La guerra per il Mali e l’uranio

La maggiore fonte energetica per la Francia sono le sue 58 centrali nucleari. Il combustibile per le centrali è l’uranio, un minerale raro, che probabilmente si esaurirà nel giro di pochi decenni.
L’uranio che alimenta le centrali francesi proviene tutto da due miniere in Niger, quelle di Akokan e di Arlit, dove sino a pochi anni fa i lavoratori non indossavano nemmeno un banale paio di guanti: pochi di loro sono ancora vivi per raccontarlo.
Solo di recente l’Areva ha accettato di effettuare dei controlli del livello di radioattività nelle due città.
Da ormai qualche anno il governo nigerino ha dato concessioni di sfruttamento delle risorse minerarie del paese ad imprese cinesi e canadesi, spezzando il monopolio francese.
A completare il quadro nel quale è maturato l’intervento della Francia occorre tenere contro che anche in Niger è attivo sin dal 2007 un movimento tuareg che rivendica maggiori benefici per le popolazioni locali.
Significativamente una delle prime mosse della guerra della Francia in Mali è stato schierare le truppe lungo il confine con il Niger per sigillarlo.

Anarres ne ha parlato con Marco Tafel. Ascolta l’intervista: 2013 01 25 marco tafel mali uranio




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