","Casa Pound a Gorizia? Corteo antimilitarista e antifascista","post",1432053799,[62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/23-maggio/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/casa-pound/","http://radioblackout.org/tag/corteo-antifascista-e-antimilitarista-a-gorizia/","http://radioblackout.org/tag/fascisti/","http://radioblackout.org/tag/gorizia/","http://radioblackout.org/tag/nazionalisti/","http://radioblackout.org/tag/senzapatria/",[72,73,74,75,76,77,23,78,79],"23 maggio","antifascismo","antimilitarismo","casa pound","corteo antifascista e antimilitarista a gorizia","fascisti","nazionalisti","senzapatria",{"post_content":81,"tags":87},{"matched_tokens":82,"snippet":85,"value":86},[83,84],"23","maggio","Il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> Casa Pound ha indetto una","Il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> Casa Pound ha indetto una manifestazione nazionale a Gorizia. I fascisti scendono in piazza nel centenario della guerra nazionalista dell'Italia, per l'allargamento ad est dei propri confini. Dopo aver aperto sedi a Pordenone e Udine, la formazione dell'estrema destra, che da qualche anno si sta candidando all'egemonia nella galassia neofascista, gioca, anche in chiave elettorale, la vecchia carta del revanscismo nazionalista.\r\n\r\nGli antimilitaristi ed antifascisti della Regione hanno deciso di indire in contemporanea una manifestazione a Gorizia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico di Trieste.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nfederico gorizia\r\n\r\nDi seguito l'appello per la manifestazione regionale indetta dall'Osservatorio Antifascistta del Friuli e della Venezia Giulia\r\n\r\n“Il 24 \u003Cmark>Maggio\u003C/mark> di cent'anni fa l'Italia entrò nella I guerra mondiale e i fascisti del terzo millennio scelgono questo giorno di vergogna per ribadire il loro slogan demenziale: “alcuni italiani non si arrendono”; infatti per sabato \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>Maggio\u003C/mark>, Casa Pound ha convocato un corteo nazionale a Gorizia.\r\n\r\nÈ degno dei fascisti celebrare milioni di morti, inviati al macello per il riassetto di quei poteri che subivano prima e subirono ancora dopo nelle loro vite.\r\n\r\nProprio i fascisti sono sempre stati e sempre saranno i migliori alleati di quegli stessi poteri: le prime azioni squadriste furono proprio contro gli scioperi e le autorganizzazioni popolari per garantire gli interessi e i profitti di quei poteri, o contro gli sloveni, in queste terre, per creare il mito di una identità nazionale contro “i barbari”.\r\n\r\n“Risorgi, combatti e vinci”, dice Casa Pound: a parte il fatto che ben poco fu vinto e molta ignominia ricade ancora sul comportamento dei “generali” sadici che mandarono al macello seicentomila persone, certamente non si trattò di un risorgimento perché in quella guerra e dalla sua mitologia nazionalista e razzista si propagarono poi i prodromi e le radici lunghe del fascismo e degli orrendi crimini di cui si macchiò poi lungo questi confini.\r\n\r\nSi trattò certamente per centinaia di migliaia di combattere una guerra che non era la loro, strappati a forza dalle loro terre e mandati al massacro in condizioni disumane: è facile trovare testimonianze, foto e video che restituiscono lo schifo e l'orrore di quella “bella morte” che esiste solo nei deliri fascisti.\r\n\r\nCasa Pound sceglie Gorizia perché fu l'unica città conquistata con le armi, al prezzo di decine di migliaia di vite e della distruzione e abbandono dell'intera città – l'8 agosto 1916 vi era tra le macerie solo un decimo degli iniziali 30mila abitanti – che di “redenzione” visse assai poco e, in più, conobbe la prima deportazione razzista, a danno degli sloveni che erano circa la metà della popolazione iniziale.\r\n\r\nMa sceglie Gorizia anche perché da decenni è stato seminato in questa città, da parte di alcune organizzazioni, un seme nazionalista, irredentista, che legittima operazioni come quelle che ora si vorrebbero attuare.\r\n\r\nSolo i fascisti possono trovare in tutto questo qualcosa di degno e glorioso.\r\n\r\nNoi ci troviamo solo putrefazione e morte: per dirla con Kafka, a noi “la guerra non suggerisce nessuna idea degna”. Come dice Dürrematt, “quando lo stato si prepara ad assassinare, si fa chiamare patria”: non ci piace quell'Europa nella quale gli stati e il capitalismo a suon di patriottismo costruivano e affermavano il loro dominio con la guerra e i massacri, e ci opprime quella di oggi fondata sull'austerity imposta dalla Banca Centrale e dalla commissione Europea, sulla privatizzazione di tutto, sulla distruzione dei diritti e la precarizzazione di ogni aspetto della vita, mentre l'1% si arricchisce tanto da possedere quanto il rimanente 99%.