Brasile, il governo golpista attacca la Costituzione e la spesa sociale

Scritto dasu 19 Dicembre 2016

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Qualche giorno fa il Senato brasiliano ha definitivamente approvato una modifica della Costituzione, voluta dal governo, che limita i programmi sociali per i prossimi 20 anni, cancellando molti degli aiuti previsti dall’amministrazione Rousseff. La modifica costituzionale ha riacceso le proteste contro Temer, con manifestazioni a San Paolo, Brasilia (vedi foto) e in almeno sette stati brasiliani, mentre le violenze urbane causate dalla povertà sono in crescita.
In base a un sondaggio, il 60% della popolazione si è detto contrario alla modifica approvata e solo il 24% a favore.

Il Frente Brasil Popular, coalizione di varie forze di sinistra, chiede nuove elezioni subito, ma il governo golpista si appoggia all’esercito per mantenere il potere fino alla scadenza naturale, fine 2018, prima della quale intende intervenire su pensioni e lavoro con nuove controriforme.

A ciò si aggiunge la recente uccisione della militante femminista e comunista Debora Soriano, 22 anni, animatrice del movimento Ni una menos, il cui corpo è stato trovato in una via di Rio de Janeiro.

Ascolta l’intervista di stamattina a Manfredo:

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