","Da Torino a Roma solo ruspe contro x poverx","post",1600201418,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/5stelle/","http://radioblackout.org/tag/baraccopoli/","http://radioblackout.org/tag/poveri/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/violenza/",[23,68,69,70,71,72],"baraccopoli","poveri","rom","Sgomberi","violenza",{"tags":74},[75,78,80,82,84,86],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[23],"\u003Cmark>5stelle\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":68},[],{"matched_tokens":81,"snippet":69},[],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],[89],{"field":35,"indices":90,"matched_tokens":91,"snippets":93},[47],[92],[23],[77],578730123365712000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":47,"score":98,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":100,"highlight":127,"highlights":145,"text_match":94,"text_match_info":151},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":47,"id":103,"is_sticky":47,"permalink":104,"post_author":105,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":53,"post_id":103,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":58,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":121},[44],[46],"50724","http://radioblackout.org/2018/11/torinesi-tav-una-piazza-di-classe/","info2","La piazza Si Tav del 10 novembre a Torino, a saperla osservare, ci racconta della persistenza di un mito, quello del progresso e della velocità. Il motore dello sviluppo, del benessere, e del saldo ancoraggio al treno del primo mondo. Il paragone con la marcia dei 40.000 colletti bianchi della Fiat al termine dell'ultimo braccio di ferro tra la classe operaia torinese e i padroni della città appare tuttavia del tutto incongruo. In questi ultimi 40 anni tanta acqua è passata sotto i ponti della città dei tre fiumi.\r\nNe parliamo con Giovanni Semi, professore associato dell'Università di Torino, che ha attraversato con curiosità piazza Castello ed ha provato a narrarla e a capirla.\r\nUna piazza la cui principale novità è il suo stesso esserci, la scelta discendere in campo e di rendere visibile un aggregato sociale, che usualmente è restio a farlo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-13-semi-torineSI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la nota pubblicata a caldo da Giovanni Semi:\r\n\r\n\"Quelli che benpensano a Torino.\r\n‘Ciao Alberto! Anche tu rivoluzionario?’ e tra qualche risata e pacca sulla spalla, la folla che ha riempito Piazza Castello ha innervato le vie del centro e si è dileguata con garbo.\r\n\r\nIl garbo, la gentilezza, le maniere civili, sono state le parole d’ordine di questa riemersione della borghesia torinese dalla propria proverbiale riservatezza e aristocratico distacco. Oggi in piazza erano visibili diversi gruppi sociali che la compongono e, per contrasto, si vedeva ancora meglio chi non c’era.\r\n\r\nIniziamo dai presenti. Signori e signore perbene, dall’età media attorno ai Cinquanta, ogni tanto con i figli grandi e più spesso con amici e colleghi. Si sono rivisti in massa i Barbour, e le signore avevano dei cappotti da boutique, talvolta arancioni come da richiesta delle organizzatrici della matinée. Si tratta di una stima ‘ad occhio’, ma se erano molti anche gli anziani ben vestiti, mancavano quasi completamente i 20-30enni. Le classi sociali visibili non erano molte, c’era sicuramente diversa borghesia professionale, e un po’ di ceto medio tradizionale, commercianti e artigiani. Ad occhio non erano tantissime le partite IVA ai minimi, non c’erano operai (ma si è letto in rete che ormai non esistono più perché sarebbero diventati tutti classe media), sicuramente il livello di istruzione medio in piazza era molto elevato e per nulla rappresentativo della città. Si è detto delle fasce mediane assenti e dei giovani in generale, ma quello che saltava all’occhio fin da subito era la totale assenza di popolazione straniera, sia povera che ricca (anche se si favoleggiava dell’esistenza di un contingente francese giunto in città per sostenere la lotta). La folla oggi riunita era molto torinese, anche se i richiami al Piemonte, all’Italia e all’Europa sono stati tanti. Una massa bianca, matura se non anziana, benestante, istruita e gioiosa ha occupato per circa due ore la principale piazza della città. Ha cantato con commozione l’inno di Mameli (ma senza fare il cafone poropò poropò poropopopopopò), ha ascoltato con trasporto i numerosi riferimenti a Cavour, al canale di Suez, ai miti fondativi sabaudi, a quel misto di elitismo bonario e superbo che è la torinesità. Sono state ringraziate le forze dell’ordine, ci si è definiti a più riprese la società civile e si è richiesto sviluppo economico magicamente legato alla TAV.