\r\n\r\nIl nostro nemico non è chi vive oltre una qualche linea chiamata confine, ma chi ci opprime ogni giorno, e a ben guardare non è cambiato poi molto, si è solo organizzato meglio.\r\n\r\nDi queste terre a noi piace ricordare le rivolte, l'ammutinamento e la resistenza di tante e tanti nelle fabbriche, nei quartieri, nei luoghi di lavoro che si diedero allora così come in altre forme quarant'anni dopo e poi ancora, sino ad oggi, nella trama di una società che, quella sì, non si arrende mai reclamando diritti e dignità per tutte e tutti.\r\n\r\nCi è impossibile accettare che il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>Maggio\u003C/mark>, a Gorizia si celebri l'infamia dei massacri, tanto più da parte di un’esplicita organizzazione neofascista come Casa Pound, che, nella fattispecie, sfrutta proprio le coincidenze simboliche degli anniversari, per esaltare la guerra da un lato e infangare la Resistenza antifascista dall’altro.\r\n\r\nIl \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>Maggio\u003C/mark> a Gorizia ci sarà una manifestazione antifascista, e rivolgiamo un appello per una mobilitazione ampia e plurale a tutte e tutti coloro – antifascisti/e, antirazzisti/e, movimenti sociali, associazioni, singoli – che hanno per patria il mondo intero, che odiano la guerra ma amano la resistenza e la liberazione dai fascismi di ieri e di oggi.\r\n\r\nOsservatorio Regionale Antifascista”\r\n\r\n ",[88,91,93,95,97,99,101,103,105],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[83,84],"\u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":73},[],{"matched_tokens":94,"snippet":74},[],{"matched_tokens":96,"snippet":75},[],{"matched_tokens":98,"snippet":76},[],{"matched_tokens":100,"snippet":77},[],{"matched_tokens":102,"snippet":23},[],{"matched_tokens":104,"snippet":78},[],{"matched_tokens":106,"snippet":79},[],[108,113],{"field":37,"indices":109,"matched_tokens":110,"snippets":112},[49],[111],[83,84],[90],{"field":114,"matched_tokens":115,"snippet":85,"value":86},"post_content",[83,84],1157451471441625000,{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":120,"num_tokens_dropped":49,"score":121,"tokens_matched":120,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",{"document":123,"highlight":143,"highlights":158,"text_match":166,"text_match_info":167},{"cat_link":124,"category":125,"comment_count":49,"id":126,"is_sticky":49,"permalink":127,"post_author":30,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":54,"post_id":126,"post_modified":130,"post_thumbnail":131,"post_thumbnail_html":132,"post_title":133,"post_type":59,"sort_by_date":134,"tag_links":135,"tags":139},[46],[48],"30133","http://radioblackout.org/2015/05/gorizia-contro-la-guerra-e-il-fascismo/","Gorizia 23 maggio. Nel centenario dell'entrata in guerra dell'Italia i fascisti di casa Pound, forti dell'appoggio delle istituzioni locali, hanno promosso una manifestazione nazionale nella cittadina giuliana. Casa Pound ha fatto un grosso investimento sulla giornata, organizzando pullman da tutta Italia, ma il corteo non ha raccolto la partecipazione sperata dai fascisti, che avevano annunciato dai due ai tremila partecipanti, ma ne hanno raccolti non più di 800.\r\nPienamente riuscita la scommessa degli antimilitaristi e antifascisti friulani e giuliani che hanno indetto un corteo antifascista e antimilitarista cui hanno partecipato oltre mille persone.\r\nNe abbiamo parlato con Federico di Trieste.\r\nAscolta la diretta:\r\nfederico_trieste-gorizia_corteo antimilitarista antinazionalista\r\n\r\nDi seguito alcuni stralci del report della giornata uscito sul settimanale “Umanità Nova”\r\nAl termine della prima parte del corteo, in Piazza della Vittoria (uno dei tanti toponimi amaro lascito della Prima Guerra Mondiale) si canta insieme “O Gorizia, tu sei maledetta”, uno dei canti contro la guerra più conosciuti, che racchiude in poche strofe tutta la follia e la tragicità della Prima Guerra. La pioggia ha smesso di cadere da poco, siamo più di mille, intervenuti da Gorizia, da tutto il Friuli Venezia Giulia e anche da Slovenia e Croazia, per ribadire che la guerra può essere solo ricordata perché non accada mai più e in nessun modo celebrata, vuoi da CasaPound, vuoi dallo Stato. Lentamente ci si prepara a tornare indietro, convinti - senza presunzione - di aver fatto quanto possibile per costruire una presenza che non fosse vista come un'invasione, ma un atto doveroso e irrinunciabile.