","Razza bianca e bordelli. La ricetta leghista per tornare al potere","post",1516118039,[61,62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/razza-bianca/","http://radioblackout.org/tag/berlusconi/","http://radioblackout.org/tag/case-chiuse/","http://radioblackout.org/tag/di-maio/","http://radioblackout.org/tag/fontana/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/lega-nord/","http://radioblackout.org/tag/prostituzione/","http://radioblackout.org/tag/salvini/",[17,28,30,26,24,32,15,34,22],{"post_content":72,"post_title":77,"tags":82},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[20,74],"bianca”","le prime pagine, parlando di “\u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca”\u003C/mark> e di invasione di immigrati,","La Lega le ha sparate grosse ed è riuscita a catalizzare l’attenzione dei media main stream. I risultati conseguiti dal governo Gentiloni nella lotta all’immigrazione, sono sotto gli occhi di tutti: secca riduzione degli sbarchi, moltiplicarsi dei rimpatri.\r\nLa cacciata di quasi tutte le ONG dal Mediterraneo, gli accordi con Al Sarraj e con i capi delle milizie di Sabratha e Zawija, le leggi che rendono più difficile il riconoscimento dell’asilo politico sono i tasselli di un mosaico la cui trama è ben nota a tutti. Morti, galere per migranti, stupri, ricatti e torture sono il pane quotidiano della gente in viaggio attraverso la Libia. Fatti noti. Come note sono le statistiche che rivelano che sono tantissimi gli italiani che plaudono a massacri e respingimenti. Si moltiplicano i muri, le barriere, le missioni armate.\r\nDifficile battere il PD su questo terreno. Nel suo editoriale sul quotidiano La Stampa di oggi Sorgi tesse gli elogi del governo.\r\nServiva qualche sparata ad effetto, che catalizzasse le paure che attraversano tanta parte del corpo sociale. Donald Trump fa scuola.\r\nIl neocandidato alla presidenza della Regione Lombardia, Fontana, ha conquistato le prime pagine, parlando di “\u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca”\u003C/mark> e di invasione di immigrati, che la cancelleranno.\r\nIl segretario leghista ha ripreso un tema caro ai fascisti di ieri e di oggi: la prostituzione di Stato. Salvini vuole riaprire le case chiuse, dove le prostitute vivono come monache, sotto il controllo della polizia di Stato. Va da se che in questi bordelli legali potrebbero avere accesso solo persone con i documenti in regola.\r\nBerlusconi ha immediatamente stigmatizzato le dichiarazioni dei suoi ingombranti alleati, ma gioca la stessa partita. Qualche giorno fa ha detto, in barba ai dati diffusi dal Viminale, che in Italia c’è un reato al secondo. Non solo. L’ex Cavaliere ha rincarato la dose sostenendo che in Italia si sarebbero 500.000 immigrati pronti e delinquere.\r\nUn’affermazione che fa il paio con quelle del leghista Fontana.\r\nLuigi di Maio, il candidato alla presidenza del consiglio per il M5S, fa invece concorrenza ai fascisti, sostenendo che gli interessi degli italiani devono venir prima di quelli degli immigrati.\r\nLa campagna elettorale sta entrando nel vivo. Le questioni sociali restano sullo sfondo, la vera protagonista è la paura.\r\nLo sa bene Marco Minniti, che ha dichiarato che non si può ignorare la paura diffusa nel corpo sociale, anche quando non ha alcun fondamento reale.\r\nCome dargli torto? La paura uccide. Come in piazza San Carlo: 1250 feriti ed una morta in un attacco di panico collettivo figlio della paura che nutre da decenni l’immaginario sociale del nostro paese.\r\nLo sanno bene i migranti respinti alle frontiere, che annegano nel Mediterraneo o restano sepolti dalle neve nelle Alpi. Qualcuno viene folgorato mentre prova a passare in Francia attraverso un tunnel ferroviario. É successo ieri a Ventimiglia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alessandro Dal Lago, sociologo, già docente all’università di Genova.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 01 16 dal lago lega",{"matched_tokens":78,"snippet":81,"value":81},[79,80],"Razza","bianca","\u003Cmark>Razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark> e bordelli. 