KAG di Pisogne: la val Camonica difende i suoi spazi

Scritto dasu 8 Gennaio 2015

Il primo gennaio 2015 il K.A.G. di Pisogne ha chiuso i battenti, vedendosi togliere la concessione comunale che dal 2009 aveva permesso la nascita di uno spazio sociale e culturale dove ogni persona ha avuto la possibilità di costruire percorsi dal basso e condivisi.

Non è mai stata un segreto l’avversione politica che la giunta comunale di Pisogne, ed in particolare il neoeletto sindaco Invernici, prova nei confronti di questa realtà. La chiusura dello spazio sociale è stata infatti uno dei cavalli di battaglia della loro campagna elettorale, nonostante oggi abbiano anche il coraggio di fingere dispiacere dinanzi alle telecamere del giornalista di turno.

La manovra è certamente politica ed il piano così ben studiato da essere difficilmente attaccabile: 100.000 euro sono i soldi pubblici preventivati per riconvertire ed in parte ricostruire uno stabile totalmente inappropriato per ospitare i mezzi della protezione civile.

Dal primo gennaio è stata imposta la fine ad un percorso che manteneva un filo conduttore diretto con quello che era stato il C.A.G. (Centro Aggregazione Giovanile) di Pisogne e che ormai da venti anni era attivo sul territorio. Il Kapannone AutoGestito ha cercato di essere un punto di aggregazione e sostegno per associazioni, movimenti e collettivi, promuovendo eventi finalizzati a diffondere alternative alla cultura commerciale ed alla logica consumista del profitto. E’ stato creato un percorso di condivisione dei saperi che ha saputo valorizzare le nostre radici e ha cercato di collaborare per, ma soprattutto “con”, il territorio.

Perciò nei primi giorni del 2015 si è organizzata una occupazione con iniziative culturali e interventi su vari argomenti anche in collaborazoine con realtà esterne alla val Camonica… e il territorio ha risposto degnamente a questa sorta di Taz: sono stati valutati nell’ordine del migliaio di presenze nei 4 gionri di attività che hanno dato la spinta per proseguire fino al 17 gennaio nell’occupazione dello stabile, cioè fino alla manifestazione indetta per le 15 di quel giorno… fino ad allora i volenterosi occupanti proporranno iniziative per e con il territorio.

Ne abbiamo parlato con Federico:

2015.01.08-Federico_Pisogne

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