frittura mista|radio fabbrica 08/03/2022

 

Il primo approfondimento lo abbiamo fatto partendo da questa domanda che hanno sollevato le lavoratrici No green pass in questa giornata internazionale di lotta transfemminista:

“Salute è autodeterminazione?”

A loro giudizio in Italia allo stato attuale no.

Ne abbiamo parlato con Alessandra e Clara che oltre a raccontarci le iniziative che hanno messo in campo l’8 Marzo, ci hanno posto delle stimolanti riflessioni sulle implicazioni che possono derivare da un provvedimento come quello della sospensione. Infatti è particolarmente significativo il ricatto legato al lavoro, certe politiche continuano a portare su un piano di subordinarietà sempre più spinta, il rapporto tra lavoratore e il suo datore (o piattaforma che sia), soprattutto per quelle più povere e ricattabili, delle quali molte sono donne.

Le ragazze che abbiamo intervistato ci hanno riportato la realtà di chi quei provvedimenti li subisce e nonostante ciò, decide di continuare ad attivarsi per cercare con i propri mezzi di divulgare il loro punto di vista e per fermare una deriva sempre più autoritaria di questa società.

Buon ascolto

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Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Antonini ex RLS in ferrovie dello stato che ha denunciato le responsabilità sulla mancata sicurezza dei vertici aziendali e per questo è stato licenziato: “Strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Sottolineo SEMPRE che è avvenuta in ambito ferroviario e che, quindi, si è trattato di un incidente sul lavoro; evidenzio SEMPRE la data per mostrare quanto tempo è passato e quanto ne passerà per poter scrivere la parola FINE, indipendentemente da quale sia, da quale sarà, l’esito.
Il cavaliere del lavoro, Mauro Moretti, oggi 7 marzo, al processo d’appello-bis, alla domanda ‘se rinunciava alla prescrizione’ ha risposto con due semplici, ma inequivocabili, parole: “NON rinuncio”. La dimostrazione provata che: – teme e vuole evitare il carcere – pretende, se così sarà, una pena più lieve; – ripone in soffitta la sua tracotante spavalderia.
Al processo di 1° grado MAI si era presentato in aula non riconoscendo il Tribunale di Lucca; in appello aveva dichiarato che avrebbe rinunciato alla prescrizione considerandosi innocente ( con due reati già prescritti ); oggi ha definitivamente chiarito che, in un certo modo, riconosce le sue pesanti responsabilità per le 32 Vittime ammettendo lesue gravi colpe.
Grazie! ingegner Moretti e buon viaggio: Viareggio, ultima fermata!”

Buon ascolto

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