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A destra e a sinistra, si sviluppa un gran clamore, media e opinione pubblica scandalizzata per le esternazioni di Attilio Fontana che, a ben guardare, non stupiscono per niente. A tal proposito, è uscito recentemente un articolo sul sito Commonware dal titolo La menzogna della solidarietà, a cura di Anna Curcio, sulla simmetria tra razzismo di destra e ipocrisia dell’antirazzismo di sinistra.\r\n\r\nAcolta la diretta con Anna Curcio\r\n\r\nannaCurcio_razza","18 Gennaio 2018","2018-01-21 21:42:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/1471254932892.png--200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"164\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/1471254932892.png--300x164.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/1471254932892.png--300x164.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/1471254932892.png--200x110.png 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/1471254932892.png-.png 750w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il razzismo di destra e l'ipocrisia dell'antirazzismo di sinistra",1516292753,[61,67,135,136],"http://radioblackout.org/tag/razza/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[17,15,20,138],"razzismo",{"post_content":140,"tags":144},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[20,80],"nostra etnia, se la nostra \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>, se la nostra società deve","A Radio Padania il candidato presidente della regione Lombardia Attilio Fontana aveva detto, salvo poi correggersi, che L'Italia non può \"accettare tutti\" gli immigrati. \"Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma è questione di essere logici o razionali\". \"Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>, se la nostra società deve continuare a esistere o se deve essere cancellata\". 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Le risposte a queste grandi tragedie personali non sono l’odio e la chiusura. Chi quotidianamente semina odio va ostacolato in tutti i modi e fermato. Non ci può essere tolleranza di fronte ad tale un crimine. Come non possono esserci mediazioni con personaggi legati alla scena neofascista italiana, vanno cacciati!\"\r\n\r\nLa piazza a Forza Nuova è stata negata dal Comune, ma i fasci annunciano che ci saranno lo stesso, in altro luogo.\r\n\r\nL'appuntamento indetto dall'ANPI è dalle 8 del mattino in piazza Martiri della Libertà ad Almese.\r\n\r\nAscolta la diretta di stamattina con Marella:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n \r\n\r\nPoi sabato 27 febbraio Almese è scesa in piazza per ribadire al gruppetto di militanti di Forza Nuova che Almese, come tutta la Valsusa, è antifascista. Il Laboratorio civico di Almese vauta in alcune centinaia di persone, con la presenza di una buona rappresentanza dei sindaci della valle, la partecipazione di chi ha sfidato il maltempo per manifestare contro quella decina di fascisti che han deciso di fare un presidio in paese per diffondere tra la gente i loro ideali fascisti e xenofobi. In seguito al momento informativo svoltosi in Piazza Martiri della Libertà – prosegue il comunicato del Laboratorio – si è svolto un corteo che ha attraversato le vie del paese intonando canzoni partigiane, finché si è ritrovato bloccato dalle forze dell'ordine lungo il percorso concordato; i manifestanti hanno quindi aggirato i blocchi imposti dalle ff.oo. in assetto antisommossa riuscendo ad arrivare a poche decine di metri dal parcheggio in cui i forzanovisti erano relegati. Dopo pochi minuti i fascisti sono fuggiti con la coda fra le gambe. Il corteo è poi proseguito pacificamente attraverso il paese ritornando al punto di partenza.\r\nCon gli avvenimenti di oggi si è dimostrato che non c'è spazio ad Almese per chi incita all'odio razziale e alla violenza. Spiace per i ragazzi in attesa di asilo ospiti ad Almese che oggi non hanno potuto girare liberamente per il paese per colpa di un gruppetto di “nostalgici (del ventennio)” esaltati.\r\n\r\n ","26 Febbraio 2016","2016-02-29 20:08:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia-300x188.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia-300x188.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia-768x482.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia-1024x643.