\r\nCasaPound aveva annunciato agli inizi di aprile un corteo nazionale a Gorizia, per celebrare l'”esempio luminoso” di chi nelle trincee “sacrificò se stesso” (leggi: il massacro di migliaia di soldati mandati al macello) e “marchiare” il proprio radicamento in Friuli. La città isontina naturalmente non era stata scelta a caso: fu infatti l'unica conquistata con le armi, al costo di decine di migliaia di vite e della distruzione e abbandono dell'intera città – l'8 agosto 1916 vi era tra le macerie solo un decimo degli iniziali trentamila abitanti. Dopo la fine della guerra Gorizia conobbe la prima deportazione razzista a danno degli sloveni, che erano circa la metà della popolazione iniziale.\r\nMa questa scelta rispecchia anche il diffondersi, in questi anni, di un seme nazionalista e razzista, che nelle realtà più piccole e di confine trova purtroppo terreno fertile.\r\nIn risposta al corteo di CasaPound, e allo stesso tempo per contrastare lo stampo nazionalista e militarista delle celebrazioni istituzionali, molte realtà, associazioni e individualità della regione, di differenti aree politiche e culturali, hanno iniziato a pianificare una presenza antifascista e antimilitarista in contemporanea all'iniziativa neofascista.\r\nSi sono ritrovate sotto il cappello dell'Osservatorio antifascista regionale, realtà già presente sul territorio per il monitoraggio di tutti quei gruppi e associazioni che portano avanti la propaganda fascista, anche sotto la copertura di associazioni culturali. (...)\r\nSabato 23 maggio Gorizia appariva una città fantasma. Pochissima gente in giro e molti negozi chiusi (con alcune piacevoli eccezioni). Merito del terrorismo mediatico scatenato dai giornali cittadini e dalla Questura, soprattutto riguardo al corteo antifascista. Nonostante questo, nel piazzale antistante la stazione si sono ritrovate almeno cinquecento persone, in attesa di partire in corteo. Partenza che è stata ritardata a causa del fermo prolungato del pullman su cui viaggiavano le compagne e i compagni slovene. La polizia italiana al confine li ha infatti schedati uno per uno e ha sequestrato le aste delle bandiere e degli striscioni (diventati poi ridicolmente sulla stampa i “bastoni” dei “facinorosi”). Dopo il loro arrivo il corteo è partito, con in testa uno striscione che affermava “Né guerre né confini né fascismi” in italiano, sloveno e friulano. Lo spezzone libertario era aperto dallo striscione “Contro la crisi del capitalismo, lotta di classe antifascismo” e complessivamente era partecipato da almeno duecento compagne e compagni (di sicuro lo spezzone specifico più grosso della manifestazione) con molte bandiere e tanti slogan lungo il percorso. \r\nDa segnalare fra gli altri all'interno del corteo anche la presenza di uno spezzone queer (promosso da alcun@ nostr@ compagn@), aperto dallo striscione “Voi Legione - Noi leGine”. (...)\r\nLungo il percorso il corteo si è ingrossato fino ad arrivare a sfiorare - e forse superare - i mille partecipanti. (...)","26 Maggio 2015","2015-05-28 13:47:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/23mag2015.corteogorizia01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/23mag2015.corteogorizia01-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/23mag2015.corteogorizia01-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/23mag2015.corteogorizia01-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/23mag2015.corteogorizia01.jpg 853w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gorizia. 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Le iniziative di lotta contestate sono moltissime: un elenco di 41 eventi avvenuti tra il maggio 2008 e il gennaio 2010. Di questi, 20 sono presìdi sotto il CIE di corso Brunelleschi.\r\n\r\nDecine di iniziative sono iniziate e proseguite dopo la morte di Fatih il 23 maggio 2008 avvenuta nel CIE di corso Brunelleschi di Torino. Fatih Nejl, 41 anni, tunisino, si è sentito male; nonostante le grida di allarme dei suoi compagni di reclusione il personale in turno della Croce Rossa lo ha lasciato agonizzare fino alla morte. Nei giorni seguenti il direttore del CIE, il colonnello della Croce Rossa Antonio Baldacci (tuttora in carica), ha difeso il mancato soccorso da parte dei suoi dipendenti affermando che i compagni di cella erano poco credibili perchè “abituati a mentire” in quanto clandestini.\r\n\r\nDi seguito la testimonianza di Maria, antirazzista coinvolta nel processo.\r\n\r\nmaria processo ok\r\n\r\nA fine mattinata i compagni e le compagne ci diranno che il processo è rinviato al 30 maggio.\r\n\r\nRicordiamo l’iniziativa di lotta per ricordare Fatih e la realtà che vivono i prigionieri e le prigioniere dei CIE questo Sabato 2 marzo - “Il CIE nel salotto della città” presidio itinerante per il centro cittadino. Appuntamento alle 15 in piazza Castello.\r\n\r\n \r\n\r\n ","28 Febbraio 2013","2013-03-01 14:48:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/no-cie-160x110.jpg","\u003Cimg width=\"160\" height=\"129\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/no-cie.