tranquillamente archiviabile come morte naturale. Maria Ciuffi non ha mai smesso di lottare, sia cercando che nei tribunali lo Stato ammettesse la responsabilità dei suoi servi, sia portando la sua lotta nelle strade e
condividendo il proprio dolore e la propria rabbia. Nelle ultime settimane di maggio, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato “irricevibile” il suo ricorso contro la giustizia italiana, chiudendo definitivamente il fronte processuale.
Rimangono le strade e la solidarietà: Maria deve sostenere migliaia di euro di spese processuali.