\r\n\r\nL’assenza di bandiere partitiche, semmai solo di bandiere europee, e la grande diffusione di cartelli pro TAV, spille del SI e qualche cartello più artigianale, fa pensare a un magma in cerca di rappresentanza ma molto instabile. Certamente il PD cattura molti di questi voti, ma non tutti. Altri vanno in direzione ancora più moderata e chissà quanti, magari inconfessabilmente, sono ormai saldi nelle mani della Lega. Certamente questo non è il popolo dei M5S, dove invece il piccolo ceto medio, partite iva, terziario vario e anche frammenti di classi popolari sono più forti.\r\n\r\nOggi abbiamo rivisto la borghesia in piazza, contenta di vedersi, contarsi, abbracciarsi quasi. Non era la prima al teatro Regio, non un evento culturale al Circolo dei Lettori, ma il pubblico era quello. Grandi numeri per un evento singolo, non enormi sul piano elettorale ma significativi in termini di messaggio: la città che conta, quella proprietaria, ha sfiduciato la giunta e la Sindaca.\r\n\r\nAl momento sono tutti uniti da questo afflato sabaudo verso lo sviluppo economico e la lotta al declino. Non si vedono segni di riflessione profonda e men che meno di autocritica in quanto classe dominante. Non è infatti chiaro che idea di sviluppo abbiano, ammesso ne abbiano una. TAV, eventi, turismo e creatività sono il mantra. Forse funzionano nell’odiata Milano, incomparabile per taglia, mercati e settori economici, centralità e storia, ma è lecito dubitare possano trainare uno sviluppo torinese. Cosa farà questa borghesia tra qualche mese, alle prese con regionali ed europee? Cosa farà quando tra un paio d’anni, salvo svolte giudiziarie o politiche, dovrà scegliere il successore di Appendino? Ma soprattutto, cosa farà quando non potrà più affidarsi al mantra del declino che verrebbe imposto dagli altri? Riporteranno i soldi in città, dopo quarant’anni di esportazione di capitali, delocalizzazioni e richieste di protezionismo? Ricominceranno a fare impresa, come nell’Ottocento cui tanto si ispirano? Oppure si affideranno a uomini forti, come fecero negli anni Trenta? Diceva qualche anno fa un noto sociologo torinese che il ceto medio è una costruzione politica ed è alla ricerca costante di un contratto che lo protegga. Oggi abbiamo visto parte dei contraenti, nei prossimi mesi capiremo chi saprà assecondarli.\"","13 Novembre 2018","2018-11-13 13:59:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/piazza-si-tav.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torine-Si Tav. 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Il segnale forte e chiaro. I lavori per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Torino e Lyon sono ormai da mesi ai blocchi di partenza: le tratte tra Orbassano e la Bassa Valle sono state finanziate, la variante progettuale di Chiomonte ha avuto l’approvazione definitiva dal CIPE.\r\n\r\nSolo il contesto politico ha portato ad una sorta di tregua elettorale non dichiarata.\r\nLa manifestazione del 19 maggio era programmata da mesi per dare visibilità all’opposizione popolare ad un’opera inutile, dannosa, costosissima. Ha cambiato di segno quando le fasi finali della trattativa tra Lega Nord e 5Stelle hanno dato corpo ad un programma all’insegna del giustizialismo, dell’aumento della pressione disciplinare, della spesa militare, specie per le operazioni di guerra interna e contro i migranti e i profughi. Non solo. Tutte le grandi opere contro le quali sono cresciuti movimenti di opposizione sono state confermate. La Torino Lyon potrebbe essere ridiscussa. Il blocco dei lavori è entrato ed uscito dall’agenda della coppia Salvini Di Maio in un solo giorno.\r\nChi si è fatto paladino dei 5 Stelle prova a salvare, senza riuscirci più di tanto, capra e cavoli, puntando almeno su una tregua.\r\nMa tanti altri non sono disposti a barattare la cancellazione del Tav con il silenzio su un governo che, se nascerà, sarà all’insegna del manganello, della galera, della guerra ai migranti.\r\n\r\nTra loro Nicoletta Dosio, del CLP di Bussoleno\r\n\r\nAscolta la diretta con Nicoletta:\r\n\r\n2018 05 22 Dosio No Tav\r\n\r\nI resistenti della Zad, la zona da difendere, che hanno costituito il cuore della lotta vittoriosa contro il nuovo aeroporto di Nantes a Notre Dame de Landes, hanno uno slogan che ben spiega il durissimo attacco che stanno subendo da oltre un mese. “Contro l’aeroporto e il suo mondo”.\r\nQuesto slogan è lo specchio del movimento No Tav, un movimento che non si è mai arroccato al proprio cortile, ma ha considerato l’opposizione al treno come momento della lotta al suo mondo.","22 Maggio 2018","2018-05-23 19:17:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"280\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla-280x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla-280x300.jpg 280w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla-768x824.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla-955x1024.jpg 955w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/no-tav-scritta-gialla.jpg 1924w\" sizes=\"auto, (max-width: 280px) 100vw, 280px\" />","In marcia contro il Tav e il suo mondo",1527012026,[166,167,168,169,116,117,170],"http://radioblackout.org/tag/19-maggio/","http://radioblackout.org/tag/5stelle-lega/","http://radioblackout.org/tag/giustizialismo/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/rosta-avigliana/",[172,173,174,27,15,19,175],"19 maggio","5stelle lega","giustizialismo","rosta avigliana",{"post_content":177,"tags":182},{"matched_tokens":178,"snippet":180,"value":181},[179],"5Stelle","trattativa tra Lega Nord e \u003Cmark>5Stelle\u003C/mark> hanno dato corpo ad un","Diverse migliaia di uomini, donne e bambini hanno marciato da Rosta ad Avigliana. 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Montano, il patron dell’impresa, ammette il flop accusando i propri partner commerciali.\r\nLa verità è che Porta Palazzo si è dimostrata un ambiente non facile da adattare ai processi di gentrificazione dei quali è investita.\r\nIl fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nMercato Centrale è stato aperto nell’aprile del 2019 nello scatolone verde bottiglia dell’archistar Massimiliano Fuksas ma non è mai realmente decollato.\r\nIl Palafuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nUn’operazione destinata a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Dopo anni di chiusura nel 2019 è arrivato il cambio di destinazione. Nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e poi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione si è trasformato in un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. All’interno ci sono 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nMa ancora una volta l’operazione è fallita, perché la boutique del gusto si è inserita nel cuore proletario della città, il mercato all’aperto più grande d’Europa. La commistione tra maghrebini che sorseggiano il caffè ai tavolini e borghesia sabauda non ha funzionato. “L’esotico” rende se assume le vesti “dell’etnico”, ma è poco accattivante se ha l’aspetto dei tuoi concittadini più poveri e razzializzati.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo, che due anni fa aveva intuito le ragioni che avrebbero portato al flop di Mercato Centrale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/2022-01-18-mercato-centrale-semi.mp3\"][/audio]","18 Gennaio 2022","2022-01-18 17:33:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-1024x575.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c.jpg 1140w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il flop di Mercato Centrale",1642527233,[226,227,228,229,230,231],"http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale-torino/","http://radioblackout.org/tag/montano/","http://radioblackout.org/tag/palafuksas/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzp/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[29,233,234,25,235,17],"mercato centrale torino","montano","porta palazzp",{"post_content":237},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[179],"e poi dalla giunta a \u003Cmark>5Stelle\u003C/mark>, il bottiglione si è trasformato","Mercato centrale è stato inserito nella speciale classifica Disgusti del 2021. 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Per comprare latte in polvere, olio e pasta dovranno sfalciare prati, sistemare aiuole gratuitamente.