Navigando nella rete ci siamo imbattuti in un bell’articolo. Uno di quegli articoli di cui c’è bisogno in questi momenti. Perché si prende il tempo e la calma della riflessione. Perché si ricorda della storia e non solo della logica. Perché non cede alla tentazione della semplificazione pur mantenendo un approccio che, se non avessimo paura di sminuirlo, definiremmo divulgativo. L’articolo in questione è di Pierluigi Fagan, studioso della complessità, ed è concepito come una riflessione sul libro di Samir Kassir intitolato “L’infelicità araba”. L’autore era un intellettuale della sinistra libanese ucciso con un’autobomba una decina di anni fa. L’infelicità araba è una forma di paralisi della coscienza, di inazione dovuta alla perdita di qualunque speranza nella possibilità di essere finalmente protagonisti del proprio destino storico e politico. Il ragionamento si dipana a partire dal rimosso coloniale e dalla formazione di élite costantemente eterodirette.
Ascolta la diretta con Perluigi Fagan, studioso della complessità