Critica all’ecologismo e antispecismo transumanista

Il movimento transumanista sta da tempo cercando di infiltrarsi nei movimenti ecologisti e antispecisti per portare avanti le proprie finalità, che vedono nella simbiosi uomo-macchina (ottenibile per mezzo delle scienze convergenti) l’unica risposta adeguata allo sfruttamento animale ed ambientale. Dal progetto del “miglioramento morale” umano attraverso la modificazione genetica, fino all’impianto di geni felini per permettere una visione notturna migliore, che comporterebbe un minor consumo di energia elettrica, abbiamo analizzato come le deliranti teorie transumaniste utilizzino delle intenzioni di benevolenza verso il vivente e l’ambiente, per diffondere invece dei concetti secondo cui la soluzione alla crisi ecologica e allo sfruttamento animale creati da un sistema economico-industriale mortifero sia proprio rivolgersi all’apparato tecnologico da esso fornito. E’ propagandata quindi “una progressiva squalifica di tutte le facoltà umane naturali a beneficio dei dispositivi tecnici, i soli in grado di consentire la sopravvivenza in un mondo esso stesso tecnicizzato. […] Vogliono espropriarci del nostro corpo, per poi rivendercelo a pezzi, presumibilmente aumentati. La cosa peggiore è che non possiamo escludere che, alla fine, simili «aggiunte» ci diventino necessarie, perché nel frattempo avremo lasciato il mondo evolversi e deteriorarsi in modo tale che senza di essi saremmo incapaci di esistere.”

Ascolta l’estratto della puntata del 3 maggio qui:

 




Radio Blackout 105.25

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