In guerra, si effettuano massacri e operazioni sanguinose che servono a riprodurre lo sfruttamento del capitalismo. K. M.

Quale prospettiva possiamo adottare dall’America Latina - dove lo stato di guerra tiene sotto sequestro territori e popolazioni da secoli?

Quali analisi e pratiche di resistenza si possono apprendere da collettivi e movimenti che si ritrovano a fare i conti con il capitalismo nella sua forma più colonialista, estrattivista e crudele?

Un dibattito che si risparmia il senso di colpa occidentale

un’occasione per condividere qualche ipotesi su questi tiempos revueltos

sul significato della violenza sul valore della lotta per un mondo diverso.

Ospiti due compagni da Medellin (Colombia).

Giovedì 4

H 18:30

Blackout House - Via Cecchi 21/a

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