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La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea proibisce la discriminazione basata dell’orientamento sessuale, anche se il matrimonio tra persone dello stesso sesso rimane illegale in molti Paesi, compresa l' Italia.\r\nQuesta mattina abbiamo provato, con l'aiuto di Cristian Loiacono, responsabile del Centro Documentazione del Circolo Maurice di Torino, a fare un punto sulla situazione italiana per quanto riguarda diritti e discriminazioni, parlando anche dell'appuntamento che il Circolo ha in programma la settimana prossima, per l'occasione.\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","18 Maggio 2015","2015-05-20 17:14:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/omofobia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/omofobia-300x194.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/omofobia-300x194.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/omofobia.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Giornata internazionale contro l'omofobia, rilfessioni e iniziative",1431952721,[62,172,173,174,123,124],"http://radioblackout.org/tag/bifobia/","http://radioblackout.org/tag/circolo-maurice-torino/","http://radioblackout.org/tag/glbtq/",[66,176,177,178,29,33],"bifobia","circolo maurice torino","glbtq",{"post_content":180,"tags":184},{"matched_tokens":181,"snippet":182,"value":183},[72,73],"Il \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> ricorre la Giornata internazionale contro","Il \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, data scelta perchè il \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> del '90 l'Organizzazione Mondiale della Sanità decise di non considerare più l'omossesualità come malattia mentale. 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L'incontro sarà preceduto da aperitivo con cibo recuperato.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nUnknown","14 Maggio 2018","2018-05-23 12:36:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/APC-AM20130603_143954_C3F0CD21-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/APC-AM20130603_143954_C3F0CD21-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/APC-AM20130603_143954_C3F0CD21-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/APC-AM20130603_143954_C3F0CD21.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","RI-Maflow a Manituana giovedi 17 maggio",1526317017,[],[],{"post_content":276,"post_title":280},{"matched_tokens":277,"snippet":278,"value":279},[72,73],"proposito dell'incontro, previsto per giovedì \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> dalle 18:30, con un attivista","Stamattina abbiamo fatto due chiacchiere con Giorgio, compagno del Gruppo di Acquisto Solidale di Manituana, a proposito dell'incontro, previsto per giovedì \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> dalle 18:30, con un attivista e occupante della RI-Maflow, fabbrica recuperata e autogestita dal 2012, a Trezzano sul Naviglio. 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Al momento non è ancora chiara la composizione di questo gruppo. A Kumanovo, nel nord del paese, ci sono stati finora 22 morti: 8 poliziotti e 14 dimostranti, probabilmente armati. Le intercettazioni telefoniche, che in Macedonia sono una violazione della privacy, sono state messe on line su un canale You Tube in maniera che chiunque potesse ascoltarle e riguardano sia il partito attualmente al potere che quelli dell'opposizione.\r\n\r\nNel settembre 2014 c'erano già state ampie mobilitazioni di operai, lavoratori del settore pubblico, studenti e precari contro le riforme strutturali imposte dall'Unione Europea, in previsione della futura entrata del paese nell'UE nel 2023. Misure accettate ed implementate dall'attuale governo di destra, che non ha mai realizzato un referendum relativo all'ingresso della Macedonia nell'UE.\r\n\r\nLo scorso 1 maggio i sindacati ed il movimento dei lavoratori hanno organizzato una giornata di lotta che ha visto sfilare per le strade di Skopje migliaia di persone. Le misure decise dall'UE hanno fatto aumentare molto il livello di povertà, mentre i diritti dei lavoratori vengono smantellati quotidianamente. 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La nozione di paese “sicuro” è il grimaldello che viene usato per scardinare definitivamente la cassaforte in cui sarebbero custoditi i cosiddetti “diritti universali”. L’universale torna a restringersi senza essere mai stato realmente tale.\r\nIl Nuovo Patto si basa su dieci leggi. C’è una modifica radicale nei percorsi di richiesta di asilo. Ne sono possibili solo due: la procedura tradizionale, che di solito richiede diversi mesi per essere completata, o una procedura accelerata che avviene alla frontiera e che dovrebbe durare al massimo 12 settimane, durante le quali le persone migranti saranno trattenuti in strutture apposite.\r\nI richiedenti asilo non possono scegliere quale dei due percorsi seguire, ma vengono divisi in base al loro profilo, stilato attraverso un nuovo e uniforme regolamento di screening. Questo regolamento esclude l’esame delle singole posizioni, perché prevede che questa “procedura di frontiera” venga usata principalmente per i richiedenti asilo considerati un “pericolo” per i paesi dell’Unione, per coloro che provengono dai paesi considerati “sicuri” e per chi proviene da paesi che, anche per altri motivi, hanno un tasso molto basso (sotto il 20 per cento) di domande d’asilo accolte.\r\nSe la loro richiesta verrà rifiutata, come è molto probabile in questi casi, i migranti dovranno essere espulsi verso il loro paese d’origine o un cosiddetto “paese terzo”, fra cui ci sono anche quelli da cui spesso partono per raggiungere i paesi europei: Tunisia, Libia, Turchia.\r\nI paesi dell’UE hanno due anni per recepire nella loro legislazione le nuove norme UE.\r\nUn nuovo capitolo della guerra ai migranti è stato scritto.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nGrecia. Prigione amministrativa ed espulsione per chi lotta\r\nIn questi anni tanti europei si sono trasferiti ad Atene per vivere, studiare, lavorare. Alcuni di loro partecipano attivamente alle lotte politiche e sociali del paese.\r\nDopo lo sgombero delle università occupate per cercare di porre un freno all’invasione di Rafah, una settantina di attivisti sono stati fermati e portati in questura. Tutti gli occupanti sono stati denunciati a piede libero. I greci sono stati tutti rilasciati, 9 compagn* di varie nazionalità europee sono stati rinchiusi in un centro di detenzione per stranieri a 50 chilometri da Atene. Hanno cinque giorni per fare ricorso prima di essere espulsi.\r\nNei loro confronti è stata applicata una misura di carattere amministrativo, in base ad una generica rilevazione di “pericolosità sociale”.\r\nDa qualche tempo, la detenzione amministrativa e l’espulsione degli indesiderabili, non è solo applicata ai non europei, ma si estende anche ai cittadini dell’UE.\r\nEsempi simili si sono registrati di recente in Francia. In Italia nel mirino sono finiti rom con cittadinanza rumena.\r\nL’esclusione dai diritti universali riservati ai “cittadini” progressivamente si sta estendendo anche a chi ha le “carte in regola” per muoversi e risiedere in Europa.\r\nDa decenni assistiamo all’estensione del concetto di nemico, che non è solo il soldato che indossa la divisa di un altro paese, ma è il civile straniero privo di permessi, e, passo dopo passo, anche il cittadino europeo, che si batte contro le regole di un mondo diviso in sommersi e salvati.\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nIl prossimo venerdì ci sarà un incontro sugli scenari di guerra globale che rischiano di deflagrare in un conflitto dalle conseguenze devastanti.\r\nAd introdurre l’incontro del 24 maggio ci sarà Stefano Capello, che con cui abbiamo anticipato alcuni dei temi che affronteremo. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Maggio 2024","2024-05-23 19:51:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/EUtrippingrefugee-200x110.jpg","Anarres del 17 maggio. Fortezza Europa: muri più alti. Repressione in Grecia. Dall'ordine americano al grande caos: scenari di guerra globale...",1716493770,[],[],{"post_content":480,"post_title":484},{"matched_tokens":481,"snippet":482,"value":483},[73],"Ad introdurre l’incontro del 24 \u003Cmark>maggio\u003C/mark> ci sarà Stefano Capello, che","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-17-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa Fortezza Europa: muri più alti\r\nIl nuovo accordo sulle migrazioni, dopo mesi di trattative e l’opposizione di Polonia e Ungheria, è arrivato in porto.\r\nIl vecchio trattato di Dublino va in soffitta sostituito da norme ancora più restrittive di quelle precedenti.\r\nIn sintesi, il patto prevede norme sull’accoglienza più severe soprattutto per le persone migranti che arrivano in Europa dai paesi considerati “sicuri”: sono le persone che già oggi hanno meno possibilità che la loro richiesta di protezione internazionale sia approvata. Con il nuovo patto sarà ancora più facile espellerle. La nozione di paese “sicuro” è il grimaldello che viene usato per scardinare definitivamente la cassaforte in cui sarebbero custoditi i cosiddetti “diritti universali”. L’universale torna a restringersi senza essere mai stato realmente tale.