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/1429109253-profughi-italia.jpg 1057w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Val Susa, presidio antirazzista contro la boutade di Forza Nuova",1456486035,[],[],{"post_content":183},{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":186},[20,80],"nel nome della superiorità della \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>, vorrebbe chiudere le frontiere lasciando","Attraverso un comunicato i compagni di Almese e della Val Susa hanno appreso la notizia di un presidio contro i profughi, dal titolo “i cittadini sono stanchi!”, che Forza Nuova vorrebbe tenere ad Almese sabato 27 febbraio.\r\n\r\nLa sezione locale dell'ANPI afferma che \"Non può e non deve esserci conciliazione con chi, nel nome della superiorità della \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>, vorrebbe chiudere le frontiere lasciando solo con se stesso e le sue disgrazie chi percorre chilometri e chilometri di terra e acqua nella speranza di ottenere un futuro migliore per sé e i suoi figli. 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Semplicemente perché ciò non ci interessa; la nostra intenzione è quella di liberarci dagli impedimenti di questo mondo di merda, compresi quelli che ci sono imposti dalla scienza. A questo proposito, vorremmo discutere di sociobiologia, che si potrebbe descrivere come un modo di spiegare i nostri rapporti sociali, le nostre emozioni ed i nostri comportamenti attraverso dei fattori biologici. Le tesi sostenute dagli ideologi di tali discorsi scientifici – dai ricercatori ai giornalisti – riguardano spesso un gene particolare o il funzionamento di certe zone del cervello (neuroscienze) o certi ormoni, che si presume identifichino una causa materiale precisa quale origine di fenomeni che li superano di gran lunga. Si cercherà quindi, per esempio, il gene del delinquente, l’ormone della fedeltà oppure il feromone dell’istinto materno e una volta “identificata” questa causa, si proporrà di palliarvi, dato che essa è problematica, attraverso mezzi anch’essi biologici, per esempio attraverso prodotti proposti dai laboratori che finanziano queste stesse ricerche. \r\nIl testo “L’obscurantisme triomphant des neurosciences” descrive un buon esempio di questo tipo di discorsi scientifici. Tratta di una conferenza di Larry Y. Joung, a Ginevra nel 2014, nell’ambito della “Settimana del cervello”, che aveva come tema l’amore e la fedeltà. Topi e arvicole sottoposti agli effetti di certi ormoni vengono divisi fra fedeli e “leggeri”, secondo il tipo dei prodotti utilizzati su di loro, e servono come esempio al conferenziere per parlare di quegli stessi comportamenti da parte di esseri umani. La causa, alfine trovata, dell’adulterio si ridurrà così ad una produzione eccessiva o ad una mancanza di un certo ormone e Young proporrà dei prodotti commerciali come lo spray nasale all’ossitocina per “guarirne”, garantendo gli stessi effetti che la morale coniugale, ma senza le costrizioni che le sono associate. Precisiamo che per noi alle norme sociali umane, fra cui quelle che hanno a che fare con il desiderio, la fedeltà, l’amore o la sessualità, cioè le vere cause del problema, non si possono opporre delle critiche valide se non cerchiamo di comprenderle nel loro contesto banale, quello di individui appartenenti alla specie umana, con tutte le loro specificità (storiche, culturali). Non, al contrario, attraverso paragoni possibili fra la produzione di un certo ormone e i comportamenti che vi sono associati presso altri animali, semplicemente perché questi ormoni non hanno la stessa incidenza né gli stessi significati per le diverse specie. Agendo in questo modo, la sociobiologia serve a dare delle risposte a tutta una massa di persone ingenue che contano sul verdetto degli “esperti” del comportamento per prendere le proprie decisioni e regolare i propri problemi emotivi o affettivi per mezzo di terapie e di prescrizioni mediche, esattamente come i credenti che contano sulle prediche dei preti, la cui comprensione del divino permetterebbe di meglio capire le specificità dell’animo umano. Verranno perciò utilizzate le stesse immagini da favola; quando tutti vivranno nel favoloso reame dello stato psichico perfetto, potremo trovare principi e principesse anch’essi emotivamente regolati, con i quali essere fecondi e moltiplicarci. \r\nRicordiamo anche che, in sovrappiù del suo ruolo di autorità morale, la sociobiologia