La quinta colonna al fianco dei No Muos

Scritto dasu 10 Novembre 2018

Dopo Pedemontana, Terzo valico, Tap… dopo i traccheggiamenti sul Tav, anche l’opposizione a questa Goi è tradita dal M5S di governo giallobruno e l’operazione è pure in questo caso beffardamente condotta in modo locale e studiata ad hoc, filologicamente nello spirito della lotta stessa.

Anziché smantellare come da sempre richiesto dai grillini stessi, facendo i passi opportuni per ottenere quel risultato, i grillini stanno operando per via legale su una strada che potrebbe ritorcersi contro le speranze della popolazione di Niscemi, finendo con il confermare le memorie difensive dell’opera condotte dal Pd e dai governi precedenti. Semplicemente si limiteranno ad allungare il brodo, visto che il Muos è già operativo, per ottenere l’effetto di mantenerlo così come già è stato costruito e reso attivo.

La strategia sarebbe quella di non intervenire nell’udienza dell’Avvocatura dello stato, fingendo così di tirarsi fuori, in realtà lasciando campo libero alle precedenti decisioni degli altri governi, anzi: con quell’atteggiamento si finisce con l’aderire alle richieste americane più invasive.

Inoltre forse non è dietrologia inconsistente il retropensiero che insuffla (in primis da parte del professor Pelanda) l’ipotesi che lo scambio intercorso tra Trump e Conte sull’esenzione dalle misure restrittive verso l’Iran veda come controparte la prosecuzione del Tap, l’acquisto dei catorci F35 e soprattutto il mantenimento del Muos.

 

Sentiamo dalle parole di Fabio del comitato No Muos di Niscemi il dettaglio della manovra grillina che mira a tradire anche la lotta No Muos

Il fallimento della via elettorale alla lotta alle Goi


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