Condannata Rosalba, ma la lotta contro gli abusi di polizia non si ferma

Scritto dasu 3 Aprile 2018

Venerdi 30 marzo si è tenuta l’udienza finale del processo contro il sito Vigilanza Democratica e la sua curatrice Rosalba, accusata di diffamazione da Vladimiro Rulli, ex poliziotto del VII Reparto Mobile di Bologna. La giudice Paola Maria Braggion del Tribunale di Milano ha condannato la compagna a pagare subito 5 mila euro e le spese processuali, a cui si aggiungono 5 mila euro da pagare allo Stato (questi ultimi sono però sospesi salvo nuova condanna di Rosalba per qualsiasi altro “reato”). Inoltre il giudice ha decretato la pubblicazione delle motivazioni della sentenza (che emetterà entro 60 giorni) sul Corriere della Sera: vuole dare risonanza a questa condanna come monito per tutti coloro che lottano contro gli abusi delle forze dell’ordine!

Insomma la giudice Braggion si è schierata con il VII Reparto Mobile di Bologna, con la Lega di Salvini e Gianni Tonelli (i mandanti di Vladimiro Rulli) e con le autorità che ordinano, coprono e proteggono gli abusi delle forze di polizia; dalla parte di chi sta attaccando il pm Enrico Zucca e di quanti cercano di ostacolare la lotta dei familiari delle vittime delle forze dell’ordine (Cucchi, Aldovrandi, Uva, ecc.) per la verità e la giustizia.

Rosalba e i solidali non si lasciano intimorire e ringraziano le centinaia di compagne e compagni, gli esponenti della società civile e i familiari delle vittime degli omicidi di Stato che in questi mesi hanno espresso la loro solidarietà. L’intenzione è di riaprire il sito Vigilanza Democratica e di continuare a denunciare gli abusi delle forze dell’ordine.

Ascolta la diretta di stamattina con Pablo:

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