\r\nIl Nuovo Patto si basa su dieci leggi. C’è una modifica radicale nei percorsi di richiesta di asilo. Ne sono possibili solo due: la procedura tradizionale, che di solito richiede diversi mesi per essere completata, o una procedura accelerata che avviene alla frontiera e che dovrebbe durare al massimo 12 settimane, durante le quali le persone migranti saranno trattenuti in strutture apposite.\r\nI richiedenti asilo non possono scegliere quale dei due percorsi seguire, ma vengono divisi in base al loro profilo, stilato attraverso un nuovo e uniforme regolamento di screening. Questo regolamento esclude l’esame delle singole posizioni, perché prevede che questa “procedura di frontiera” venga usata principalmente per i richiedenti asilo considerati un “pericolo” per i paesi dell’Unione, per coloro che provengono dai paesi considerati “sicuri” e per chi proviene da paesi che, anche per altri motivi, hanno un tasso molto basso (sotto il 20 per cento) di domande d’asilo accolte.\r\nSe la loro richiesta verrà rifiutata, come è molto probabile in questi casi, i migranti dovranno essere espulsi verso il loro paese d’origine o un cosiddetto “paese terzo”, fra cui ci sono anche quelli da cui spesso partono per raggiungere i paesi europei: Tunisia, Libia, Turchia.\r\nI paesi dell’UE hanno due anni per recepire nella loro legislazione le nuove norme UE.\r\nUn nuovo capitolo della guerra ai migranti è stato scritto.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nGrecia. Prigione amministrativa ed espulsione per chi lotta\r\nIn questi anni tanti europei si sono trasferiti ad Atene per vivere, studiare, lavorare. Alcuni di loro partecipano attivamente alle lotte politiche e sociali del paese.\r\nDopo lo sgombero delle università occupate per cercare di porre un freno all’invasione di Rafah, una settantina di attivisti sono stati fermati e portati in questura. Tutti gli occupanti sono stati denunciati a piede libero. I greci sono stati tutti rilasciati, 9 compagn* di varie nazionalità europee sono stati rinchiusi in un centro di detenzione per stranieri a 50 chilometri da Atene. Hanno cinque giorni per fare ricorso prima di essere espulsi.\r\nNei loro confronti è stata applicata una misura di carattere amministrativo, in base ad una generica rilevazione di “pericolosità sociale”.\r\nDa qualche tempo, la detenzione amministrativa e l’espulsione degli indesiderabili, non è solo applicata ai non europei, ma si estende anche ai cittadini dell’UE.\r\nEsempi simili si sono registrati di recente in Francia. In Italia nel mirino sono finiti rom con cittadinanza rumena.\r\nL’esclusione dai diritti universali riservati ai “cittadini” progressivamente si sta estendendo anche a chi ha le “carte in regola” per muoversi e risiedere in Europa.\r\nDa decenni assistiamo all’estensione del concetto di nemico, che non è solo il soldato che indossa la divisa di un altro paese, ma è il civile straniero privo di permessi, e, passo dopo passo, anche il cittadino europeo, che si batte contro le regole di un mondo diviso in sommersi e salvati.\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nIl prossimo venerdì ci sarà un incontro sugli scenari di guerra globale che rischiano di deflagrare in un conflitto dalle conseguenze devastanti.\r\nAd introdurre l’incontro del 24 \u003Cmark>maggio\u003C/mark> ci sarà Stefano Capello, che con cui abbiamo anticipato alcuni dei temi che affronteremo. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 \u003Cmark>maggio\u003C/mark>\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre \u003Cmark>maggio\u003C/mark>re.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. 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Un “oltre” che secondo alcuni porta ad altro dall’umano; secondo altri è invece una sorta di superumanesimo.\r\nIn queste settimane si è parlato molto in città e in radio di tecnologia, transumanesimo, ma molto poco di capitalismo, rivoluzione, autonomia del soggetti. \r\nNoi ci chiediamo: è possibile una critica radicale ma non tecnofobica della tecnologia?\r\nAbbiamo introdotto la questione nella scorsa puntata di Anarres, ci torniamo con Francesco Codello, pedagogista e anarchico, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”.\r\n\r\nGabbie, torture e sudari. L’Italia secondo il decreto sicurezza Bis del ministro dell’Interno leghista\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nGeografie della rivoluzione sociale\r\nLo spazio non è un luogo neutro: le mappe tracciate sulla carta, sono la rappresentazione a colori e righe di un dominio che si incide nei corpi e nelle vite di tutti. Lo spazio del dominio e lo spazio di libertà emergono nella loro irriducibile differenza grazie alla geografia sociale.