Estratti dalla puntata di lunedì 13 febbraio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

TORTURA E DEMOCRAZIA

Negli ultimi giorni, attorno allo sciopero della fame di Alfredo Cospito e alla sua permanenza in 41bis, si sono susseguite dichiarazioni molto significative e al contempo contrastanti, che parrebbero indicare un conflitto tra i diversi nuclei di potere che attraversano l’apparato repressivo. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha rigettato il ricorso riguardante la declassificazione di Alfredo, mentre il procuratore generale della Corte di Cassazione, Piero Gaeta, ha affermato come non ci siano giustificazioni per la sua permanenza in 41bis.

La lotta contro 41bis ed ergastolo ostativo intrapresa da Alfredo Cospito, oramai giunto a quasi quattro mesi di sciopero della fame, sta consentendo una visibilità senza precedenti alla dimensione di tortura incarnata dall’apparato punitivo italiano.

Di fronte all’evidenza della tortura c’è chi vi si oppone, chi la critica timidamente, chi la giustifica per scopi specifici, chi la sostiene come panacea per tutti i mali.

In questa prima parte di approfondimento si cerca di osservare alcune caratteristiche del dibattito che sta accompagnando quello che potrebbe essere l’omicidio di Stato in diretta più visibile della storia repubblicana:

 

 

Seppur scientificamente organizzato e giuridicamente regolamentato, il regime detentivo del 41bis non è certo l’unica forma di tortura messa in atto all’interno dell’apparato punitivo italiano. Partendo da un articolo che riporta dell’inchiesta recentemente aperta sulle torture nel carcere di Biella, possiamo osservare la diffusione di pratiche brutali e arbitrarie, ben rappresentate dal “modello Piemonte”:

 

 

Come più volte analizzato, il 41bis è identificabile come forma di tortura poiché ne incarna le funzioni specifiche: la somministrazione di sofferenza a scopo estorsivo, punitivo, intimidatorio.

Ma non tutte le somministrazioni di violenza, fisica o psichica, rientrano appropriatamente nel concetto di tortura: una pratica che, storicamente, è caratterizzata dal supporto di un apparato governativo e dall’intervento di attori identificabili come “pubblici ufficiali” o da essi autorizzati.

Il ruolo dell’autorità nella caratterizzazione della tortura viene ben definito nel libro Torture and Democracy (Darius Rejali, 2007), di cui proponiamo qualche estratto:

 

 

 

SOLIDARIETA’ CON CECCA E STEFANO

Per una mobilitazione solidale e antisessita davanti al tribunale di Torino, una compagna – Cecca – è stata recentemente condannata a 11 mesi di carcere, senza possibilità di accesso a misure alternative. Per gli stessi eventi, il compagno Stefano Mangione si trova in carcere da quasi un anno e da diversi mesi è sottoposto a censura epistolare:

 

 

 

Dalla puntata precedente:

GOTHAM: IL SISTEMA DI POLIZIA PREDITTIVA DI PALANTIR

Alcuni gruppi hanno denunciato l’utilizzo da parte della polizia tedesca di Gotham, strumento di polizia predittiva realizzato dal colosso della sorveglianza privata Palantir.




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