Dal Fertility Fake verso una grande manifestazione delle donne

venerdì 23 settembre 2016

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“Beatrice Lorenzin ci riprova e lancia una nuova campagna per il #fertilityday. (…) Stavolta il ministero della Salute pubblica un’immagine con un sapore “vagamente” razzista: in alto due belle coppie felici, bionde, bianche, eterosessuali e vestite con colori pastello, sotto un gruppo di ragazzi, in maggioranza neri, che si drogano. (…) Dice l’Ansa che è stato ritirato l’opuscolo (ora visibile solo su archive.org) sulle cattive abitudini attribuite a neri e gente dei centri sociali, sarebbe stata aperta un’inchiesta e revocato l’incarico al direttore per la comunicazione del ministero. (…) Ma quel che a me viene in mente è il fatto che per ben due volte si è scansata la critica all’intero Piano Nazionale della Fertilità, con annesse ridicole iniziative e offensive locandine e immagini, e per ben due volte la Ministra resta attaccata alla poltrona senza dare il minimo segno di assunzione di responsabilità che viene attribuita sempre e solo ai sottoposti.” (da abbattoimuri.wordpress.com)

Prendendo spunto dalle manifestazioni che ieri si sono tenute in diverse piazze italiane, Torino compresa, per dire sì di essere in attesa, ma “di diritti, welfare, diritto allo studio, ambiente sano e adozioni per le coppie omosessuali” e per chiedere le dimissioni del ministro della Salute Lorenzin, abbiamo approfondito il percorso che sta portando verso una grande manifestazione delle donne a Roma il 26 novembre, al grido di “Ni una menos! Non una di meno!”.

L’appello alla manifestazione è stato lanciato da Rete IoDecido, D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, UDI – Unione Donne in Italia, sia come mobilitazione collettiva contro la violenza sulle donne, in antitesi ai discorsi istituzionali di matrice emergenziale e securitaria, che come “punto di inizio di un processo più grande che deve vederci tutte insieme a riaffermare l’autodeterminazione delle donne su lavoro, salute, affettività, diritti, spazi sociali e politici”.

Sabato 8 ottobre si terrà a Roma la prima assemblea nazionale verso la manifestazione del 26 novembre, con l’obiettivo di costruire un percorso ampio e partecipato. Questa mattina ne abbiamo parlato con Isabella della Rete IoDecido romana e dello sportello antiviolenza “Una stanza tutta per sè”:

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L’Assemblea Antisessista di Torino, nell’aderire alla manifestazione nazionale, ha chiamato una prima assemblea di avvicinamento alle giornate romane invitando tutti e tutte questo sabato 24 settembre alle ore 15 nella sede di Radio Blackout, via Cecchi 21/a

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