fornisce delle armi al controllo sociale moderno. Possiamo prendere come esempio, certo un po’ facile, poiché tutto ciò è spesso fatto in maniera più sottile, l’idea del gene del delinquente oppure quella dei segnali biologici (come la produzione di testosterone) che permetterebbero di operare il più presto possibile una selezione ed un controllo dei potenziali sobillatori. A proposito di tali predisposizioni, possiamo pensare ad una dottrina ridicola come la frenologia del XIX secolo, che voleva identificare tipi precisi di criminali a seconda della forma del loro cranio, mettendo semplicemente da parte le condizioni di vita delle persone e la loro storia personale. Per riassumere, la principale arma della scienza è, come sempre, la strumentalizzazione dell’ignoranza e se si vuole provare che un tal gene è all’origine di comportamenti aggressivi, al comitato di esperti o di politici basterà trovare l’articolo scientifico giusto, che mostra il risultato che interessa loro su cavie o umani da laboratorio, per poi estendere la portata di questo “studio” ad una spiegazione universale e conseguentemente incriticabile di comportamenti giudicati devianti. \r\nNon dimentichiamo che a voler sempre trovare une radice del male (l’anima malvagia, l’umore bilioso, l’eccesso di un certo ormone, il gene del delinquente) si cade facilmente in un moralismo quasi religioso che serve a giustificare la rassegnazione: “Volevo ribellarmi, ma mi hanno detto che il problema sono io, il mio comportamento, il mio gene sbagliato e non la società, che funziona perfettamente” oppure al contrario, la mia mancanza di autocontrollo : “Ho un problema insormontabile, sono violento, non posso farci nulla a parte curarmi”. L’eugenismo, che opera una separazione degli individui a seconda della “qualità” del loro materiale genetico, non è altro che la continuazione di questa concezione di correzione dei corpi attraverso mezzi esterni. Per evitare i possibili problemi derivanti da “geni sbagliati”, che si tratti della salute, il carattere o le capacità delle persone, tanto vale selezionarle prima, in modo da evitare ogni problema, cosa che giustifica tutte le scuse per rimandare le possibilità di una vita migliore ad un avvenire ipotetico: “Aspettiamo ancora qualche decennio, che la ricerca avanzi, e non ci saranno altro che esseri umani sani, vicini alla perfezione”. \r\nLa sociobiologia, in particolare quando si appoggia sulla genetica, può sempre essere utilizzata per sostenere qualunque discorso che pretende di presentarsi come la verità, come il razzismo o il razzialismo1 (ricordiamo che Watson, che con Crick ha proposto il modello di molecola di DNA a doppia elica, l’ha fatto per dimostrare la superiorità della razza bianca). Essa può servire anche a visioni ben chiuse quanto ai generi, come quelle dei neoevoluzionisti, per i quali le divergenze fra uomini e donne dipenderebbero da una mitologia antropologica di uomini-cacciatori e donne-casalinghe. Per farla breve, quello che si può vedere è che se ci si rifà a “verità scientifiche” è facile ricalcare sull’insieme della vita umana dei modelli completamente costruiti, osservati velocemente e che non contengono nient’altro che un vecchio moralismo da bar, e prendere poi gli effetti che i nostri corpi subiscono nel rapporto con questa società di merda come le cause dei nostri problemi. \r\nPer finire sotto forma di domanda, e poi lasciare la parola a chi vuole prenderla, il problema sarebbe: come attaccare il mondo scientifico in maniera concreta, ma senza presentarsi come portatore di verità? \r\n\r\n\r\n1racialisme : una forma si riappropriazione del razzismo da parte delle persone che lo subiscono, che ne accettano la tesi di fondo, la divisione dell’umanità in razze, ma ne rovesciano la gerarchia di valore, utilizzando la propria appartenenza “razziale” come identità e motivo di orgoglio, a volte riproducendo forme di razzismo verso altri; NdT.