Torino. Rivolta al CPR

Scritto dasu 4 Febbraio 2020

Nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 febbraio i detenuti dell’area viola, da poco ristrutturata dopo le recenti sommosse, hanno spaccato i muri esterni e attaccato la polizia e i militari che presidiano la prigione per senza documenti di corso Brunelleschi.
Sui media è stata riportata la notizia di 11 esponenti delle forze dell’ordine feriti nella sassaiola.
Nulla è trapelato sulle condizioni dei rivoltosi, che le veline di polizia non offrono certo ai giornalisti.
Difficile avere notizie certe dall’interno, perché il sequestro dei telefoni, ha reso impossibile una comunicazione diretta con solidali, amici e parenti.
La tesi, più volte iterata sulla regia della “galassia anarchica” nelle rivolte, pare preludere ad un’ulteriore stretta alle possibilità di telefonare e raccontare il CPR da parte dei prigionieri.
Un fatto è certo: un luogo già opaco, dove vige l’arbitrio di guardie e gestori, rischia di diventare sempre più un buco nero.
Questa mattina è stata diffusa la notizia dell’arresto di 5 magrebini considerati promotori della rivolta.

Ce ne ha parlato Gabrio di Cattivi Pensieri, che ha anche fatto la cronaca della biciclettata No CPR di sabato scorso. Partiti dal presidio contro Combo a Porta Palazzo, dopo numerose tappe comunicative, i manifestanti hanno raggiunto il CPR, dove si sono fermati una mezz’ora con slogan e saluti ai reclusi.

Ascolta la diretta:

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