\r\nRoma è il comune agricolo più grande d'Europa, ed è anche la grande città con più parchi integrati nello spazio urbano. Parliamo di 44 milioni di metri quadri di verde pubblico e di circa 330.000 alberi. Ci sono le antiche ville nobiliari sopravvissute alle lottizzazioni su cui è stata edificata la Roma Moderna, e i parchi come la Caffarella, il parco degli Acquedotti o il parco di Aguzzano, vere e proprie porzioni di agro romano e campagna che si insinuano tra le vecchie borgate. A questo vanno aggiunti parchi e parchetti di quartiere, aiuole, aree cani e rotonde.\r\nServirebbero centinaia di giardinieri, orticoltori, che il comune non assume. Oggi, grazie alla crisi sociale accelerata dalla pandemia, la sindaca di Roma trova l’uovo di Colombo e affida questi lavori ai tanti che sono costretti a ricorrere agli aiuti alimentari distribuiti da associazioni e istituzioni.\r\nEvidentemente la cura della città, il verde, le strade, gli spazi comuni non sono un “bene comune” su cui la sindaca pentastellata si senta di investire.\r\nMaglio trasformare i poveri in lavoratori senza diritti retribuiti con olio e pasta, ossia in schiavi.\r\nDa diversi anni l’amministrazione capitolina scarica la cura del verde sulle associazioni di volontari, o facendo leva sul lavoro gratuito di detenuti e rifugiati.\r\n\r\nÉ la logica del reddito di cittadinanza a 5Stelle, che funziona solo su base premiale a chi è disposto ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.\r\nUn’elemosina che il disoccupato deve dimostrare di meritare, piegandosi ad ogni richiesta, perché la povertà non è una condizione sociale da cui riscattarsi con la lotta, ma una punizione che tocca a chi non è stato alle regole del feroce gioco del capitale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-05-francesco-raggi.mp3\"][/audio]","5 Maggio 2020","2020-05-05 13:05:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma. 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Il fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nDa settembre prossimo l’ex caserma dei Vigili del fuoco in corso Regina Margherita ospiterà “Combo”, un nuovo ostello della gioventù progettato dall’architetto norvegese Ole Sondresen e finanziato da Michele Denegri. Nei 5.500 mq di superficie ci saranno 250 posti letto, aree multifunzionali artistiche con servizio di ristorazione e un bar aperto 24 ore. Restyling anche per il mercato del pesce: i lavori dureranno circa due anni. L’intervento prevede una “boutique del pesce” al piano terra con punti vendita ristrutturati, un bar, uno stand per la degustazione “street food” delle specialità ittiche e un ristorante di lusso.\r\nL’operazione sarà gestita dal Consorzio mercato ittico di Porta Palazzo, formato da Coming alimentare srl e la Cortese Santo Nicola.\r\nA completamento del mercato è prevista anche la risistemazione dei bastioni sotto il parco archeologico, dove gli ambulanti potranno nuovamente parcheggiare i loro carretti.\r\nSabato 13 aprile verrà inaugurato Mercato Centrale. Il bottiglione verde dell’archistar Massimiliano Fuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nIl Palafuksas era destinato a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. 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Ci saranno 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nIl 'Mercato Centrale' nasce dall'idea dell'imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall'esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. \"Non solo - spiegano gli ideatori - un luogo, aperto dalle 8 alle 24, dove mangiare e fare la spesa, ma una destinazione in cui cibo e cultura s'incontrano, generando forte aggregazione sociale e realizzando progetti di rigenerazione nel tessuto urbano all'interno del quale si inserisce\".\r\nIn altri termini: per i poveri, che pure ancora abitano in buona parte della zona del mercato, non ci sarà posto. 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Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi del cimitero, dove già si svolge il mercato domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di Porta Palazzo Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica del divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile del conflitto, del mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di Porta Palazzo, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi Mercato Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di Porta Palazzo, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di Porta Palazzo e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Aprile 2019","2019-04-11 16:58:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-1024x576.