24 teschi. Colonialismo, musei e stereotipi

liberation front

La Francia ha restituito i teschi di 24 combattenti algerini decapitati durante le guerre di occupazione coloniale e conservate al Musée de l’homme di Parigi come trofeo di guerra. Naturalmente i morti, imprigionati ed esiliati sono stati molti di più e l’Algeria da tempo ne richiede la restituzione, quest’ultimo atto sembra un piccolo passo da parGli zoo umani nell'era degli Imperi coloniali (Vénus Noire 2 ...te dell’Eliseo per ripulirsi la coscienza e l’immagine in questo periodo di forte contestazione al passato colonizzatore degli Stati occidentali.
Ciò non toglie che l’occupazione militare francese in Africa continua, e migliaia di soldati sono impegnati in tutta l’area sub-sahariana, a cui verranno affiancati anche militari italiani in virtù di un accordo recentemente firmato dal governo Conte.

La storia coloniale non è solo una storia di violenza in terre lontane, è soprattutto la narrazione portata in patria: gli zoo umani, i musei coi militanti imbalsamati, lo studio eurocentrico di società definite “primitive”, se non animali. Una visione tossica che ci ha accompagnato per secoli e che solo di recente ha subito una graduale modifica, anche se i cori da stadio ci ricordano quando ancora siano impressi nel nostro immaginario certi stereotipi.

Il mondo occidentale da sempre pone la sua superiorità sull’invenzione della democrazia quale miglior sistema politico possibile; sulla superiorità militare e sui costumi civilizzati degli europei; tanto da magnificare le sue origini e la sua storia attraverso musei, parate e scienze, mentre pone le altre culture ed etnie come “prive di storia” e “naturalmente sottomesse”.

Ne parliamo con Tahar Lamri:




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