Renzi tra la Nutella e il Politecnico

Scritto dasu 18 Febbraio 2015

Renzi era in prima fila ad Alba al funerale del padrone della città, Michele Ferrero, l’imprenditore della Nutella, prodotto simbolo dell’economia globale: nocciole importate dagli Stati Uniti, prezzi bassi garantiti dal lavoro in nero degli immigrati dal Centromerica e olio di palma.
Con Renzi c’erano tutti: Prodi, Chiamparino, Fassino.
Simbolo della transizione tra l’epoca delle dinastie industriali e l’imprenditoria del secondo millennio, Michele Ferrero viene omaggiato dal potere politico e dai media, che danno ampio spazio alle esequie.
Il tour del presidente del consiglio continua a Torino con un giro a Mirafiori, una visita al centro di ricerca e sviluppo General Motors, l’intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Torino. Una cavalcata che si conclude a Moncalieri allo stabilimento Fissore Ceramiche.

Ad aspettarlo davanti al Politecnico, sin dalle 14,30 il presidio di protesta promosso dai collettivi studenteschi dell’ateneo e dalle Rsu del Politecnico. Oltre ai sindacati di base – Cub, USB e Cobas – c’é anche la CGIL, gruppi di No Tav e di precari della scuola. In tutto circa trecento persone. Intorno alle 16 parte un corteo, bloccato dopo poche centinaia di metri dalla polizia in assetto antisommossa.
Mentre scriviamo il presidio si è ricompattato di fronte al Politecnico.

In mattinata abbiamo fatto una chiacchierata con Cosimo Scarinzi della CUB. Un’occasione per un ragionamento più ampio sui movimenti, le lotte, le prospettive di lotta sul terreno della casa, del lavoro, dell’opposizione alle grandi opere inutili. Con un excursus sulla battaglia tra tassisti e Uber.

Ascolta la diretta:

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