Un aggiornamento sul fermo di Samantha Comizzoli in Israele

Scritto dasu 15 Giugno 2015

Il visto scaduto dell’attivista è uno dei motivi scelti dalle autorità di Tel Aviv per procedere alla deportazione. Comizzoli rifiuta l’espulsione e di rispondere alle domande della polizia israeliana.

Presente da lungo tempo in Cisgiordania a sostegno dei diritti dei palestinesi, Comizzoli attraverso il suo blog informa costantemente l’opinione pubblica italiana, anche con l’utilizzo di immagini, sulla situazione nei Territori occupati e denuncia le violazioni ed abusi che subisce la popolazione civile da parte delle forze armate israeliane. Non manca di criticare la politica dell’Autorità nazionale palestinese.

In queste ore decine di follower di Samantha Comizzoli hanno lanciato in internet  una campagna in suo sostegno e di denuncia della sua detenzione e probabile deportazione.

Abbiamo parlato con Luca Buozzi, uno dei legali di Samantha, per aggiornare la situazione, ma soprattutto per ribadire chi è Samantha, sgomberando il campo dai tentativi di screditarla sul main stream.

luca buozzi

 


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