\r\n\r\n\r\n———————————————————————————————————————————-\r\n\r\nSociobiologie : quand la science justifie la domination sociale\r\n\r\nMercredi 28 octobre 2015 – 19h\r\nLa sociobiologie est la science qui prétend expliquer nos rapports sociaux, nos émotions et nos comportements par des facteurs biologiques, même si elle fait mine aujourd’hui de tenir compte du social. Ses discours portent souvent sur des gènes particuliers, des hormones particulières ou encore, liés aux premiers, sur le fonctionnement de certaines zones du cerveau, qui sont censés expliquer l’existence de nos prétendus « instincts naturels ». Ainsi, les sociobiologistes affirment avoir déterminé quel gène « déclenche » la production de l’hormone qui, à son tour, « stimule » entre autres choses le développement de « l’instinct maternel ». Par suite, ils proposent de palier à la faiblesse, voire à l’absence de tels « instincts » par des kits de survie biologiques, ou même psychologiques. En naturalisant ainsi ce qui relève du social et de l’histoire, la sociobiologie apparaît comme l’un des moyens privilégiés pour domestiquer les individus, sous prétexte de les aider à surmonter les souffrances qui les tourmentent. Elle les empêche de remettre en cause le carcan des rôles qui les écrasent et donc participe au maintien de la domination sociale et étatique.\r\nQuelques suggestions de lecture (d’autres à venir prochainement) :\r\n\r\n\r\n\tBref recueil de citations sur les apologistes de l’instinctivisme (Konrad Lorenz en tête) et du comportementalisme, et leurs critiques (ici en la personne d’Erich Fromm).\r\n\tNotes sur le darwinisme, l’une des principales bases de la sociobiologie.","3 Novembre 2015","2018-11-01 22:01:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/octobre1-200x110.png","La sociobiologia come scienza che giustifica il dominio sociale","podcast",1446572742,[241,242,243,244,245,246,247,248,249,250,251,252],"http://radioblackout.org/tag/addomesticamento/","http://radioblackout.org/tag/biblioteca-anarchica/","http://radioblackout.org/tag/critica-alla-scienza/","http://radioblackout.org/tag/dominio-sociale/","http://radioblackout.org/tag/la-discordia/","http://radioblackout.org/tag/la-terra-trama/","http://radioblackout.org/tag/liberazione/","http://radioblackout.org/tag/necrotecnologie/","http://radioblackout.org/tag/neuroscienze/","http://radioblackout.org/tag/non-fides/","http://radioblackout.org/tag/parigi/","http://radioblackout.org/tag/sociobiologia/",[217,223,221,215,209,219,254,213,255,207,205,211],"liberazione","neuroscienze",{"post_content":257},{"matched_tokens":258,"snippet":259,"value":260},[20,80],"per dimostrare la superiorità della \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>). Essa può servire anche a","Domenica 1 novembre 2015 due compagni della biblioteca anarchica parigina La Discordia sono intervenuti in diretta all’interno della trasmissione “La terra trama..” su Radio Blackout per parlare dei contenuti dell’iniziativa che si era tenuta il mercoledì precedente a proposito della sociobiologia, nella critica particolare dell’essere una delle scienze che vengono utilizzate dal dominio per giustificare ed attuare l’addomesticamento del vivente.\r\nNella presentazione iniziale, ci raccontano la nascita della biblioteca e del recente ritrovamento di telecamere volte a sorvegliare le attività del posto e dei suoi frequentatori/trici.\r\nQui le due parti dell’intervento, segue l’introduzione dell’iniziativa tradotta in italiano e poi in francese, con suggerimenti di letture.\r\n\r\n \r\n\r\nLaDiscordia_sociobiologia1\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nLaDiscordia_sociobiologia2\r\n\r\nIntroduzione ad un dibattito sulla sociobiologia\r\n\r\n\r\nPrecisiamo innanzitutto che non siamo degli esperti in merito e che non tratteremo problemi di ordine tecnico. Semplicemente perché ciò non ci interessa; la nostra intenzione è quella di liberarci dagli impedimenti di questo mondo di merda, compresi quelli che ci sono imposti dalla scienza. A questo proposito, vorremmo discutere di sociobiologia, che si potrebbe descrivere come un modo di spiegare i nostri rapporti sociali, le nostre emozioni ed i nostri comportamenti attraverso dei fattori biologici. Le tesi sostenute dagli ideologi di tali discorsi scientifici – dai ricercatori ai giornalisti – riguardano spesso un gene particolare o il funzionamento di certe zone del cervello (neuroscienze) o certi ormoni, che si presume identifichino una causa materiale precisa quale origine di fenomeni che li superano di gran lunga. Si cercherà quindi, per esempio, il gene del delinquente, l’ormone della fedeltà oppure il feromone dell’istinto materno e una