\r\nLanciato per la prima volta nel XIX secolo dai geografi anarchici Reclus e Kropotkin, il termine “geografia sociale” all'epoca era sinonimo di “geografia socialista”, ossia sostanzialmente anarchica. Da diversi autori è stato poi utilizzato con finalità non sempre rilevanti dal punto di vista della trasformazione sociale.\r\nDaremo uno sguardo alla storia, prima di discutere numerosi casi di applicazione di saperi critici, che ci mostrano come spazi e luoghi sono concetti da cui non può prescindere un’analisi sociale e politica che miri alla trasformazione della società.\r\nGli “spazi subalterni” possono essere allo stesso tempo teatro dell'oppressione o di resistenza e sovversione.\r\nFederico Ferretti, docente di geografia all’università di Dublino, ci aiuterà a comprendere la narrazione spaziale sulle periferie del mondo e le migrazioni in un intreccio tra sociologia ed antropologia.\r\n\r\nGiovedì 30 maggio\r\nore 16 in via Po 16\r\nUna libertà senza confini\r\nLa violenza sulle donne è un fatto politico. Portiamo in piazza una libertà che non chiede tutele, ma si arma della forza del mutuo appoggio e dell’azione diretta\r\npunto info, giochi antisessisti, mostra e tanto altro…\r\nWild C.A.T – Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\n\r\nSabato 1 giugno / Domenica 2 giugno\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\nDue giorni di informazione e lotta contro il militarismo\r\npromuove l’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nPunto info contro le frontiere al Balon\r\nDomenica 2 giugno\r\nPresidio contro la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento alle 16,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","19 Maggio 2019","2019-05-19 23:09:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-17-manif-fat-geograf-col-200x110.jpg","Anarres del 17 maggio. Geografie della rivoluzione. Tecnologia, natura e cultura. 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I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":512,"snippet":513,"value":513},[72,73],"Anarres del \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark>. Geografie della rivoluzione. Tecnologia, natura e cultura. 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17 maggio 2024 - Intifada Studentesca: dalla Columbia agli atenei torinesi",1716146628,[534],"http://radioblackout.org/tag/palestina/",[31],{"post_title":537},{"matched_tokens":538,"snippet":539,"value":539},[72,73],"Metix Flow - \u003Cmark>17\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> 2024 - Intifada Studentesca: dalla Columbia agli atenei torinesi",[541],{"field":94,"matched_tokens":542,"snippet":539,"value":539},[72,73],{"best_field_score":257,"best_field_weight":258,"fields_matched":372,"num_tokens_dropped":48,"score":544,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100921",{"document":546,"highlight":559,"highlights":564,"text_match":255,"text_match_info":567},{"comment_count":48,"id":547,"is_sticky":48,"permalink":548,"podcastfilter":549,"post_author":551,"post_content":552,"post_date":553,"post_excerpt":54,"post_id":547,"post_modified":554,"post_thumbnail":54,"post_title":555,"post_type":441,"sort_by_date":556,"tag_links":557,"tags":558},"82347","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-17-maggio-2023-crypobluff-tecnologie-conviviali-censura-alla-francese/",[550],"stakka stakka","les","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/dallafrancia_cryptobluff_tecnologieconviviali_ivan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica puntata\r\n\r\n \r\nAbbiamo parlato di\r\nTecnologie Conviviali\r\n\r\nCryptoBluff\r\n\r\n \r\nTelegram bloccato in francia per sbaglio e leggi liberticide\r\nhttps://www.lemonde.fr/pixels/article/2023/05/13/les-adresses-telegram-bloquees-en-france-par-erreur_6173242_4408996.html\r\n\r\nhttps://www.lemonde.fr/pixels/article/2023/05/09/ce-que-contient-le-projet-de-loi-visant-a-securiser-l-espace-numerique_6172689_4408996.html\r\n\r\n \r\nSulla questione Ivan\r\nhttps://www.csrc.link/read/some-initial-notes-on-the-investigation-file-against-ivan.html\r\n\r\nhttps://mjg59.dreamwidth.org/66429.html\r\n\r\nhttps://nantes.indymedia.org/posts/87395/une-lettre-divan-enferme-a-la-prison-de-villepinte-perquisitions-et-disques-durs-dechiffres/\r\n\r\n \r\n\r\n ","26 Maggio 2023","2023-05-26 12:25:55","StakkaStakka 17 Maggio 2023 - 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