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Sono centinaia i decreti che hanno contribuito alla persecuzione razzista in Italia.\r\nLe leggi furono anticipate dal Manifesto della Razza, un documento firmato da 10 scienziati italiani che provava l'esistenza delle razze e la subordinazione di alcune ad altre. Galeazzo Ciano, genero e ministro di Benito Mussolini, scrisse nel suo diario: “Il Duce mi dice che in realtà l'ha quasi completamente redatto lui”.\r\n\r\nLa legislazione antisemita comprendeva: il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico – come banche e assicurazioni – di avere alle proprie dipendenze ebrei, il divieto di trasferirsi in Italia a ebrei stranieri, la revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, il divieto di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni intellettuali, il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei nelle scuole pubbliche, il divieto per le scuole medie di assumere come libri di testo opere alla cui redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo. Fu inoltre disposta la creazione di scuole – a cura delle comunità ebraiche – specifiche per ragazzi ebrei. Gli insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole.\r\n\r\nInfine il divieto di svolgere il servizio militare, esercitare il ruolo di tutore di minori, essere titolari di aziende dichiarate di interesse per la difesa nazionale, essere proprietari di terreni o di fabbricati urbani al di sopra di un certo valore. Per tutti fu disposta l'annotazione dello stato di razza ebraica nei registri dello stato civile.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi di Arivista che ci ricorda le origini millenarie dell’antisemitismo. Le porte dei ghetti si erano aperte solo da alcuni decenni prima del 1938.\r\n\r\nA 80 anni di distanza un nuovo diritto penale del nemico si è affermato nel nostro ordinamento.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 09 18 Finzi anniversario leggi razziali","18 Settembre 2018","2018-09-20 11:39:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"181\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali-300x181.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali-300x181.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali-768x463.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali-1024x617.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Leggi-Razziali.jpg 1492w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","1938: le leggi razziali",1537290259,[173,174,175,176,177,178,75],"http://radioblackout.org/tag/1938/","http://radioblackout.org/tag/antisemitismo/","http://radioblackout.org/tag/ebrei-italiani/","http://radioblackout.org/tag/leggi-razziali/","http://radioblackout.org/tag/manifesto-della-razza/","http://radioblackout.org/tag/mussolini/",[180,181,182,183,184,185,15],"1938","antisemitismo","ebrei italiani","leggi razziali","manifesto della razza","Mussolini",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[78],"stranieri in data posteriore al \u003Cmark>1919\u003C/mark>, il divieto di svolgere la","Il 18 settembre del 1938 il governo fascista promulgò le leggi razziali.\r\nNei fatti era stata revocata la cittadinanza ad una parte della popolazione.\r\nBenito Mussolini, in una piazza dell'Unità a Trieste gremita da 150mila persone annunciava una serie di decreti regi e dichiarazioni che miravano a discriminare gli ebrei e limitarne la libertà. 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L'analisi storica di Pietro Nenni rispetto ai fatti del 1919 che scarica sulla sinistra radicale (o massimalista) la responsabilità dell'affermarsi del fascismo, è frutto di una visione politicista, che non tiene conto cioè che l'isolamento della sinistra riformista era già un portato sociale, così come era un portato anche culturale l'adesione di tanti italiani al fascismo. Detto questo, Nenni fece comunque un uso politico di quei convincimenti, come a stigmatizzare chi criticava l'alleanza tra PSI e DC del '62, appena dopo il famigerato governo Tambroni, in quanto obiettivo favoreggiatore delle destre. Fece meglio il PC con le accuse di diciannovismo, totalmente strumentali, rivolte al movimento del '77 o alle organizzazioni armate dell'epoca, proprio mentre preparava il compromesso storico. Da questo momento storico, l'accusa di fascismo sarà sempre rivolta a \"sinistra\". Oggi l'accusa viene girata a Di Pietro e Grillo, che criticano da sinistra il governo Monti e la politica ultra liberista del PD. Aggiungendo non a caso \"del web\". Insomma il PD si trova paradossalmente a indossare la doppia maschera di chi dispensa accuse di fascismo mentre sorvola elegantemente sui fascismi conclamati. 