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Food and gentrification a Porta Palazzo ( + aggiornamento sulle iniziative)",1554992303,[292,226,293,294,229,295],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale/","http://radioblackout.org/tag/mercato-del-pesce/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/",[297,29,298,299,25,300],"balon","mercato centrale","mercato del pesce","porta palazzo",{"post_content":302},{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":305},[179],"e oggi dalla giunta a \u003Cmark>5Stelle\u003C/mark>, il bottiglione ospita un polo","Lo scorso luglio è partito un progetto investe tutta l’area di Porta Palazzo, che ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa. 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L’assessore al welfare fa finta di non saperne nulla.\r\n\r\nUn anno di Daspo urbano. Il punto in un articolo di Carmen Pisanello\r\n\r\nErdogan sbarca in Italia accolto con tutti gli onori. 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Diserta il circo elettorale!\r\nore 10,30 / 13,30 al Balon\r\nPunto info astensionista\r\nPizzette e vin brulé benefit lotte contro stati e frontiere\r\n\r\nDomenica 4 marzo\r\nNon votare, vieni al cinema!\r\nore 16\r\nfilm e merenda sinoira\r\nalla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese \r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Febbraio 2018","2018-10-17 22:58:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/no-border2-200x110.jpg","Anarres del 2 febbraio. Ursula Le Guin, anarchica e femminista. Amazon. Braccialetto elettronico per operai/macchina. Senzatetto a Torino: decoro urbano, sgomberi e ipocrisia a 5 stelle. 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Prefetti e sindaci hanno ora il potere di cacciare poveri e sovversivi dalle città. La nuova legge sulla sicurezza urbana sancisce un salto di paradigma nella guerra ai poveri.\r\n\r\n\r\nLa politica estera del Movimento Cinque Stelle è stata definita da una consultazione sul Blog di Grillo. Ne è emerso un programma che ricalca quello delle correnti rosso-brune del nostro paese. Asse con la Russia putiniana, l'appoggio al regime nazionalsocialista della famiglia Assad in Siria, la dittatura democratica di Al Sisi in Egitto. Abbiamo fatto due chiacchiere con Stefano Capello. \r\n\r\n\r\nCorrenti di guerra. Psichiatria militare e faradizzazione durante la Prima guerra mondiale. I militari sperimentarono una sorta di elettroshock che anticiperà l'utilizzo in psichiatria delle terapie elettroconvulsive. \r\nNe abbiamo parlato con Marco Rossi, autore di un opuscolo che tratta un aspetto poco noto della Grande Guerra. \r\n\r\n\r\nProcesso per stupro. La memoria corre indietro, corre ai processi di tanti anni fa. Purtroppo la sentenza che ha assolto uno stupratore perché la donna ha “solo” detto “no, basta” è del 15 febbraio di quest’anno ed è stata emessa da un collegio presieduto dalla giudice Diamante Minucci. \r\nScritte sono comparse davanti al tribunale e alla Croce Rossa. \r\nDomenica 2 aprile un cacerolazo rumoroso contro la violenza dei tribunali si è trasformato in un corteo che ha percorso le vie del centro, tra interventi, letture, slogan e battere di coperchi\r\n\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n\r\nMercoledì 12 aprile\r\nore 12\r\npresidio contro la violenza dei tribunali davanti al Palagiustizia di Torino e altre 20 città\r\n\r\n\r\nGiovedì 20 aprile \r\nore 17\r\nQuando la sicurezza diventa decoro. 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Ora poco importa se il fatto sia che la terra è piatta, che nei vaccini infilano di tutto, che i fenomeni meteorologici siano controllabili e quindi controllati o altre dozzine di complotti tipo le scie chimiche, il 5G, i rettiliani, gli UFO, il priorato di Sion, il gruppo Bilderberg ecc., ciò che importa è che si pone a fondamento di ognuna di queste idee una verità che è stata nascosta per anni e anni e che ora è stata finalmente svelata. Il tutto ovviamente si regge su alcune premesse di partenza, una delle principali è che chiunque tenti di dimostrare il contrario è ancora sotto il condizionamento del complotto quindi essenzialmente un nemico. Questa è la base necessaria per creare un dualismo noi/loro.