mercoledì 4 aprile 2012

Possibile dolo per il rogo a LaFumet

“L`azienda sapeva che le bombolette erano pericolose”

Caso La Fumet. Nell`inchiesta spunta l`ipotesi del dolo. Sino al 2010 le bombolette integre o quasi e per qualche ragione da smaltire venivano spedite in uno stabilimento tedesco che provvedeva a trattarle. Quell`anno un operaio morì per uno scoppio durante la lavorazione e i tedeschi posero una condizione per continuare il trattamento: «Fornitecele in contenitori di sicurezza». Forse non fu ritenuto conveniente, sta di fatto che i «pezzi» a rischio non sono più finiti in Germania. L`azienda che le smistava alla LaFumet ha provveduto sino ad otto gíorní fa a fornire tutti í pezzi – anche quelli semipieni – con un adesivo dal messaggio chiaro: «vuoto».

Ne abbiamo parlato con Simone Bisacca, avvocato ed esperto di diritto del lavoro.

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