Chi siamo
Il progetto di dare vita ad una radio libera ed indipendente nasce nell’estate del 1992 dall’insieme di varie realtà del movimento torinese: il collettivo universitario FalsoSpettacolo, il collettivo autonomo, alcune individualità anarchiche e qualche cane sciolto decidevano infatti di comprare la frequenza FM 105,250, dando vita al sogno perseguito fin dagli anni ‘70, una radio libera a Torino.
Nacque contestualmente l’associazione Radio Blackout, la radio venne trasformata da radio commerciale a radio comunitaria, e l’etere torinese venne invaso da voci “contro”, che quotidianamente portavano avanti musica e controinformazione, autogestione ed autofinanziamento, individuando nell’antifascismo, l’anticapitalismo, l’antisessismo e l’antiautoritarismo quei riferimenti culturali e politici che negli anni tutti coloro che hanno partecipato al progetto Radio Blackout hanno condiviso.
In più di 25 anni tante voci si sono alternate ai microfoni delle libere frequenze, raccontandovi le lotte, la musica indipendente, i movimenti, la cronaca; ed anche la radio ha attraversato grandi cambiamenti, passando dall’essere una radio solo locale ad una radio di più ampio respiro grazie alla possibilità di essere ascoltata da ovunque attraverso la rete.
Radio Blackout vede la partecipazione di tante persone, di molte se non tutte le realtà del movimento torinese, che attraverso la partecipazione alla redazione, la conduzione di trasmissioni e di spazi informativi o musicali, i concerti, le feste, le cene, le presentazioni di libri, la distro, i workshop e i dibattiti rendono il progetto della radio ben più ampio di quello solo radiofonico, consentendo all’interno di questo contenitore che è la radio l’incontro, la sperimentazione musicale, il dibattito politico e culturale , la socialità ed il divertimento!
Radio Blackout oggi può essere ascoltata anche in streaming e in DAB, è un’associazione no profit, si regge ancora su base volontaria, il suo funzionamento si basa ancora sull’autogestione, non ospita alcun tipo di pubblicità commerciale e continua a basarsi sull’autofinanziamento e sul libero sostegno di singole individualità o gruppi che ne condividono il modo di fare informazione.
La Redazione
La redazione è aperta, ogni dj può essere redattore, così come chiunque voglia contribuire al progetto radio, anche senza necessariamente avere una trasmissione
La redazione è il luogo in cui portiamo avanti il progetto radio, decidiamo le iniziative, discutiamo il palinsesto, ci raccontiamo le novità della settimana, ci confrontiamo.
Se volete venirci a trovare è aperta, si riunisce ogni lunedì alle ore 21,30 in via Cecchi 21/a.
I DeeJay
Deejay ne sono passati molti, alcuni sono con noi dall’inizio, altri hanno avuto la loro stagione di gloria, qualcuno ha deciso di provare da pochi mesi. Radio Blackout ha ospitato tutti i generi musicali, dal jazz al reggae alla musica classica e medievale, techno, hip hop, elettronica….
Chi vuole provare a trasmettere deve solo venire in redazione e proporre il suo progetto di trasmissione, specificando se intende avere una trasmissione più informativa o più musicale, indicandone il genere se vi è, dopo di che inizierà un periodo di affiancamento in una o più trasmissioni già presenti e appena si aprirà uno spazio nel palinsesto inizierà a trasmettere.
Non abbiamo preclusioni e tanto meno chiediamo il professionismo, ma solo un minimo d’impegno e serietà, arrivare puntuali, avvertire in caso di contrattempo, non scroccare telefonate a Londra o Bangkok, non saccheggiare dischi e puntine. Chiediamo soprattutto presenza attiva nella vita della radio e partecipazione alle iniziative di finanziamento, almeno le più impegnative.
Finanziamento
Abbiamo sempre avuto bisogno di molti, moltissimi soldi. Dobbiamo pagare l’affitto della sede, l’affitto del terreno dove si trova il ripetitore, la corrente elettrica (quella della luce e quella del ripetitore), il telefono (per raccogliere le corrispondenze e i servizi anche da altre città), le piccole (ma sono tante) spese di manutenzione.
In questi ultimi anni abbiamo rinnovato quasi completamente il materiale tecnico, iniziando dal mixer di regia e passando all’acquisto di nuovi computer indispensabili per dare e ricevere molte più notizie e soprattutto molto più rapidamente, specialmente quelle che non si trovano nei mass media; ed in ultimo, nel 2018, è stato acquistato un nuovo trasmettitore per migliorare il segnale e la potenza in FM.
Blackout ha bisogno di fondi
Partecipa alle nostre iniziative, ai benefit, alle cene, serviti alla nostra distro, potrai così dare attivamente una mano alla tua radio preferita. Se poi proprio vuoi donarci direttamente qualche fondo a noi non spiace!
Sostieni radio Blackout: l’unica emittente autentica, libera e finanziata da chi la vive!
Presta attenzione al calendario degli eventi Blackout su questo sito oppure passa in banca, il nostro conto è:
Intestatario: Radio Black Out
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PAESE: IT
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CIN-IT: R
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