\r\nNe abbiamo parlato con Giammarco, autore dell’editoriale uscito su Malanova\r\n\r\nL’esito delle elezioni del 25 settembre ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo del paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non interverranno fattori interni – logoramento della coalizione – o esterni – significative insorgenze sociali, che ne minino le fondamenta.\r\nL’astensionismo è salito di ben 10 punti percentuali, mostrando come la disaffezione dalla politica istituzionale sia in costante crescita, specie nelle aree più povere del paese. Va da se che l’astensione se non si traduce in opposizione sociale e diserzione attiva dalle dinamiche statali e capitaliste, resta una mero dato statistico.\r\nIn generale si può dire che chi ha votato ha scelto le formazioni che non erano salite sul carro di Draghi o ne erano scese in tempo, mentre ha punito chi ha rivendicato l’agenda Draghi, con l’eccezione della coppia Calenda-Renzi. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Ottobre 2022","2022-10-01 11:59:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/WeCanDoIt_1500-200x110.jpg","Anarres del 30 settembre. Aborto e sciacalli. Complotti. La diserzione dalle urne..",1664625567,[],[],{"post_content":552},{"matched_tokens":553,"snippet":554,"value":555},[23],"piazza neoparlamentari del PD, delle \u003Cmark>5stelle\u003C/mark>, dei Verdi, c’erano anche la","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-09-30-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto e sciacalli\r\nIl 28 settembre, giornata per la difesa della libertà di abortire, le piazze italiane si sono riempite come non accadeva da tempo per questo appuntamento internazionale che vede protagonist* tantissime donne in ogni dove, perché la libertà di scegliere se essere o meno madri è sotto attacco se non del tutto negata a tutte le latitudini.\r\nLa buona riuscita delle piazze del 28 settembre è certo un importante segnale di riscossa, che va valorizzato ma pone anche inquietanti interrogativi sui mesi a venire, in cui una sinistra istituzionale chiaramente sconfitta nelle urne, si infila nei movimenti sociali, le cui istanze sono state sostanzialmente ignorate quando era saldamente aggrappata alle poltrone del governo.\r\nA Torino a fianco di NUDM erano in piazza neoparlamentari del PD, delle \u003Cmark>5stelle\u003C/mark>, dei Verdi, c’erano anche la CGIL e la UIL, le moderate della Casa delle Donne, tutta gente che poco o nulla ha fatto per contrastare il durissimo attacco all’aborto in atto da due anni nella nostra regione.\r\nAttacco che, proprio in questi giorni, vedrà la presentazione della delibera sulle regole di assegnazione alle associazioni antiabortiste dei 400.000 mila euro del fondo “vita nascente” già deliberati dalla giunta. Così si passa dal mero volontariato al finanziamento diretto dei gruppi catto-fascisti. \r\n\r\nDi complotti e complottisti\r\nAbbiamo assistito e continuiamo ad assistere al nascere di una pletora di gruppi, pseudo movimenti e altro, facenti capo ad una serie di teorie che spesso traggono la loro genesi da un assunto, ossia quello del complotto. Quasi tutte le teorie che animano queste aggregazioni (che arrivano a contare milioni di seguaci, più o meno silenti o più o meno attivi) cominciano con una asserzione sul fatto che per anni qualcuno ha imbrogliato la maggior parte della popolazione circa un determinato fenomeno. Ora poco importa se il fatto sia che la terra è piatta, che nei vaccini infilano di tutto, che i fenomeni meteorologici siano controllabili e quindi controllati o altre dozzine di complotti tipo le scie chimiche, il 5G, i rettiliani, gli UFO, il priorato di Sion, il gruppo Bilderberg ecc., ciò che importa è che si pone a fondamento di ognuna di queste idee una verità che è stata nascosta per anni e anni e che ora è stata finalmente svelata. Il tutto ovviamente si regge su alcune premesse di partenza, una delle principali è che chiunque tenti di dimostrare il contrario è ancora sotto il condizionamento del complotto quindi essenzialmente un nemico. Questa è la base necessaria per creare un dualismo noi/loro.