Happy Hour

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HAPPY HOUR
Pillole sintetiche dal mondo-guerra

Trasmissione aperiodica di circa un’ora, Happy Hour ospiterà – contro la ragione geopolitica – riflessioni e approfondimenti sui tempi bui in cui viviamo, di cui la guerra è il fondamento e l’orizzonte, ma anche sulle forme di rifiuto radicale e resistenza che gli sfruttati agiscono ed hanno agito, opponendosi all’ineluttabilità dello Stato e del tecno-capitalismo, al trionfo della morte.

Quel momento “magico” la sera nelle città, in cui i locali si riempiono, le bevande si pagano la metà e i fardelli del mondo scompaiono. Si chiama “Happy Hour”. Affermatosi a inizio Novecento nella U.S. Navy, la Marina Militare statunitense, e diffusosi a macchia d’olio dopo la Grande Guerra, l’Happy Hour includeva una varietà di forme di intrattenimento destinate a far dimenticare l’esasperata assurdità di una vita interamente mobilitata alla guerra, proprio come la nostra.

Immagine: Giocatori di Skat, Otto Dix.
(anonimi mutilati di guerra giocano a carte)



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Radio Blackout 105.25

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