volta “identificata” questa causa, si proporrà di palliarvi, dato che essa è problematica, attraverso mezzi anch’essi biologici, per esempio attraverso prodotti proposti dai laboratori che finanziano queste stesse ricerche. \r\nIl testo “L’obscurantisme triomphant des neurosciences” descrive un buon esempio di questo tipo di discorsi scientifici. Tratta di una conferenza di Larry Y. Joung, a Ginevra nel 2014, nell’ambito della “Settimana del cervello”, che aveva come tema l’amore e la fedeltà. Topi e arvicole sottoposti agli effetti di certi ormoni vengono divisi fra fedeli e “leggeri”, secondo il tipo dei prodotti utilizzati su di loro, e servono come esempio al conferenziere per parlare di quegli stessi comportamenti da parte di esseri umani. La causa, alfine trovata, dell’adulterio si ridurrà così ad una produzione eccessiva o ad una mancanza di un certo ormone e Young proporrà dei prodotti commerciali come lo spray nasale all’ossitocina per “guarirne”, garantendo gli stessi effetti che la morale coniugale, ma senza le costrizioni che le sono associate. Precisiamo che per noi alle norme sociali umane, fra cui quelle che hanno a che fare con il desiderio, la fedeltà, l’amore o la sessualità, cioè le vere cause del problema, non si possono opporre delle critiche valide se non cerchiamo di comprenderle nel loro contesto banale, quello di individui appartenenti alla specie umana, con tutte le loro specificità (storiche, culturali). Non, al contrario, attraverso paragoni possibili fra la produzione di un certo ormone e i comportamenti che vi sono associati presso altri animali, semplicemente perché questi ormoni non hanno la stessa incidenza né gli stessi significati per le diverse specie. Agendo in questo modo, la sociobiologia serve a dare delle risposte a tutta una massa di persone ingenue che contano sul verdetto degli “esperti” del comportamento per prendere le proprie decisioni e regolare i propri problemi emotivi o affettivi per mezzo di terapie e di prescrizioni mediche, esattamente come i credenti che contano sulle prediche dei preti, la cui comprensione del divino permetterebbe di meglio capire le specificità dell’animo umano. Verranno perciò utilizzate le stesse immagini da favola; quando tutti vivranno nel favoloso reame dello stato psichico perfetto, potremo trovare principi e principesse anch’essi emotivamente regolati, con i quali essere fecondi e moltiplicarci. \r\nRicordiamo anche che, in sovrappiù del suo ruolo di autorità morale, la sociobiologia fornisce delle armi al controllo sociale moderno. Possiamo prendere come esempio, certo un po’ facile, poiché tutto ciò è spesso fatto in maniera più sottile, l’idea del gene del delinquente oppure quella dei segnali biologici (come la produzione di testosterone) che permetterebbero di operare il più presto possibile una selezione ed un controllo dei potenziali sobillatori. A proposito di tali predisposizioni, possiamo pensare ad una dottrina ridicola come la frenologia del XIX secolo, che voleva identificare tipi precisi di criminali a seconda della forma del loro cranio, mettendo semplicemente da parte le condizioni di vita delle persone e la loro storia personale. Per riassumere, la principale arma della scienza è, come sempre, la strumentalizzazione dell’ignoranza e se si vuole provare che un tal gene è all’origine di comportamenti aggressivi, al comitato di esperti o di politici basterà trovare l’articolo scientifico giusto, che mostra il risultato che interessa loro su cavie o umani da laboratorio, per poi estendere la portata di questo “studio” ad una spiegazione universale e conseguentemente incriticabile di comportamenti giudicati devianti. \r\nNon dimentichiamo che a voler sempre trovare une radice del male (l’anima malvagia, l’umore bilioso, l’eccesso di un certo ormone, il gene del delinquente) si cade facilmente in un moralismo quasi religioso che serve a giustificare la rassegnazione: “Volevo ribellarmi, ma mi hanno detto che il problema sono io, il mio comportamento, il mio gene sbagliato e non la società, che funziona perfettamente” oppure al contrario, la mia mancanza di autocontrollo : “Ho un problema insormontabile, sono violento, non posso farci nulla a parte curarmi”. L’eugenismo, che opera una separazione degli individui a seconda della “qualità” del loro materiale