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L’Italia, invece, punta a mantenere un dialogo con Niamey e trovare un compromesso con la giunta militare al potere, l’autoproclamato Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria.\r\nI 70 milioni di euro stanziati dall’UE per equipaggiare le forze armate nigerine sono infatti gestiti per conto dell’Unione dall’Agenzia Industrie Difesa (AID), ente controllato dal ministero della Difesa italiano. Un bel gruzzolo per mantenere la propria presenza militare in Niger, dopo la cacciata dei francesi e, più recentemente, degli statunitensi, cui è stato intimato di abbandonare la base per droni di Agadez. Nel frattempo nel paese subsahariano, al di là dei toni da revanche anticoloniale adottati dai nuovi signori di Niamey, si sono affacciati ed insediati altri attori, la Cina e, soprattutto i mercenari russi degli Africa Corps (ex Wagner). L’ambizione dell’Italia è restare nel paese, per poter perseguire i propri interessi imperiali.\r\nIl contingente militare tricolore è un tassello fondamentale nell’esternalizzazione della la guerra ai migranti e, non secondariamente, per il controllo delle risorse di uranio del paese. L’uranio è alla base del combustibile per le centrali nucleari e per le bombe atomiche.\r\n\r\nConflitto Israele Hamas: il ruolo dei paesi arabi\r\nIn questi lunghi mesi di feroce guerra a Gaza raramente si sono accesi i riflettori sul ruolo e gli interessi dei paesi arabi, al di là degli schieramenti formali adottati.\r\nUn’opacità di analisi che vale la pena provare ad illuminare, perché ne emerge un quadro decisamente più variegato ed interessante, specie se ci si astiene da una logora logica campista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nEmma Goldman. Anarchica e femminista\r\nIl prossimo venerdì 12 aprile presenteremo a Torino – ore 21 corso Palermo 46 - la nuova edizione dell’autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934, in uno dei rari momenti di tregua di un’esistenza vissuta nel cuore delle lotte.\r\nGrazie ai “Quaderni di Paola” sono disponibili i primi due volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano con la storia delle lotte sociali di cui fu protagonista quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe avrebbero teorizzato molti decenni dopo: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, nata in Russia ed emigrata giovanissima negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Unione Sovietica nel 1919, dopo due anni di carcere per essersi opposta alla prima guerra mondiale. 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Gerstein, Noisebrigade, Dr. Cancer, etc. che va in onda su Radio Blackout 105.250 il martedì dalle 23 fino a mezzanotte.\r\nPer un’ora verrete condotti attraverso un percorso trasversale fatto da sonorità che non si fermano ad un genere: si può passare dall’industrial alla wave, facendo una fermata nel punk, nel death metal, nell’electro oppure anche nel math rock.\r\nSeguiremo le storie di chi ha fatto dei suoni non convenzionali l’espressione della propria persona con ascolti ed alle volte con interviste.\r\nCi sarà uno spazio per le novità e per improvvisazioni varie.\r\nSpegnete la luce, la musica inizia…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/2023_07_25_MusickToPlayInTheDark.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTRACKLIST\r\n\r\n01) 1919 \"After The Fall\" da \"The Complete Collection\" CD\r\n02) Ausgang \"Here it Comes\" da \"Last Exit... - The Best Of Ausgang\" CD\r\n03) Bauhaus \"The Man With X-Ray Eyes\" da \"Mask\" LP/CD\r\n04) Christian Death \"Cavity - First Communion\" da \"Only Theatre Of Pain\" LP/CD\r\n05) Cocteau Twins \"Wax And Wane\" da \"Garlands\" LP/CD\r\n06) Death Cult \"Gods Zoo\" da \"Death Cult\" CD\r\n07) Joy Division \"Disorder\" da \"Unknown Pleasures\" LP/CD\r\n08) Marc & The Mambas \"Untitled\" da \"Untitled\" 2LP/2CD\r\n09) March Violets \"Radiant Boys\" da \"The Botanic Verses\" CD\r\n10) The Birthday Party \"Release The Bats\" da \"Junkyard\" CD\r\n11) The Cure \"The Hanging Garden\" da \"Pornography\" LP/CD\r\n12) Siouxsie & The Banshees \"Trophy\" da \"Kaleidoscope\" LP/CD\r\n13) The Danse Society \"Woman's Own\" da \"We're So Happy\" DIG\r\n14) Killing Joke \"Wardance\" da \"Chaos For Breakfast\" 4CD\r\n15) The Sisters Of Mercy \"Alice\" da \"Some Girls Wander By Mistake\" CD","26 Luglio 2023","2023-07-26 11:39:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/MusickToPlayInTheDark-1-200x110.jpg","Musick To Play In The Dark – Puntata del 25/07/2023",1690371577,[329],"http://radioblackout.org/tag/musick/",[331],"musick",{"post_content":333},{"matched_tokens":334,"snippet":335,"value":336},[78],"audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/2023_07_25_MusickToPlayInTheDark.