie tra la criminalizzazione e repressione del dissenso che il movimento No Tav e ora in particolare i ragazzi sottoposti a una carcerazione assurda e durisisma in quanto  destabilizzano il sistema, ovvero sono terroristi agli occhi di una società che vuole imporre la pratica del filo spinato e  scardinare la Costituzione nata dalla Resistenza.

Perciò le sezioni territoriali dell’Anpi che fanno capo al Direttivo “Peirolo-Ferrario” di Bussoleno-Foresto-Chianocco, il Comitato di sezione “Perotti-Appendino” di Nizza Lingotto e il Comitato di sezione “68 martiri” di Grugliasco parteciperanno alla manifestazione “Colpevoli di resistere” il cui concentramento è sabato 10 in piazza Adriano alle 14

Qui di seguito l’intervento di Fulvio che spiega con chiarezza tutti i legami presenti tra Resistenza di allora e Resistenza attuale: e parla anche delle già numerose volte che le bandiere partigian di quelle sezioni si sono intrecciate con le bandiere No Tav

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