La battaglia dell’informazione e la crisi siriana

La guerra civile in Siria, che pure costa la vita a migliaia di persone, ha anche un risvolto mediatico, che conferma l’importanza dell’informazione nella determinazione o fin’anche nella costruzione a tavolino di narrazioni utili ai propri fini politici.
Come non ricordare i cadaveri dei torturati della polizia segreta del dittatore Nicolae Ceausescu esibiti a prova della ferocia del regime e della legittimità della rivolta popolare.
Ceausescu era indubbiamente un macellaio, la cui fama in repressione e orrori non era certo usurpata, tuttavia resta il fatto che l’ansia mediatica di “mostrare” la fisicità dell’orrore finì con il mettere in scena i cadaveri prelevati da un ospedale dopo l’autopsia.
Nel caso della crisi siriana non vi sono dubbi sul rango di macellaio di Assad, nondimeno le notizie diffuse su alcuni massacri paiono del tutto improbabili. Il segno del bisogno di dare giustificazione ad un possibile intervento armato da parte dei soliti gendarmi mondiali autonominati.

La partita che vede al centro la Siria ha come protagonisti i sauditi e, non ultimi, i francesi. Sull’altro fronte troviamo la Russia di Putin, poco disponibile a cedere il proprio avamposto nel mediterraneo, come dimostra la recente notizia dell’arrivo di nuove navi da guerra nella base russa di Tartus in Siria.
Più prudente l’atteggiamento di Israele, per il quale la Siria della famiglia Assad, alauiti del laico partito Baas, la versione siriana dell’iracheno Baath, è stata per lunghi anni un buon “nemico”. Sebbene il conflitto per le alture del Golan e per il controllo delle risorse idriche non sia sia mai chiuso dalla guerra dei sei giorni, tuttavia la Siria non ha mai spinto troppo per rompere la tregua degli ultimi 40 anni.
La crisi siriana trascina inevitabilmente con se anche il Libano, paese nel quale la Siria ha esercitato una fortissima pressione.

Sulle prospettive di un intervento armato in Siria abbiamo discusso con Stefano Capello, autore, tra gli altri, de “Oltre il giardino”.

Ascolta l’intervento di Stefano: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/2012-06-09-stefano-capello-siria.mp3|titles=2012 06 09 stefano capello siria]

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