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTRACKLIST\r\n\r\n01) \u003Cmark>1919\u003C/mark> \"After The Fall\" da \"The","Musick To Play In The Dark – Puntata del 25/07/2023 (Goth special)\r\n\r\nMusick To Play In The Dark è la trasmissione condotta da Maurizio a.k.a. 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Grazie ai “Quaderni di Paola” è disponibile il primo dei quattro volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano, con la storia di quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine di viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe di molti decenni dopo avrebbero teorizzato: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, emigrata da ragazza negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Russia nel \u003Cmark>1919\u003C/mark>, dopo anni di carcere per essersi opposta alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Selva Varengo, una delle curatrici di questa nuova traduzione di “Vivendo la mia vita!\r\n\r\nCodice della strada proibizionista\r\nLe modifiche al codice della strada approvate il 27 giugno dal consiglio dei ministri sono targate Salvini e prevedono una nuova stretta repressiva, con particolare attenzione a telefonini, alcool e sostanze.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[360],{"field":152,"matched_tokens":361,"snippet":357,"value":358},[78],{"best_field_score":156,"best_field_weight":157,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":158,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":364,"highlight":376,"highlights":381,"text_match":154,"text_match_info":384},{"comment_count":47,"id":365,"is_sticky":47,"permalink":366,"podcastfilter":367,"post_author":256,"post_content":368,"post_date":369,"post_excerpt":53,"post_id":365,"post_modified":370,"post_thumbnail":371,"post_title":372,"post_type":303,"sort_by_date":373,"tag_links":374,"tags":375},"80539","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-3-marzo-anarchici-tedeschi-contro-il-nazismo-la-gang-meloni-allattacco-alle-radici-delle-guerre-lopacita-del-carcere-discarica-sociale-e-la-lotta-di-cospito/",[256],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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È in queste condizioni che gli anarchici tedeschi iniziano ad affrontare la sempre più brutale e preoccupante ascesa del Partito nazista di Adolf Hitler.\r\nDalle file della FAUD emerge sul finire del 1929 l’esperienza delle Schwarze Scharen (Schiere nere) una delle espressioni più eclatanti e dirompenti dell’antifascismo anarchico degli anni precedenti all’inizio del regime nazista. Le Schiere nere sono una rete di gruppi diffusi in alcune parti della Germania (Alta Slesia, Berlino, Assia, Turingia, Renania Settentrionale-Vestfalia) che praticano l’autodifesa militante in chiave antifascista, riconoscendosi come organizzazione integrativa ma indipendente della FAUD. Questi gruppi praticano l’antifascismo con la propaganda, anche attraverso giornali come Die proletarische Front di Kassel o Die Schwarze Horde (L’orda nera), e con l’azione militante.\r\nDopo l’avvento del nazismo, la Faud si scioglie e si ricompone informalmente, continuando clandestinamente la resistenza al fascismo sino al 1938, quando le reti vengono definitivamente scompaginate, tanti vengono arrestati e scompaiono nei lager. Molti fuggono sin dal 1932 e vanno in Spagna dove partecipano alla rivoluzione. Piccoli gruppi sopravvivono al nazismo e alla guerra e nel dopoguerra ricostruiranno il movimento anarchico di lingua tedesca. \r\nNe abbiamo parlato con David Bernardini, anarchico e storico, autore, tra gli altri, di “Il barometro segna tempesta. 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Una riflessione sulla sempre maggiore pervasività della propaganda nazionalista e militarista nella scuola e nella società. \r\n\r\nLa gang Meloni attacca a testa bassa\r\nVogliamo proporvi una riflessione su come, passo dopo passo, i fascisti al governo stiano entrando a gamba tesa nella scuola, nella cultura, attaccando la libertà delle soggettività non conformi, minacciando la preside che ha difeso i ragazzi vittime di un pestaggio fascista, per non dire delle leggi repressive contro le ONG e i ravers. E già si profila all’orizzonte reato di “terrorismo di piazza”. Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze necessarie a raggrupparlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. 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Tutte queste infrastrutture dipendono dallo spazio geografico e quindi in ultima istanza da quello geopolitico. Il controllo dei cavi in fibra ottica ed dei loro percorsi fisici è uno snodo cruciale nelle dinamiche di dominio globale.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nEmma Goldman. Nel maggio del 1940 moriva in Canada Emma la Rossa. Era nata nella Lituania russa nel 1869: ha 16 anni quando emigra con la famiglia negli Stati Uniti. I fatti di Heymarket rappresenteranno uno spartiacque per la giovane Emma, che diventa anarchica e protagonista delle lotte di quegli anni. Le autorità statunitensi la definirono la donna più pericolosa d’America. Nel 1919, uscita dalla prigione dove era stata rinchiusa per le proprie posizioni antimilitariste durante il primo conflitto mondiale, venne privata della cittadinanza statunitense e deportata in Unione Sovietica, da dove fuggirà da apolide nel 1921, quando l’attacco alla comune di Kronstadt, le renderà impossibile rimanere.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello\r\n\r\nSpesa di guerra. Le spese militari nel 2021 hanno un’ulteriore impennata, che si aggiunge a quella, già significativa, del 2020. Una prima analisi dei dati disponibili.\r\nLa crisi pandemica ha accentuato il warfare. E non solo.\r\n\r\nGlobal Health Summit. Il 21 maggio si è tenuto a Roma il vertice sulla salute, uno dei tasselli dell’anno “italiano” del G20, che culminerà con l’incontro dei capi di governo il 30 e 31 ottobre.\r\nIn piena sindemia, mentre l’accesso a cure, vaccini e prevenzione è negata alla maggior parte degli abitanti di questo pianeta, i grandi del mondo danno una tinteggiata di bianco ai lucrosi affari di Big Pharma.\r\nLa cancellazione della proprietà intellettuale sui vaccini non è in agenda si limiterà perché all’orizzonte c’è solo il “patent pool”, lascia ampio margine di manovra alle aziende farmaceutiche di decidere, su base volontaria, se concedere o meno la licenza delle proprie tecnologie ai paesi poveri. Il gioco delle tre carte: tutti credono di avere una chance, ma a vincere è sempre chi tiene banco.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n2 giugno. Giornata dei Senzapatria\r\nMercoledì 2 giugno\r\n“Facciamo la festa alla Repubblica!”\r\ncontro le cerimonie militariste del 2 giugno\r\nAppuntamento in piazza Castello\r\ndalle ore 16\r\nDistro, performance, interventi, azioni comunicative…\r\ne le sonorità di “Note di rivolta”\r\n\r\nVenerdì 4 giugno\r\nalle 16,30 ai giardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nla rete free(k) pride ha lanciato una\r\n“passeggiata delle puttane”\r\ncontro la violenza omofoba e il pinkwashing istituzionale, in solidarietà a Stefanessa, aggredita per essere una frocia non conforme, una che non abbassa la testa, che non rinuncia ad essere se stessa, si mostra come vuole sempre e ovunque. \r\nSeguirà l’assemblea di preparazione del free(k) pride del 10 luglio \r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nLa città degli esclusi\r\nore 18 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","2 Giugno 2021","2021-06-02 12:32:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/fibra-ottica-200x110.jpg","Anarres del 21 maggio. Rete e geopolitica. Emma Goldman. Spesa di guerra. Global Health Summit...",1622637170,[],[],{"post_content":399},{"matched_tokens":400,"snippet":401,"value":402},[78],"donna più pericolosa d’America. Nel \u003Cmark>1919\u003C/mark>, uscita dalla prigione dove era","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-05-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRete e geopolitica. Il reticolo dei cavi sottomarini, denominato anche “undernet”, è l’ultima frontiera della geoeconomia e della geopolitica. Contrariamente all’opinione comune Internet non è una rete immateriale ma la sua esistenza ed operatività dipende da infrastrutture materiali. Il dipartimento della difesa statunitense definisce lo “spazio cibernetico” come il “dominio globale all’interno dell’ambiente informatico consistente nella rete interdipendente di infrastrutture di tecnologie informatiche e dei dati in essa residenti”, incluso internet, i network di telecomunicazioni, i sistemi computerizzati ed i processori in esso incorporati. Tutte queste infrastrutture dipendono dallo spazio geografico e quindi in ultima istanza da quello geopolitico. Il controllo dei cavi in fibra ottica ed dei loro percorsi fisici è uno snodo cruciale nelle dinamiche di dominio globale.