Trovare il bandolo delle politiche migratorie per smantellarle

Scritto dasu 13 Marzo 2021

In mezzo alla pandemia, in un contesto di confusione utile allo spirito identitario e razzista; con la crisi che morde, disoccupazione e confinamento; scuole e possibilità di aggregazione chiusi… eppure in questo rivolgimento epocale è indispensabile pensare a creare occasioni per costruire ipotesi e strategie che alla fine ci consentano di smantellare le politiche migratorie.

Uno dei fulcri del discorso è identificare gli interessi dei lavoratori migranti con quelli dei lavoratori autoctoni. Una banalità, ma non lo diventa quando ci si confronta e ci si riconosce. Ancora più banale è il tentativo di allargare a livello internazionale, almeno europeo (visti i danni, i lutti, i contratti con dittatori, prodotti dalla comunità) l’ambito in cui si deve intervenire. E poi anche la distinzione di genere tra le fatiche di cui ciascun individuo migrante si carica è centrale, quanto i nuovi flussi migratori prodotti dal neocolonialismo occidentale.

Ecco, in un contesto di questo tipo un riferimento può essere questa assemblea che ha momenti in presenza (sabato 13 a Porta Palazzo a Torino, ore 10,30) e l’importante assemblea di domenica su zoom: https://us02web.zoom.us/j/87082825755

Ne abbiamo parlato con una compagna della rete Campagne in lotta:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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