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Rinviato al 30 maggio il processo contro gli antirazzisti e antirazziste torinesi",1362042462,[185,186,187],"http://radioblackout.org/tag/antirazzisti/","http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[189,190,191],"antirazzisti","lotte","repressione",{"post_content":193,"post_title":197},{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":196},[83,84],"la morte di Fatih il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> 2008 avvenuta nel CIE di","E’ cominciato il primo troncone del processo contro 67 antirazzisti e antirazziste torinesi. 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È stato rinchiuso in quel lager, dopo essere stato aggredito da un gruppo di fascisti a Ventimiglia, solo perché privo di documenti. Dopo pochi giorni, viene trasferito in isolamento, all’interno di una delle celle della zona chiamata “ospedaletto”. Qui, il 23 maggio, si toglie la vita In quel luogo, Moussa è stato tenuto in isolamento per dieci giorni, mentre la direzione del centro negava persino la sua presenza agli avvocati che lo stavano cercando. Dopo l’udienza preliminare del 12 febbraio, l’8 settembre è iniziato il processo contro il CPR che ha tolto la vita a Moussa e a tante persone come lui. Imputata l’ex direttrice e il medico responsabile sanitario della struttura per omicidio colposo.\r\nNelle prossime settimane si terranno diverse udienze, in particolare, oggi 22 settembre saranno presenti in tribunale anche i familiari di Moussa ci sarà una presenza davanti al tribunale per chiedere verità sulla morte di Moussa e per sostenere la sua famiglia.\r\n\r\nNe parliamo con un compagno presente all'iniziativa .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/INFO-22092025-MOUSSA-BALDE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Settembre 2025","2025-09-22 17:04:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MOUSSA-BALDE-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"214\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MOUSSA-BALDE-214x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MOUSSA-BALDE-214x300.jpg 214w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MOUSSA-BALDE-730x1024.jpg 730w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MOUSSA-BALDE.jpg 750w\" sizes=\"auto, (max-width: 214px) 100vw, 214px\" />","MOUSSA BALDE OMICIDIO DI STATO NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO.",1758560692,[222,223,224],"http://radioblackout.org/tag/cpr-corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/moussa-balde/","http://radioblackout.org/tag/processo/",[226,18,227],"cpr corso brunelleschi","processo",{"post_content":229},{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":232},[83,84],"zona chiamata “ospedaletto”. 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Lo hanno trovato morto in una cella del CPR di Torino la notte tra il 22 e il 23 maggio 2021, dopo dieci giorni passati in isolamento. Dieci giorni in cui la direzione del CPR negava la sua presenza all’interno della struttura agli avvocati che lo stavano cercando, dopo essere stato picchiato e ridotto in gravi condizioni fisiche e psicologiche.\r\n\r\nA 4 anni dagli eventi inizia il processo ai CPR, il processo più importante mai fatto in Italia contro il sistema dei CPR, al tribunale di Torino. Il 12 febbraio di quest’anno si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento per omicidio colposo a carico della ex direttrice del CPR e del medico direttore sanitario della struttura all’epoca della morte di Moussa Balde. Il 22 settembre si terrà la seconda udienza e saranno presenti i genitori di Moussa: facciamoci sentire per sostenere la famiglia Balde nella lotta comune contro i CPR!\r\n\r\nLE UDIENZE SI TERRANNO L’8 SETTEMBRE – IL 22 SETTEMBRE – IL 6 OTTOBRE – IL 20 OTTOBRE 2025 AL TRIBUNALE DI TORINO\r\n\r\nLink per la raccolta fondi: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-i-c-p-r-giustizia-per-moussa-udienza-8-09-2025-1\r\n\r\nPer leggere di più sui processi e la sua storia, si può visitare il blog ‘Parole sul confine’ alla categoria Moussa Balde, https://Parolesulconfine.com","9 Settembre 2025","2025-09-09 01:33:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/90311d5c56627160d315aad2af0e7931.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Moussa Balde, a processo l'ex direttrice e l'ex direttore sanitario del CPR",1757381230,[253,254,255],"http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/processi/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[257,258,259],"cpr","processi","razzismo",{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[83,84],"tra il 22 e il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> 2021, dopo dieci giorni passati","Moussa Balde era un amico e un compagno. 