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nEmma Goldman. Nel maggio del 1940 moriva in Canada Emma la Rossa. Era nata nella Lituania russa nel 1869: ha 16 anni quando emigra con la famiglia negli Stati Uniti. I fatti di Heymarket rappresenteranno uno spartiacque per la giovane Emma, che diventa anarchica e protagonista delle lotte di quegli anni. Le autorità statunitensi la definirono la donna più pericolosa d’America. 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Il 21 maggio si è tenuto a Roma il vertice sulla salute, uno dei tasselli dell’anno “italiano” del G20, che culminerà con l’incontro dei capi di governo il 30 e 31 ottobre.\r\nIn piena sindemia, mentre l’accesso a cure, vaccini e prevenzione è negata alla maggior parte degli abitanti di questo pianeta, i grandi del mondo danno una tinteggiata di bianco ai lucrosi affari di Big Pharma.\r\nLa cancellazione della proprietà intellettuale sui vaccini non è in agenda si limiterà perché all’orizzonte c’è solo il “patent pool”, lascia ampio margine di manovra alle aziende farmaceutiche di decidere, su base volontaria, se concedere o meno la licenza delle proprie tecnologie ai paesi poveri. Il gioco delle tre carte: tutti credono di avere una chance, ma a vincere è sempre chi tiene banco.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n2 giugno. 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Per essere felice doveva essere innamorato, e quando lo era il suo buon senso scompariva\". Edgcumb Pinchon in \"Zapata l'invincibile\" del 1956 racconta la storia di Emiliano Zapata. Nel 1910 il Messico ha 15 milioni di abitanti, di cui 12 milioni sono \"peones\" asserviti a 800 latifondisti. Da 40 anni l'ordine è garantito dal dittatore Porfirio Diaz. \"Quando il Padre del Popolo versava lacrime di pietà era sincero, ma accadeva di rado.\" L'intellettuale liberale Francisco Madero chiama il popolo alla lotta per le riforme e molti, tra cui Zapata, ci credono. Nel 1911 Diaz va in esilio, Madero è presidente, ma le riforme non arrivano. \"Zapata afferrò la sua carabina, fece il giro del tavolo e gridò: Mi presidente, noi siamo armati e voi no. No es verdad?\" Ormai é chiaro che una vera rivoluzione non può limitarsi a un cambio del personale di governo. Zapata non si fida più dei \"politicos\", vara il Plan de Ayala che prevede l'espropriazione di tutte le terre dei latifondisti e la loro redistribuzione ai \"peones\" sulla base della democrazia diretta difesa dal popolo armato. \"Vi chiedo di ascoltarlo con attenzione, poi vi chiederò uno per uno di stendere la vostra mano sopra e giurare.\" Da questo momento non è più possibile nessun compromesso, la lotta diventa a morte. Nel 1919 Zapata è assassinato a tradimento, il suo cavallo roano sfugge all'agguato e da allora continua a galoppare nella fantasia di milioni di \"peones\". Nel 1952 la sua vita diventa il film \"Viva Zapata!\" diretto da Elia Kazan con Marlon Brando. E la rivoluzione messicana, fatta di crudeltà e allegria, mitragliatrici, candelotti di dinamite, chitarre e marijuana, entra nell'immaginario collettivo della generazione ribelle degli anni 70, anche in Italia. Buon ascolto.\r\n\r\nFilm da vedere (tra i tanti):\r\n\r\n\"Tepepa\" 1969 regia di Giulio Petroni con Tomas Milian e Orson Welles;\r\n\r\n\"I professionisti\" 1966 regia di Richard Brooks con Jack Palance, Burt Lancaster e Claudia Cardinale.\r\n\r\nLibri da leggere (tra i tanti):\r\n\r\n\"Zapata l'invincibile\" di Edgcumb Pinchon, Feltrinelli, Milano 1974;\r\n\r\n\"Morire per gli indios - Storia di Emiliano Zapata\" Mondadori, Milano 1973.\r\n\r\nIl disegno in alto é stato realizzato nel 1977 dall'artista Sergio Toppi per l'opera \"L'uomo del Messico\".\r\n\r\n ","18 Aprile 2021","2021-04-18 10:14:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/ZAPATA_TOPPI-200x110.jpg","VIVA ZAPATA! - LA PERLA DI LABUAN 16/4/2021",1618740362,[],[],{"post_content":422},{"matched_tokens":423,"snippet":424,"value":425},[78],"lotta diventa a morte. 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