Santiago Maldonado vive nella lotta: cronache e riflessioni dai territori Mapuche

 

Da molto tempo il popolo Mapuche porta avanti una lotta di resistenza contro gli attacchi neocolonialisti delle multinazionali e dei governi cileno e argentino, ma in questi ultimi mesi la situazione si è inasprita con attacchi violenti nei confronti delle comunità che hanno deciso di recuperare le proprie terre ancestrali, a loro sottratte dall’azienda tessile Benetton. Oltre alle violenze fisiche, alle minacce, ai sequestri, agli omicidi e agli arresti che da sempre caratterizzano il modus operandi di questi signori del landgrabbing, l’episodio che ha fatto più scalpore a livello internazionale è stato il caso della scomparsa e poi il ritrovamento del cadavere del compagno Santiago Maldonado.

A partire da questi avvenimenti, abbiamo approfondito la questione della storica resistenza del popolo Mapuche, per poi passare ad una riflessione più attuale sul comportamento degli odierni governi democratici sudamericani che ben poco si distinguono dai vecchi regimi dittatoriali quando si parla di repressione verso chi resiste ai progetti di devastazione e genocidio che questi governi stringono con le grandi multinazionali del cotone, dell’agribusiness, del legname, e così via.

Nonostante tutto, però, la resistenza continua, e fa sentire la sua voce in moltissime forme: dai cortei determinati alle occupazioni delle terre, dalle vie legali ai sabotaggi, e trova una forte risonanza anche fuori dal continente sudamericano, per arrivare in Europa così come in Asia dove le azioni di solidarietà sono state forti e molteplici.

Ascolta la seconda puntata dedicata a questo approfondimento, qui:

 

 

 




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