Lo scandalo Fifa e gli interessi del Calcio globale

Scritto dasu 3 Giugno 2015

Non si fermano le conseguenze dello scandalo che ha investito la FIFA dopo le rivelazioni sulla tangente da 10 milioni di dollari autorizzata dal segretario generale Valcke. Con una compromissione così evidente del suo braccio destro, anche il presidente della FIFA Sepp Blatter ha dovuto arrendersi e rassegnare le proprie dimissioni nelle giornata di ieri.

Al di là dei singoli episodi, tutto sommato di scarsa rilevanza finanziaria e penale, emerge la fitta rete d’interessi economici attivate dalla mega-macchina del calcio mondiale. Interessi che si traducono in una normalizzazione dei territori votati a ospitare i mondiali a cui le popolazioni locali riescono talvolta ad esprimere una strenua resistenza, come nel caso delle rivolte Brasiliane in occasione del mondiale scorso.

Affari miliardari che rendono il pallone non solo compartecipe delle varie bolle speculative che si aprono sui territori ma che offre sponde alle multinazionali che giocano un ruolo di rilievo spesso superiore agli stessi casi nazionali.

Sullo sfondo, gli equilibri geopolitici che influenzano le assegnazioni degli eventi FIFA con una vera e proprio calciodiplomazia rivelatrice di ben altri interessi.

Abbiamo discusso delle dimissioni di Blatter e dei diversi nodi che lo scandalo FIFA sta facendo emergere con Luca Pisapia, collaboratore del Manifesto e del Fatto Quotidiano

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