…per l’Iran

No Trip For Cats

Mohsen Shekari, 23 anni, era solo alle 5 del mattino dell’8 dicembre nel cortile della prigione in cui era detenuto. Lo avevano arrestato per aver bloccato una strada durante le proteste dopo l’uccisione di Mahsa Amini. Colpevole per il tribunale della rivoluzione islamica di Teheran di aver “condotto una guerra contro Dio”. Si è trovato davanti al mostro di ferro, con le mani legate dietro la schiena, lo hanno incappucciato e un pasdaran, seduto in cabina di guida, ha attivato il pulsante di carico della gru. Mohsen Shekari è il primo della lista di 12 condannati a morte che dovrebbero essere impiccati come lui nei prossimi giorni. Le impiccagioni in Iran avvengono in genere così: la forca è una gru e il condannato deve penzolare a lungo prima di perdere la vita. Per Mohsen Shekari hanno fatto un’eccezione: le strade di Teheran sono un inferno e anche la polizia ha paura quindi è stato impiccato lontano dagli sguardi del popolo iraniano, costretto sotto tortura a registrare una confessione e la sua famiglia è stata privata del suo corpo.

Notripforcats, domenica 11 dicembre, vuole ricordare Mohsen Shekari, condividere il lutto, far risuonare quanto sta accadendo in Iran. Uno speciale ringraziamento va alla nostra inviata Masoudeh che ci dà aggiornamenti sulla situazione .

 

 

La rivolta in Iran è cominciata da molti mesi, ma ha avuto un grande eco internazionale per l’uccisione da parte della polizia morale della ragazza curda, Mahsa Amini, colpevole di essersi messa il velo in maniera scorretta facendo trapelare un ciuffo di capelli. Ha  attirato così le attenzioni dei carnefici che girano per le strade di Teheran, la polizia morale l’ha caricata su un furgone dove la ragazza è stata uccisa a pugni e calci su tutto il corpo. La giovane età, il fatto che fosse curda, e che avesse compiuto un gesto di sfida così sottile, sono i fattori che hanno reso il suo martirio simbolico in tutto il mondo provocando manifestazioni in numerosissimi paesi e il governo fondamentalista per la prima volta si è trovato di fronte a eventi che non riusciva più a dominare. 

Il vero obiettivo del regime è quello di spezzare il morale delle donne perché questa rivolta sfrontata ha messo in crisi un regime che dura da quarantadue anni. una rivoluzione fatta per lo più da ragazze che non esitano a sfidare la polizia, rispondere alle violenze, che si sanno difendere e che vedono di giorno in giorno aumentare la loro popolarità nel mondo. Il regime non era pronto, non era stato assolutamente in grado di concepire una rivolta iniziata dalle donne. Ora speriamo che questa rivoluzione giunga a termine presto e che non venga versato altro sangue.

Zhen, Zhian, Azadi / Donna, vita, libertà




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