","Bruxelles: città blindata e guerra ai migranti","post",1448296245,[59,60,61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/banlieue/","http://radioblackout.org/tag/bruxelles/","http://radioblackout.org/tag/etat-durgence/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-migranti/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-del-territorio/","http://radioblackout.org/tag/molenbeek/","http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/schengen/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza/",[19,27,29,23,31,33,25,15,17,21],{"post_content":71,"tags":77},{"matched_tokens":72,"snippet":75,"value":76},[73,74],"etat","d'urgence","stato di eccezione permanente o \"\u003Cmark>etat\u003C/mark> \u003Cmark>d'urgence\u003C/mark>\", come appena dichiarato in Francia","Le notizie dei media italiani ed europei raccontano una Bruxelles invasa da polizia, esercito e reparti speciali a caccia di altri terroristi, legati agli attacchi di Parigi, in cinque diverse zone della città. Nella sera di domenica e nel corso della notte appena trascorsa ci sono stati 19 arresti. Il centro di Bruxelles è deserto, i locali e negozi, se aperti, restano vuoti, la metropolitana è chiusa, lo stesso per scuole, musei e altri spazi pubblici. Una grande operazione di militarizzazione di buona parte della città - apparentemente \"necessaria\" per la sicurezza nazionale secondo le autorità belghe - nella settimana che segue agli attentati di venerdì scorso a Parigi, ma allo stesso una enorme operazione mediatica, trasmessa in \"diretta tv\", che assume i toni di una prova generale per far intendere alla popolazione cosa significhi vivere in uno stato di eccezione permanente o \"\u003Cmark>etat\u003C/mark> \u003Cmark>d'urgence\u003C/mark>\", come appena dichiarato in Francia e che durerà almeno tre mesi.\r\n\r\nGli arresti avvenuti nella notte non hanno individuato nessun particolare \"sospetto\" e non hanno portato a nessun ritrovamento. Nel corso delle perquisizioni non sono stati rinvenuti né armi né materiali esplosivi. Della situazione a Bruxelles e in altre località del Belgio abbiamo parlato questa mattina con Luca, un compagno che da tempo vive nella capitale belga e che ci ha descritto una città sotto assedio e in cui si inizia apertamente a vedere secondo quali direttrici si muoverà la guerra alle banlieue, ai migranti e la proliferazione di confini interni ed esterni all'Unione Europea.\r\n\r\nAscolta il contributo\r\n\r\nluca_bruxelles",[78,80,82,86,88,90,92,94,96,98],{"matched_tokens":79,"snippet":19},[],{"matched_tokens":81,"snippet":27},[],{"matched_tokens":83,"snippet":85},[84,74],"état","\u003Cmark>état\u003C/mark> \u003Cmark>d'urgence\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":23},[],{"matched_tokens":89,"snippet":31},[],{"matched_tokens":91,"snippet":33},[],{"matched_tokens":93,"snippet":25},[],{"matched_tokens":95,"snippet":15},[],{"matched_tokens":97,"snippet":17},[],{"matched_tokens":99,"snippet":21},[],[101,107],{"field":34,"indices":102,"matched_tokens":104,"snippets":106},[103],2,[105],[84,74],[85],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":75,"value":76},"post_content",[73,74],1157451471441625000,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":45,"score":114,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":45},"2211897868544",13,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":56,"first_q":29,"per_page":117,"q":29},6,{"facet_counts":119,"found":14,"hits":131,"out_of":162,"page":14,"request_params":163,"search_cutoff":35,"search_time_ms":37},[120,126],{"counts":121,"field_name":124,"sampled":35,"stats":125},[122],{"count":14,"highlighted":123,"value":123},"happy hour","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":127,"field_name":34,"sampled":35,"stats":130},[128],{"count":14,"highlighted":129,"value":129},"guerra",{"total_values":14},[132],{"document":133,"highlight":148,"highlights":154,"text_match":157,"text_match_info":158},{"comment_count":45,"id":134,"is_sticky":45,"permalink":135,"podcastfilter":136,"post_author":137,"post_content":138,"post_date":139,"post_excerpt":51,"post_id":134,"post_modified":140,"post_thumbnail":141,"post_title":142,"post_type":143,"sort_by_date":144,"tag_links":145,"tags":147},"94910","http://radioblackout.org/podcast/stato-biometrico-stato-dei-varchi_20-01-25/",[123],"ce","Happy Hour. Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.2 (20.01.25)\r\n\r\nSe il rapporto essere umano-Capitale appare oggi come rapporto sociale preponderante, con il cieco e inarrestabile incedere della Tecnica, in Europa alcune tra le più recenti forme di conflittualità contro l'ordine costituito si sono manifestate nella forma di un rifiuto ad aderire \"docilmente\" all'essere ridotti a \"fondo\", risorsa sacrificabile per alimentare il progresso tecno-capitalista, il cui fondamento fatto di guerra costante, saccheggio e annientamento è pienamente svelato anche nel \"cuore della civiltà\". Il rifiuto di cui parliamo è sentito nella carne, prima che nel pensiero, e si traduce nel tradimento viscerale della fedeltà al principio di autorità allo Stato, di cui l'antagonismo contro il Green Pass in epoca pandemica e più recentemente le decine di migliaia di atti di diserzione e rivolta contro la mobilitazione alla guerra di trincea in Ucraina e in Russia sono tra gli esempi più eclatanti. \r\n\r\nOggi, in Europa (e non solo) chi si rifiuta è però sempre più \"messo al bando\". La