I gilet gialli: un’insurrezione riformista?

Scritto dasu 28 Marzo 2019

Il movimento dei gilet gialli è un curioso animale. Un intensità del conflitto quasi insurrezionale accompagna rivendicazioni tutto sommato moderate, che si limitano alla diversa allocazione della ricchezza all’interno del quadro esistente. Un movimento riformista in un’epoca in cui sembra che margini per riforme economiche e politiche anche molto blande non esistano più. Da qui la discrasia tra forme e contenuti di una lotta che sta stupendo tutti per efficacia, durata e radicalità. Non un semplice movimento anti-tasse che chiederebbe di diminuire la pressione fiscale per tagliare welfare e servizi ma una lotta sociale che, tra le sue pieghe, interroga le basi del vivere insieme. È il pilastro della politica dominante degli ultimi trent’anni, quella che vorrebbe che la sopravvivenza di tanti individui proprietari dipenda dalle leggi del mercato, che i gilet gialli stanno rimettendo in discussione.

Una chiacchierata con Nicola Casale a partire da un articolo pubblicato su Sinistrainrete:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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