Via libera alla Camera per il Decreto sulle ‘sofferenze bancarie’

Scritto dasu 24 Marzo 2016

Via libera dell’Aula della Camera al decreto banche che contiene, tra l’altro, la riforma del credito cooperativo e la garanzia dello Stato sulle sofferenze bancarie. Nel passaggio a Montecitorio il provvedimento è stato arricchito di modifiche che hanno sostanzialmente convinto il mondo bancario. Critiche sono arrivate dai consumatori, che non hanno apprezzato l’intervento che anziché eliminare l’anatocismo, a loro parere, lo «resuscita». Stop all’anatocismo (la capitalizzazione degli interessi), estensione della Gacs (Garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze) anche agli intermediari finanziari, nuove regole per la way out delle banche di credito cooperativo che vogliono uscire dalla capogruppo, regole più flessibili per utilizzare gli sconti fiscali nell’acquisto di una casa messa in asta. Sono alcune delle novità inserite nel decreto legge banche, su cui il governo ha posto e incassato la fiducia. Eppure non è tutto oro quello che luccica e il decreto sulle sofferenze bancarie non fa altro che alimentare un sistema che con molte probabilità si rivelerà fallimentare.

Ne abbiamo parlato con Renato Strumìa, segretario nazionale Cub-SallCa

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