non-sottomissione, l'indisponibilità all'obbedienza da parte delle masse sempre più \"eccedenti\" anche a queste latitudini, si inserisce in un contesto sociale frantumato e foriero di disorganizzazione, a cui lo Stato-rete risponde in maniera autoritaria e autoritativa, in modo del tutto trasversale alle sue tassonomie di governo formali. A trasformarsi è la stessa infrastruttura della cittadinanza, intesa come dispositivo di governo fondamentale del rapporto tra Stato e popolazione interna. Si assiste oggi al passaggio da una logica classificatoria e verbale propria della burocrazia documentale, a una logica matematica e numerica astratta, de-linguistica. Senza alcuna romanticizzazione dello Stato documentario, per cui la leggibilità dei cittadini e la loro astrazione statistica è stata funzionale all'implementazione di politiche che spaziano dall'igienismo, alla tassazione, all'annientamento razziale, al reclutamento militare di massa, l'avvento dello Stato biometrico è foriero di complesse implicazioni rispetto allo statuto dell'umano \"governato\" - c'è chi si è spinto fino a teorizzarne l'intrinseca e ineludibile portata de-soggettivante -, ma più prosaicamente certamente tale per cui il controllo, la sorveglianza e la punizione/eliminazione diventano automatizzati e più complessi da aggirare e trasgredire.\r\n\r\nLa diffusione di tecnologie di identificazione biometrica, con cui si trasforma il concetto di \"identità legale\" inchiodandolo alla \"verità\" del corpo, è al centro di questa trasformazione. Questi dispositivi sono funzionali a quello che può essere definito \"Stato dei varchi\" o ban-opticon (da ban: mettere al bando), un modello di gestione e controllo ubiquo e meccanico delle masse, la cui storia origina a fine Ottocento nei corpi dei recidivi nelle prigioni europee e in quelli dei colonizzati in Asia, Africa e nelle Americhe.\r\n\r\nNe parliamo con l'antropologo Armando Cutolo, autore di \"Biomaîtriser les identités? : État documentaire et citoyenneté au tournant biométrique\" (di seguito il minutaggio per facilitare l'ascolto):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/statobiometrico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n00.00 - l'individuazione: il cittadino \"messo al bando\"\r\n01.20 - il diffondersi in Europa della logica della de-soggettivazione sulla scena dell'identificazione?\r\n04.25 - la genealogia poliziesca e imperiale dello Stato biometrico, tra prigioni europee e colonie ottocentesche\r\n15.06 - il fondamento de-linguistico del dispositivo biometrico, una \"verità\" inscritta nel corpo, in Europa storicamente atto a sorvegliare la mobilità del \"delinquente\", dello \"straniero\" e dell'alieno interno per eccellenza, il \"rom\"\r\n21.19 - le aporie interne all'identificazione biometrica, l'assenza di \"veridizione\" e l'attualità delle pratiche sociali di falsificazione\r\n24.50 - non solo sorveglianza: la biometria come strumento del capitalismo digitale che veste gli abiti di \"sviluppo\" e \"democrazia\" nel Sud globale, il sistema \"Aadhaar\" in India, il ruolo della Banca Mondiale (ID4D) in Africa\r\n35.06 - la \"fine del lavoro\" dove il lavoro formale non c'è mai stato: gli schemi di reddito minimo biometrici \"contro la povertà\" in Costa d'Avorio come forma di governo contro-insurrezionale delle masse eccedenti, lo Stato post-sociale\r\n41.37 - la centralizzazione degli archivi, la collaborazione tra agenzie governative e aziende multinazionali, le pratiche di identificazione biometrica \"informali\": un indebolimento dello Stato?\r\n46.06 - l'identità civile biometrica indistinguibile da un dispositivo di sorveglianza\r\n\r\nL'interoperabilità tra piattaforme di governo biometrico e governo algoritmico sta alla base del funzionamento del capitalismo cibernetico contemporaneo, trovando applicazioni diversificate e flessibili a seconda degli scopi, dal \"portafoglio digitale\" sperimentato con la retorica dello \"snellimento\" della burocrazia statale, ai registri digitali \"Gosuslugi\" e \"Oberih\" per la mobilitazione coatta alla guerra in Russia e Ucraina, che in modo automatizzato costringono a una condizione di semi-legalità il cittadino renitente. Le cd. \"smart cities\" sono un terreno di sperimentazione per eccellenza del concetto di interoperabilità, funzionale a quello \"Stato dei varchi\" brutalmente in essere a Gaza e in Cisgiordania e che si sta strutturando anche qui.\r\n\r\nTorniamo sul caso di Venezia, tra Smart Control Room, ticket di accesso, varchi nella Stazione dei treni, ma anche partecipazione passiva e attiva dei cittadini alle piattaforme che svolgono una simultanea funzione di organizzazione e sorveglianza sociale.\r\n\r\nIn collegamento telefonico un compagno del Collettivo Sumud di Venezia, autore dell'opuscolo \"Un organo che tutto controlla, un controllo che tutto organizza\": \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/venezia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Gennaio 2025","2025-06-01 18:35:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/unnamed-5-200x110.jpg","Stato biometrico, Stato dei varchi","podcast",1737568826,[146],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[129],{"post_content":149},{"matched_tokens":150,"snippet":152,"value":153},[151],"État","autore di \"Biomaîtriser les identités? : \u003Cmark>État\u003C/mark> documentaire et citoyenneté au tournant","Happy Hour. 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