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Moussa, ricordiamolo, era stato aggredito da un gruppo di razzisti nella città di Ventimiglia, lì era stato arrestato e portato nel CPR di c.so Brunelleschi per il solo fatto di non avere i documenti. Una volta nel CPR è stato messo nell'ospedaletto, struttura separata, in isolamento, una prigione nella prigione, dove nel 2019 morì anche Faisal Hussein dopo quasi sei mesi ininterrotti di isolamento. Anche Moussa non ha ricevuto le cure necessarie per il suo stato di salute. Anche Moussa muore in isolamento, quella notte. Si parlerà di suicidio, ma l'unica evidenza è l'assenza di cura di un sistema che pratica solo morte e tortura.\r\n\r\nA differenza di quanto era successo per Faisal, questa volta sono state portate avanti delle indagini abbastanza approfondite, e i responsabili (la direttrice dell'ente gestore di quel momento, la Gepsa - e un medico) sono a giudizio per omicidio colposo, per non aver previsto un protocollo per i tentativi anticonservativi, per i rischi suicidari.\r\n\r\nIl processo non riporterà Moussa, né nessuna vittima di questo sistema disumano, in vita. Servirà, si spera, ad allargare il quadro, a parlare di CPR. La famiglia di Moussa e la sorella di Ousmane Sylla, morto anche lui nel CPR di Ponte Galeria, saranno presenti al processo e sul territorio queste settimane.\r\n\r\nIl 12 febbraio ci sarà un presidio fuori dal tribunale alle 9.00 del mattino. Ci sarà anche lo studio mobile di radio blackout, che trasmetterà in diretta dal presidio, con le voci di chi è vicina alla famiglia, alla vicenda particolare di Moussa e alla lotta al CPR.\r\n\r\nGli appuntamenti:\r\n\r\n- 12/02 Accompagniamo la famiglia di Moussa in tribunale e restiamo lì in presidio per esigere giustizia e verità per Moussa.\r\n- 14/02 Ascoltiamo il racconto della famiglia di Moussa Balde, riceviamo aggiornamenti sul processo dall3 avvocat3 e aggiornamenti sulla riapertura del CPR. A seguire ci sarà una cena benefit per supportare le spese di viaggio delle famiglie di Moussa Balde e Ousmane Sylla.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marti-NO-CPR.mp3\"][/audio]","6 Febbraio 2025","2025-02-06 12:28:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d.jpg 1131w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Il processo per la morte di MOUSSA BALDE - fuoco ai CPR -",1738844926,[283,223,284],"http://radioblackout.org/tag/nocpr/","http://radioblackout.org/tag/razzismo-di-stato/",[286,18,287],"#nocpr","razzismo di stato",{"post_content":289},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[83,84],"fra il 22 e il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> 2021 dentro il CPR di","Il 12 febbraio inizia la fase dibattimentale del processo per la morte di Moussa Balde, trovato morto nella notte fra il 22 e il \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark> 2021 dentro il CPR di Torino. 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Una trappola insidiosa\r\nI referendum abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il referendum viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i referendum che hanno raggiunto il quorum e la maggioranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il referendum sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 maggio ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","20 Giugno 2025","2025-06-20 01:10:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/faccia-spinata-200x110.jpg","Anarres del 23 maggio. 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Anche se, essendo noto per il proprio spiccato antisemitismo, si è affrettato a correre ai ripari, stringendo la mano al presidente israeliano.\r\nPer capirne di più dobbiamo mettere in fila alcuni fattori chiave. Il primo è sicuramente la scelta del nome, mai casuale per i papi, che danno il loro primo segnale, scegliendo un nome adottato da un papa il cui ruolo è stato in qualche modo cruciale. Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\nReferendum. Una trappola insidiosa\r\nI referendum abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il referendum viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i referendum che hanno raggiunto il quorum e la \u003Cmark>maggio\u003C/mark>ranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il referendum sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 \u003Cmark>maggio\u003C/mark> ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":375,"snippet":376,"value":376},[83,84],"Anarres del \u003Cmark>23\u003C/mark> \u003Cmark>maggio\u003C/mark>. 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