genetico, non è altro che la continuazione di questa concezione di correzione dei corpi attraverso mezzi esterni. Per evitare i possibili problemi derivanti da “geni sbagliati”, che si tratti della salute, il carattere o le capacità delle persone, tanto vale selezionarle prima, in modo da evitare ogni problema, cosa che giustifica tutte le scuse per rimandare le possibilità di una vita migliore ad un avvenire ipotetico: “Aspettiamo ancora qualche decennio, che la ricerca avanzi, e non ci saranno altro che esseri umani sani, vicini alla perfezione”. \r\nLa sociobiologia, in particolare quando si appoggia sulla genetica, può sempre essere utilizzata per sostenere qualunque discorso che pretende di presentarsi come la verità, come il razzismo o il razzialismo1 (ricordiamo che Watson, che con Crick ha proposto il modello di molecola di DNA a doppia elica, l’ha fatto per dimostrare la superiorità della \u003Cmark>razza\u003C/mark> \u003Cmark>bianca\u003C/mark>). Essa può servire anche a visioni ben chiuse quanto ai generi, come quelle dei neoevoluzionisti, per i quali le divergenze fra uomini e donne dipenderebbero da una mitologia antropologica di uomini-cacciatori e donne-casalinghe. Per farla breve, quello che si può vedere è che se ci si rifà a “verità scientifiche” è facile ricalcare sull’insieme della vita umana dei modelli completamente costruiti, osservati velocemente e che non contengono nient’altro che un vecchio moralismo da bar, e prendere poi gli effetti che i nostri corpi subiscono nel rapporto con questa società di merda come le cause dei nostri problemi. \r\nPer finire sotto forma di domanda, e poi lasciare la parola a chi vuole prenderla, il problema sarebbe: come attaccare il mondo scientifico in maniera concreta, ma senza presentarsi come portatore di verità? \r\n\r\n\r\n1racialisme : una forma si riappropriazione del razzismo da parte delle persone che lo subiscono, che ne accettano la tesi di fondo, la divisione dell’umanità in razze, ma ne rovesciano la gerarchia di valore, utilizzando la propria appartenenza “razziale” come identità e motivo di orgoglio, a volte riproducendo forme di razzismo verso altri; NdT.\r\n\r\n\r\n———————————————————————————————————————————-\r\n\r\nSociobiologie : quand la science justifie la domination sociale\r\n\r\nMercredi 28 octobre 2015 – 19h\r\nLa sociobiologie est la science qui prétend expliquer nos rapports sociaux, nos émotions et nos comportements par des facteurs biologiques, même si elle fait mine aujourd’hui de tenir compte du social. Ses discours portent souvent sur des gènes particuliers, des hormones particulières ou encore, liés aux premiers, sur le fonctionnement de certaines zones du cerveau, qui sont censés expliquer l’existence de nos prétendus « instincts naturels ». Ainsi, les sociobiologistes affirment avoir déterminé quel gène « déclenche » la production de l’hormone qui, à son tour, « stimule » entre autres choses le développement de « l’instinct maternel ». Par suite, ils proposent de palier à la faiblesse, voire à l’absence de tels « instincts » par des kits de survie biologiques, ou même psychologiques. En naturalisant ainsi ce qui relève du social et de l’histoire, la sociobiologie apparaît comme l’un des moyens privilégiés pour domestiquer les individus, sous prétexte de les aider à surmonter les souffrances qui les tourmentent. Elle les empêche de remettre en cause le carcan des rôles qui les écrasent et donc participe au maintien de la domination sociale et étatique.\r\nQuelques suggestions de lecture (d’autres à venir prochainement) :\r\n\r\n\r\n\tBref recueil de citations sur les apologistes de l’instinctivisme (Konrad Lorenz en tête) et du comportementalisme, et leurs critiques (ici en la personne d’Erich Fromm).\r\n\tNotes sur le darwinisme, l’une des principales bases de la sociobiologie.",[262],{"field":112,"matched_tokens":263,"snippet":259,"value":260},[20,80],{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":165,"num_tokens_dropped":19,"score":166,"tokens_matched":47,"typo_prefix_score":120},6637,{"collection_name":238,"first_q":17,"per_page":165,"q":17},["Reactive",268],{},["Set"],["ShallowReactive",271],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fpsTNChekkNiqZM6EqbzkYPT1X_wROuAvy39RAc24y-Q":-1},true,"/search?query=%22razza+bianca%22"]