Onde Indopacifiche 08

Scritto dasu 13 Febbraio 2021

Il Tè al latte è il tema da cui prende le mosse la nutrita puntata dell’11 gennaio 2021 di Onde IndoPacifiche su Radio Blackout. Tè al latte è un’espressione che raggruppa i movimenti asiatici dove quella bevanda è caratteristica: Thailandia, Myanmar e anche Hong Kong. Il popolo birmano è ben diverso da quello della Rivoluzione zafferano, si tengono in contatto con la rete che allora non esisteva (e i generali stanno costruendo great firewalls con tecnici cinesi per richiudere nuovamente), dopo il cacerolazo della scorsa settimana, ora volano proiettili, muoiono ragazze, spruzzano gli idranti, ma si contano anche dei poliziotti che passano tra i dimostranti. E sono sempre le tre dita alzate a unire le proteste; significano nazione, religione, popolo: non proprio rivendicazioni rivoluzionarie. Infatti l’Occidente dovrebbe cercare di capire lo spirito nazionalista e tradizionale delle istanze e gli interessi anche personali di Tatmadaw che si contrappongono per ricalibrare l’esperimento ibrido democratico. E contemporaneamente va considerato pure quanto è conveniente la manodopera birmana per il vicino tailandese, dove riprende vigore il movimento a sostegno dei vicini birmani. Il problema è vedere chi manterrà gli investimenti in questi paesi; cominciano a serpeggiare voci di irritazione di Pechino, che considera deleterio per gli affari (che avrebbe potuto fare anche con Aung San Suu Kiy) tutto il polverone suscitato dal golpe.

Il nazionalismo è la categoria che ci consente di passare all’India, lì il sovranismo hindu è alla base delle tensioni anche del mondo contadino, da dove ci è arrivato un contributo di alcuni compagni solidali con la lotta dei contadini (e due brani musicali di quella lotta) che ci hanno spiegato i molti aspetti per cui si sta tuttora assediando Delhi, i punti contrastati della riforma di Modi e anche in quale contesto si viene a innestare, oltre alla storia degli attacchi al sistema del “mandi”, che consente ai piccoli contadini di sopravvivere. Questo va a completamento dell’articolo inviatoci da Chitra (https://ogzero.org/occhi-sull-india-agricoltori-uniti-contro-le-riforme-agricole/), che si aggiunge alla bella analisi svolta da Marina Forti (https://ogzero.org/assedio-a-delhi/). Oltre alla lunga parentesi sulla rivolta contadina, l’India è al centro di questa puntata anche per la vicenda dei social (Tencent, uno pseudo-twitter si era rifiutato di bloccare 12000 account) che il governo vorrebbe imbrigliare e allora l’establishment promuove il social Koo, autarchico.

E questo ci porta in Cina attraverso Clubhouse, social esclusivo a cui si accede per invito, chiuso dopo poche settimane. Ma l’aspetto interessante è che attraverso quel social esclusivamente vocale ci si è accorti che quando riescono i cinesi parlano di politica, di uiguri (come dicevamo la scorsa settimana: “Uiguri. Merce di scambio tra vaccini, petrolio e oppositori estradati”. ). Sempre in materia tech: ByteTech (compagnia proprietaria di Tik-Tok) che ha denunciato Tencent (WeChat) riguardo la proprietà dei dati.

Da ultimo registriamo la chiamata tra Biden-Xi, che dimostra quanto sia importante l’IndoPacifico rispetto al Medio Oriente (infatti Biden non ha ancora chiamato Netanyahu (che se l’è presa per questo), commentando l’appiattimento dell’Oms sulla tesi cinese relativa alla diffusione del SarsCov2.

in questa mezz’oretta di chiacchierata sulle onde dell’Indopacifico troverete tutto questo e anche altro con Sabrina Moles (“China Files”)

“08 “Tè al latte” sono definite le proteste del Sudest, ma si consuma anche nel dharna di Delhi”.


Radio Blackout 105.25

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