Mattarella obbedisce alla finanza UE e convoca Cottarelli

Scritto dasu 28 Maggio 2018

Ora tutto è chiaro, davanti agli occhi, senza veli ideologici che possano mascherare la realtà.

La democrazia parlamentare, vanto e giustificazione dell’aggressività occidentale contro il resto del mondo, non è più funzionale alle esigenze del grande capitale multinazionale. E quindi va “superata”.

La decisione di Sergio Mattarella – impedire l’insediamento di un governo non pienamente controllato dalla Troika e assegnare l’incarico a Carlo “mani di forbice” Cottarelli, uomo del Fondo Monetario Internazionale – segna uno spartiacque irreversibile con la tradizione repubblicana, italiana ed europea.

Mattarella non ha infatti sollevato nessuna obiezione all’indicazione di un fasciorazzista come Matteo Salvini a ministro degli Interni, ruolo che avrebbe usato per disporre espulsione di migranti e profughi, repressione di scioperi e movimenti di opposizione popolare, libertà di sparare. Questo non preoccupa affatto “i mercati”, anzi. Mattarella non si è contrapposto in nome dell’antifascismo e della libertà delle persone, ma in difesa del business e dell’austerità.

Ascolta l’intervista a Luciano Vasapollo di Eurostop:

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