\r\nNe abbiamo parlato con Giammarco, autore dell’editoriale uscito su Malanova\r\n\r\nL’esito delle elezioni del 25 settembre ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo del paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non interverranno fattori interni – logoramento della coalizione – o esterni – significative insorgenze sociali, che ne minino le fondamenta.\r\nL’astensionismo è salito di ben 10 punti percentuali, mostrando come la disaffezione dalla politica istituzionale sia in costante crescita, specie nelle aree più povere del paese. Va da se che l’astensione se non si traduce in opposizione sociale e diserzione attiva dalle dinamiche statali e capitaliste, resta una mero dato statistico.\r\nIn generale si può dire che chi ha votato ha scelto le formazioni che non erano salite sul carro di Draghi o ne erano scese in tempo, mentre ha punito chi ha rivendicato l’agenda Draghi, con l’eccezione della coppia Calenda-Renzi. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! 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Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[557],{"field":200,"matched_tokens":558,"snippet":554,"value":555},[23],{"best_field_score":209,"best_field_weight":210,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":47,"score":245,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":47},{"document":561,"highlight":577,"highlights":582,"text_match":207,"text_match_info":585},{"comment_count":47,"id":562,"is_sticky":47,"permalink":563,"podcastfilter":564,"post_author":320,"post_content":565,"post_date":566,"post_excerpt":53,"post_id":562,"post_modified":567,"post_thumbnail":568,"post_title":569,"post_type":357,"sort_by_date":570,"tag_links":571,"tags":574},"56524","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-6-dicembre-lo-sciopero-generale-in-francia-landauer-i-no-tav-tra-urne-e-barricate-guerra-del-lavoro-i-bimbi-del-madagascar-alexis-e-le-strade-di-atene-piazza-fontana-e-pinelli-la-f/",[320],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/2019-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nFrancia. Lo sciopero generale contro la riforma delle pensioni di Macron.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza di Radio Paris Plurielle\r\n\r\nGustav Landauer. Un anarchico tedesco tra rivoluzione e autogestione. \r\nCe ne ha parlato Gianfranco Ragona, docente di storia delle dottrine politiche all’università di Torino\r\n\r\n8 dicembre 2019 marcia da Susa a Venaus. I No Tav tra urne e barricate\r\n\r\nLa guerra del lavoro. Una strage, decisa e attuata da governi e padroni, ad ogni latitudine\r\nI bimbi del Madagascar e l’estrazione della mica\r\n\r\nAlexis Grigoropoulos. Un poliziotto lo ha freddato il 6 dicembre del 2008 ad Atene. La sua morte fece esplodere le tensioni politiche e sociali nel paese. Oggi il suo assassino è libero, i movimenti sono sotto attacco. La solidarietà, oggi come allora, è urgente. \r\n\r\nLa strage di piazza Fontana e l'assassinio di Giuseppe Pinelli. La ferita resta aperta. Un articolo di Massimo Varengo, sul revisionismo di “sinistra” a 50 dalla strage e dalla montatura contro gli anarchici. \r\nMassimo è testimone e protagonista di quei giorni. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 13 dicembre\r\nore 16 in piazza Castello (Regione)\r\nContro la (sacra) famiglia!\r\nPresidio anarcofemminista\r\norganizza Wild C.A.T.\r\n\r\nLunedì 16 dicembre\r\nStrage di Stato. 50 anni dopo\r\nNe parliamo con Massimo Varengo, testimone e partecipe di un'epoca\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 20 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nmenù eretico ed esposizione spettacolare del pres-empio autogestito. \r\nBenefit lotte sociali\r\nQuanto costa? Tanto per chi ha tanto, poco per chi ha poco.\r\nDa ciascuno quanto può, come può, più che può.\r\nPrenotazioni: fai_torino@autistici.org\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli, si moltiplicano le retate.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli. \r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro. \r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","10 Dicembre 2019","2019-12-10 13:01:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/JJ-Stok-Madagascar-TerredesHommes-HR-5916-200x110.jpg","Anarres del 6 dicembre. Lo sciopero generale in Francia. Landauer. I No Tav tra urne e barricate. Guerra del lavoro: i bimbi del Madagascar. 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