Contratto metalmeccanico: un modello irricevibile declinato per ogni comparto lavorativo

Scritto dasu 3 Dicembre 2016

sciopero

Ci sono stati anni in cui il contratto dei metalmeccanici era centrale: si aprivano i telegiornali, ci sono spezzoni video ancora conservati su supporti leggibili, forse per poco, poi rimarrà storia orale, di chi nella nebbia, al primo turno stava volantinando fuori dai cancelli che inghiottivano 40 mila operai a Mirafiori, 10 mila all’Iveco… Lancia, Spa. Nomi questi che evocano solo spazi da saccheggiare, gentrificare, riadattare. E alla fine di infinite ore di sciopero, di tira e molla, di tavoli notturni e personaggi padronali impresentabili che si facevano carico di essere emblemi del muro retrivo del padrone, si arrivava all’accordo da sottoporre in assemblea e lì erano altre discussioni, strategie e nuove prove di rispetto di se stessi e della propria appartenenza… contro i bonzi sindacali che miravano al ribasso, quando non alla svendita.

 

Sembrano passati secoli, ma chi è sui cinquanta li ha ancora vissuti e non può che allibire di fronte alla solita campagna di esaltazione del risultato (si potrebbe definire elemosina, se non fosse che le elargizioni sono costituite almeno da qualche centesimo) portato a casa con 20 ore di sciopero nell’anno che è durata la trattativa: tutto il parterre del sindacato concertativo, Fiom compresa, che da otto anni fingeva di non farsi piegare allo smantellamento totale del contratto nazionale, ha sottoscritto l’accordo al ribasso salariale e alla sostituzione di parte di esso con servizi aziendali di welfare, che si possono interpretare in molti modi e con tanti assorbimenti che scattano a orologeria in seguito a infinite sistemazioni che si prestano volta per volta a… fottere il più debole. Ovvero la classe operaia, già sempre dal 1980 in avanti, ma a maggior ragione dopo che la contrattazione di secondo livello, demandata alla trattativa aziendale (o addirittura individuale, come vorrebbero i padroni), diventerà sempre più centrale con questo orrido contratto (modello per tutti i comparti, compreso quello del pubblico impiego, siglato per ragioni referendarie a ridosso dell’appuntamento elettorale), dove i fondi Cometa da un lato e metaSalute dall’altro, sfileranno altro denaro dalle buste per fittizie opere previdenziali che si spartiscono azienda e sindacato, oppure addirittura non vengono erogati, perché non si hanno problemi di salute! Tutti i bonzi lo hanno firmato, Landini compreso, e verrà sottoposto nel solito modo truffaldino alle assemblee la settimana che inizierà il 19 dicembre.

Sperando in un clamoroso no dei lavoratori, siamo riusciti a fare il punto su ogni aspetto nascosto tra le pieghe con Alberto di Clash City Workers

contratto metalmeccanici 2016


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