Il capitalismo della sorveglianza

Per questa puntata di Liberation Front abbiamo preso spunto dall’opuscolo “Disconnect: per il sostengno alla resistenza contro l’attacco digitale”.

Nel 2014 i rappresentanti di Google rilasciarono un’intervista in cui si prospettava la costruzione di una città partendo da zero, magari in mezzo all’oceano, in cui ogni aspetto della vita sarebbe controllato e anticipato dall’intelligenza artificiale, così il cibo, il riposo, lo svago verrebbe scelti e serviti per noi direttamente dai robot. Le smart city, cosi come gli ultimi modelli di robot casalinghi, sono i vari aspetti che già anticipano questa visione del mondo, in cui un’azienda avrà un accesso capillare ai gusti e ai regimi di ogni persona. Si potrà avere uno specchio che ti consiglia come vestirti o la tv che ti consiglia il film da vedere, così da assottigliare le diversità e il rapporto tra le persone.

La materia prima di cui si nutrono le multinazionali Hi-tech sono i dati che ognuno di noi immette su internet, di modo che attraverso un algoritmo possano capire e indirizzare i nostri gusti e soprattutto i nostri consumi. Infatti questi dati vengono venduti ad aziende che potranno personalizzare per ogni individuo il messaggio pubblicitario. Gli spostamenti delle carte di credito, i dati delle compagnie telefoniche e i nostri click sul web sono tutti dati che noi regaliamo a queste multinazionali, così da innescare quel processo già ben descritto secoli fa da Etienne de la Boètie nel “discorso sulla servitù volontaria”

E dove non arriva la servitù, arriva il controllo tecnologico attraverso nuovi apparecchi per lo studio dell’attività celebrale e la sua riproduzione artificiale. Non più il dispotismo orwelliano basato sulla docilità, ma la massima esibizione dell’individuo nel fantasmagorico mondo virtuale che lo invita a lasciare impronte di sé su ogni tracciato elettronico. Chi ci controlla non è più una persona in carne e ossa, ma una serie di apparecchi e algoritmi capaci di assorbire, calcolare e prevedere le nostre scelte. È il capitalismo di sorveglianza che estrae plusvalore su ogni aspetto dell’esistente e ne plasma la vita.

Ascolta l’audio della puntata qui:

 




Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST