","Il Sudest asiatico traversato da covid e sollevazioni popolari","post",1602438053,[61,62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/afghanistan-e-doha/","http://radioblackout.org/tag/decreto-omnibus/","http://radioblackout.org/tag/golfo-del-bengala/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/indonesia/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/rakhine/","http://radioblackout.org/tag/sudest-asiatico/","http://radioblackout.org/tag/thailandia/",[34,28,32,71,72,73,24,30,74],"india","indonesia","myanmar","thailandia",{"post_content":76,"post_title":82,"tags":85},{"matched_tokens":77,"snippet":80,"value":81},[78,79],"e","Doha","altre nazioni duramente colpite dall'epidemia... \u003Cmark>e\u003C/mark> dagli accordi di \u003Cmark>Doha\u003C/mark>, in svolgimento senza nessun cessate","Rientrato da 7 mesi in Asia, dove era rimasto bloccato per la chiusura delle frontiere postpandemiche, da dove ha osservato l'Occidente in lockdown. Cambogia, Laos... dove ora sono colpiti da diffusione del contagio, in particolare in Myanmar a poche settimane dalle elezioni di novembre che daranno la cifra dell'apprezzamento di Aung San Suu Kyi mentre le Nazioni unite hanno risposto massivamente alla emergenza covid scatenata nel paese birmano. \u003Cmark>E\u003C/mark> infatti abbiamo iniziato a parlare del dossier gratuito dell'Atlante delle guerre dedicato alla situazione covid nel mondo proprio dalla situazione birmana \u003Cmark>e\u003C/mark> dal coinvolgimento della diplomazia vaticana che in Asia sta svolgendo un ruolo geopolitico centrale, tanto da subire un'ingerenza da parte di Pompeo, prontamente rintuzzata dal protocollo papale.\r\n\r\nDifficile arrivare in Rakhine \u003Cmark>e\u003C/mark> solo in sporadiche città si ottiene il permesso di giungervi: Emanuele ha potuto vedere l'organizzazione \u003Cmark>e\u003C/mark> l'accesso nei campi profughi \u003Cmark>e\u003C/mark> la pulizia etnica che vi accade ancora adesso nella nazione birmana stretta alleata della Cina – che sul lento genocidio dei rohingya non \u003Cmark>è\u003C/mark> intervenuta minimamente.\r\n\r\nLe nazioni dell'area interessate da conflitti interni con le guerriglie – oltre al Myanmar, le Filippine di Duterte (alle prese con un malcontento sociale, più che con la guerriglia rosso-bruna o islamica del sud) \u003Cmark>e\u003C/mark> l'India di Modi, impegnato a nascondere i dati sui contagi – non hanno visto una tregua in periodo di covid, ma solo per l'atteggiamento degli stati centrali. Il quarto governo alle prese con manifestazioni di massa in questo periodo turbolento in cui il covid \u003Cmark>è\u003C/mark> usato per impedire manifestazioni \u003Cmark>è\u003C/mark> la Thailandia che ha visto l'inaspettata insurrezione soprattutto giovanile contro lo status quo monarchico, una sorta di assolutismo inamovibile \u003Cmark>e\u003C/mark> incontestabile che si trova invece sotto accusa da parte inizialmente da studenti, allargandosi poi allo sciopero generale in tutto il paese; \u003Cmark>e\u003C/mark> infine il manifesto degli studenti \u003Cmark>è\u003C/mark> stato consegnato a una polizia prudente.\r\n\r\n\u003Cmark>E\u003C/mark> poi l'Iran \u003Cmark>e\u003C/mark> l'Afghanistan, due altre nazioni duramente colpite dall'epidemia... \u003Cmark>e\u003C/mark> dagli accordi di \u003Cmark>Doha\u003C/mark>, in svolgimento senza nessun cessate il fuoco in corso; \u003Cmark>e\u003C/mark> agli americani interessa soltanto mantenere le basi ai confini con Russia, Iran \u003Cmark>e\u003C/mark> Cina.\r\n\r\nLast but not least: l'Indonesia ha avuto una crisi pandemica soprattutto a Giava, dove \u003Cmark>è\u003C/mark> in corso una mobilitazione di massa che fa particolarmente ben sperare, scatenata da un progetto di legge che muta le condizioni di lavoro, favorendo gli investimenti ma penalizzando i lavoratori.\r\n\r\nQuesta la chiacchierata intessuta con Emanuele Giordana:\r\n\r\nDossier Covid \u003Cmark>e\u003C/mark> Sudest asiatico in ribollizione",{"matched_tokens":83,"snippet":84,"value":84},[78],"Il Sudest asiatico traversato da covid \u003Cmark>e\u003C/mark> sollevazioni popolari",[86,90,92,94,96,98,100,102,104],{"matched_tokens":87,"snippet":89},[88,78,79],"Afghanistan","\u003Cmark>Afghanistan\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>Doha\u003C/mark>",{"matched_tokens":91,"snippet":28},[],{"matched_tokens":93,"snippet":32},[],{"matched_tokens":95,"snippet":71},[],{"matched_tokens":97,"snippet":72},[],{"matched_tokens":99,"snippet":73},[],{"matched_tokens":101,"snippet":24},[],{"matched_tokens":103,"snippet":30},[],{"matched_tokens":105,"snippet":74},[],[107,112,115],{"field":35,"indices":108,"matched_tokens":109,"snippets":111},[47],[110],[88,78,79],[89],{"field":113,"matched_tokens":114,"snippet":80,"value":81},"post_content",[78,79],{"field":116,"matched_tokens":117,"snippet":84,"value":84},"post_title",[78],1736172819517538300,{"best_field_score":120,"best_field_weight":121,"fields_matched":39,"num_tokens_dropped":47,"score":122,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":124,"highlight":155,"highlights":163,"text_match":168,"text_match_info":169},{"cat_link":125,"category":126,"comment_count":47,"id":127,"is_sticky":47,"permalink":128,"post_author":50,"post_content":129,"post_date":130,"post_excerpt":53,"post_id":127,"post_modified":131,"post_thumbnail":132,"post_thumbnail_html":133,"post_title":134,"post_type":58,"sort_by_date":135,"tag_links":136,"tags":146},[44],[46],"88243","http://radioblackout.org/2024/03/la-russia-lisis-e-lo-scacchiere-della-jihad-internazionale/","La Russia, l’Isis e lo scacchiere della Jihad internazionale\r\nLa Russia è da tempo nel mirino dell’Isis e il gravissimo attentato di Mosca ne è la conferma. L’Isis, nonostante la sconfitta del Califfato nato tra Siria e Iraq, continua ad essere forte nel Caucaso, nel cosiddetto Khorasan e in Africa. La Russia ha avuto un ruolo importante nella sconfitta del Califfato garantendo il proprio costante appoggio al partito nazionalsocialista al governo in Siria, il Baas di Bashar al Hassad.\r\nLe rivendicazioni dell’attentato sia per le indicazioni fornite, sia per i canali i comunicazioni utilizzati rendono del tutto credibile la rivendicazione dell’Isis. Non abbiamo tuttavia elementi che rendano credibile che si tratti dell’Isis-K ossia l’Isis Khorasan e non di altro nucleo della galassia dello Stato Islamico. In ogni caso\r\nPutin, sia per sminuire le scacco subito dalla propria intelligence, sia per buttare altra benzina sul fuoco della guerra in Ucraina, indica il governo di Kiev come possibile complice.\r\nResta il fatto che l’ISIS continua a puntare sulla Jihad per il califfato globale contro infedeli e traditori.\r\nPer capirne di più ne abbiamo parlato con Giuliano Battiston che da anni si occupa di ISIS. Vi copiamo sotto anche il testo dell’articolo uscito domenica sul Manifesto.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/2024-03-26-battiston-isis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl sanguinoso attentato terroristico è un colpo clamoroso per lo Stato islamico, ma non è così inaspettato. Chi si sorprende che l’obiettivo sia la Russia ha perso di vista da tempo non solo la propaganda dello Stato islamico \"centrale\" e delle sue branche regionali, ma anche le loro attività militari, e deve aver dimenticato un pezzo importante di storia recente.\r\n\r\nSTORIA RECENTE, propaganda e attività militari - così certificano tutti gli studiosi che hanno continuato a occuparsene, anche dopo la caduta del \"Califfato\" edificato in Siria e Iraq e la fisiologica disattenzione dei media - ci dicono che la Russia è un nemico centrale, prioritario. La Russia infedele, ortodossa, la Russia di Putin e delle sue sanguinose guerre in Cecenia, della repressione degli islamisti in Daghestan, in Inguscezia, dentro e fuori i confini della Federazione, la Russia alleata del siriano Bashar al-Assad e che bombarda le roccaforti jihadiste in Siria, o che, più di recente, contribuisce alla campagna contro lo Stato islamico in Mali e Burkina Faso: la Russia come minaccia all’Islam.\r\nPutin, i cui apparati di sicurezza hanno fatto flop, prova ad approfittarne, omettendo di menzionare lo Stato islamico e provando ad attribuire responsabilità agli ucraini. Ma è un inganno.\r\nSi dovrebbe guardare altrove. Alla branca locale dello Stato islamico, la «provincia del Caucaso», o più probabilmente alla «provincia del Khorasan».\r\n\r\nIL NOME RIMANDA, come in molta pubblicistica jihadista, ai gloriosi tempi andati, al Khorasan storico, un’ampia area che copriva gli attuali Iran, Afghanistan e parte dell’Asia centrale. Formata da militanti perlopiù pachistani ma anche centroasiatici e arabi nell’area di confine tra Afghanistan e Pakistan tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, la «provincia del Khorasan» ha subito la repressione contestuale del governo afghano, degli americani che lo sostenevano e dei Talebani, quando questi ultimi facevano ancora la guerra alla Repubblica collassata nel 2021 e avevano capito che quei jihadisti erano una minaccia al loro monopolio. Ma anche un’opportunità di avvicinamento ai nemici americani.\r\nNon è un caso che la caduta della principale roccaforte dello Stato islamico in Afghanistan, la valle di Mamand, nel distretto di Achin, nella provincia orientale di Nangarhar, lì dove l’allora presidente Usa Donald Trump il 13 aprile 2017 aveva fatto sganciare la più potente bomba non nucleare mai usata in combattimento (11 tonnellate su un complesso di tunnel e cave usati dal Khorasan), sia avvenuta nel no- vembre 2019. Tre mesi prima che Washington e i Talebani firmassero nella capitale del Qatar l’accordo di Doha, viatico per il loro ritorno al potere.\r\n\r\nCOSTRETTO AD ABBANDONARE il territorio che deteneva nell’est e nel nord del Paese, spiega tra gli altri Antonio Giustozzi, autore di un libro troppo poco conosciuto, Il laboratorio senza fine. Il ruolo dell’Afghanistan tra passato e futuro (Mondadori Strade blu), il Khorasan ha fatto poi ricorso a una campagna di guerriglia urbana e ad attacchi terroristici per dimostrare l’incapacità dei Talebani di garantire la sicurezza ed erodere la loro legittimità.\r\nDiminuiti nel 2023, gli attentati sono ripresi nel 2024. Pochi giorni fa lo Stato islamico ha rivendicato un attentato a Kandahar, capitale simbolica dell’Emirato dei Talebani. I quali si sono affrettati a condannare la strage di Mosca. Ma potrebbero subire dei contraccolpi, se le indagini condurranno a verificare la responsabilità della provincia del Khorasan.\r\n\r\nMOSCA, COME TUTTE LE CAPITALI regionali, garantisce la propria sponda diplomatica all’Emirato, ancora senza riconoscimento ufficiale, a una condizione: che i Talebani facciano da cintura di sicurezza contro la minaccia dello Stato islamico nella regione. L’Emirato afghano rivendica le azioni di «repressione chirurgica» che hanno portato alla distruzione delle cellule dello Stato islamico nelle principali città afghane, ma a Mosca potrebbe non bastare.\r\nNella leadership talebana, inoltre, c’è chi non gradisce il sostegno della Russia, per le stesse ragioni per cui i jihadisti dalla vocazione globale la ritengono un obiettivo legittimo e prioritario. Mentre tra i Talebani tagichi del nord-est qualcuno ha cambiato casacca.","26 Marzo 2024","2024-03-26 15:46:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crocus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crocus-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crocus-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crocus-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crocus.jpg 774w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La Russia, l’Isis e lo scacchiere della Jihad internazionale",1711467943,[137,138,139,140,141,142,143,144,145],"http://radioblackout.org/tag/afganistan/","http://radioblackout.org/tag/crocus/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-musulmani/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/isis-k/","http://radioblackout.org/tag/mosca/","http://radioblackout.org/tag/pakistan/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/talebani/",[147,148,149,150,151,152,153,154,15],"afganistan","crocus","fratelli musulmani","isis","isis-k","Mosca","pakistan","russia",{"post_content":156,"post_title":160},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[88,78],"che copriva gli attuali Iran, \u003Cmark>Afghanistan\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> parte dell’Asia centrale. 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Si tratta dell'ennesima azione portata dall'Isis direttamente contro i simboli di una setta religiosa diversa dal sunnismo jihadista, che il 25 marzo aveva già colpito un tempio hindu-sikh a Kabul; questa volta ha procurato almeno 25 morti (venti giorni prima aveva colpito la comunità hazara raccolta a commemorare. il leader Mazari, ucciso dai talebani nel 1995). È un tassello in più nel puzzle che vede il Daesh intento a cercare di raccogliere gli scontenti dell'avvicinamento del mondo talebano all'amministrazione statunitense che a Doha il 29 febbraio ha conseguito un accordo con poche luci e molte ombre, già disatteso in parte ancora prima che vengano realmente definiti i contorni, ma che finisce con il mettere all'angolo gli altri protagonisti afgani: i due presidenti autoproclamatisi tali dopo elezioni disertate e costellate da brogli.\r\n\r\nInfatti l'altra notizia di due giorni precedente l'attacco jihadista era quella che Pompeo, il segretario di stato americano, aveva pretestuosamente addotto l'incapacità di accordarsi tra Abdulla e Ghani per annunciare il taglio di due miliardo di dollari nei finanziamenti allo stato afgano, mossa che tende a comunicare ai contendenti il disimpegno dalla guerra più lunga della storia statunitense – comunque vada il negoziato.\r\n\r\nE questo negoziato appare ancora più aleatorio e laborioso del solito, reso ancora più precario dalla pandemia, che si sta rinfocolando per il rientro di molti migranti che si trovavano in Iran, paese da dove vengono spinti a varcare indietro la frontiera a migliaia. Il coronavirus rende ancora maggiori le difficoltà di organizzare incontri che procedono per via telematica (per quanto ci siano dubbi che possano avere validità in un contesto tribale simile), ma per altri versi lo stesso covid19 consente di sveltire paradossalmente i tempi diplomatici perché riduce la quantità dei partecipanti al negoziato e chi è coinvolto è come se fosse in conclave a discutere sugli autentici punti di separazione tra le parti... Ma poi, una volta che gli americani si saranno sfilati (e con loro i militari stranieri disseminati sul territorio – e portatori a loro volta di coronavirus) quale panorama si affaccerà al paese ridotto alla miseria senza il sostegno finanziario dall'estero? e tutti i protagonisti ora in campo a cercare di consolidare la propria posizione arriveranno a negoziare a loro volta, o si scateneranno nuovamente nuovi, ulteriori, conflitti armati?\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo cercato di dare un senso a tutto ciò con Giuliano Battiston, giornalista e ricercatore esperto dell'area del Khorasan:\r\nBattiston afg\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Battiston-afg.mp3\"][/audio]","26 Marzo 2020","2020-03-26 19:23:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/taliban_guerraepace-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/taliban_guerraepace-300x178.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/taliban_guerraepace-300x178.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/taliban_guerraepace-768x455.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/taliban_guerraepace.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Attentato al tempio sikh, mossa Isis del riposizionamento afgano",1585250616,[187,188,189,190,191,192,145],"http://radioblackout.org/tag/abdullah/","http://radioblackout.org/tag/afghanistan/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/ghani/","http://radioblackout.org/tag/pompeo/","http://radioblackout.org/tag/sikh/",[26,194,20,195,22,18,15],"afghanistan","Ghani",{"post_content":197,"tags":202},{"matched_tokens":198,"snippet":200,"value":201},[199],"è","sull'Afghanistan, uno sguardo che non \u003Cmark>è\u003C/mark> mai stato realmente distolto in","Nel silenzio ovattato da covid19 planetario una guerra lunga 40 anni procede con le mosse dei contendenti che sembrano volersi posizionare costantemente per uno scontro finale o un accordo di pace definitivo, entrambi ancora di là da venire.\r\n\r\nLa notizia dell'attentato al tempio sikh di Kabul ha riportato l'attenzione sull'Afghanistan, uno sguardo che non \u003Cmark>è\u003C/mark> mai stato realmente distolto in questi mesi di tentativo di disimpegno trumpiano in vista dele elezioni. Si tratta dell'ennesima azione portata dall'Isis direttamente contro i simboli di una setta religiosa diversa dal sunnismo jihadista, che il 25 marzo aveva già colpito un tempio hindu-sikh a Kabul; questa volta ha procurato almeno 25 morti (venti giorni prima aveva colpito la comunità hazara raccolta a commemorare. il leader Mazari, ucciso dai talebani nel 1995). \u003Cmark>È\u003C/mark> un tassello in più nel puzzle che vede il Daesh intento a cercare di raccogliere gli scontenti dell'avvicinamento del mondo talebano all'amministrazione statunitense che a \u003Cmark>Doha\u003C/mark> il 29 febbraio ha conseguito un accordo con poche luci \u003Cmark>e\u003C/mark> molte ombre, già disatteso in parte ancora prima che vengano realmente definiti i contorni, ma che finisce con il mettere all'angolo gli altri protagonisti afgani: i due presidenti autoproclamatisi tali dopo elezioni disertate \u003Cmark>e\u003C/mark> costellate da brogli.\r\n\r\nInfatti l'altra notizia di due giorni precedente l'attacco jihadista era quella che Pompeo, il segretario di stato americano, aveva pretestuosamente addotto l'incapacità di accordarsi tra Abdulla \u003Cmark>e\u003C/mark> Ghani per annunciare il taglio di due miliardo di dollari nei finanziamenti allo stato afgano, mossa che tende a comunicare ai contendenti il disimpegno dalla guerra più lunga della storia statunitense – comunque vada il negoziato.\r\n\r\n\u003Cmark>E\u003C/mark> questo negoziato appare ancora più aleatorio \u003Cmark>e\u003C/mark> laborioso del solito, reso ancora più precario dalla pandemia, che si sta rinfocolando per il rientro di molti migranti che si trovavano in Iran, paese da dove vengono spinti a varcare indietro la frontiera a migliaia. Il coronavirus rende ancora maggiori le difficoltà di organizzare incontri che procedono per via telematica (per quanto ci siano dubbi che possano avere validità in un contesto tribale simile), ma per altri versi lo stesso covid19 consente di sveltire paradossalmente i tempi diplomatici perché riduce la quantità dei partecipanti al negoziato \u003Cmark>e\u003C/mark> chi \u003Cmark>è\u003C/mark> coinvolto \u003Cmark>è\u003C/mark> come se fosse in conclave a discutere sugli autentici punti di separazione tra le parti... 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Immagino che almeno il 93 % degli elettori attivi francesi abbiano capito; gli altri circa 30 % lo avevano già compreso.\r\n\r\nDedollarizzazione\r\n\r\n- https://www.analisidifesa.it/2024/07/decade-laccordo-fra-stati-uniti-e-arabia-saudita-per-il-pagamento-del-petrolio-in-dollari/\r\n\r\n-fa il paio con l'accelerazione dei pagamenti in renmimbi richiesta dai cinesi\r\n\r\n- Turchia chiede di entrare nei Brics e intanto tieni i piedi in due scarpe anche nel conflitto mediorientale: Arrestato in Turchia un alto funzionario del Mossad operativo ad Ankara. È il responsabile finanziario della rete spionistica israeliana in Turchia. Liridon Rexhepi è un cittadino kosovaro. L'agenzia dell'intelligence turca (Mit) ha rilevato irregolarità nei suoi conti finanziari. Secondo le informazioni pubblicate dalla stampa turca l’agente trasferiva il denaro ricevuto in Turchia ai suoi collaboratori in Siria, pagandoli con criptovalute.\r\n\r\n Visita ieri ad Ankara del presidente egiziano El-Sisi. È la prima da 12 anni, quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi si erano interrotte a causa del sostegno della Turchia alla Fratellanza Musulmana, repressa nel sangue dall’esercito egiziano dopo il rovesciamento di Morsi. Un riavvicinamento dettato da ragioni economiche e strategiche nell’area mediorientale. Da diversi anni lo scambio commerciale tra i due paesi è salito a diversi miliardi di dollari all’anno, malgrado lo scontro ideologico e politico. Ma già ai mondiali di Doha si erano parlati i due raiss ed era iniziato il disgelo.\r\n\r\nGenerazione Z:\r\n\r\nDacca, 39 giovani bangalì uccisi intorno al 18 luglio contro la legge che privilegia i discendenti della guerra d'indipendenza dei primi anni Settanta per accedere a impieghi pubblici. L'8 agosto è nominato Yunus premier (Seconda indipendenza)\r\n\r\nSheikh Hasina scappata il 5 agosto si è lasciata dietro migliaia di morti\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/20/asia/bangladesh-i-morti-nella-repressione-sono-almeno-650/\r\n\r\nNairobi, Kenya: 50 morti a metà luglio sulla scia della repressione di giugno\r\n\r\nUganda: arrestati 40 dimostranti contro la corruzione\r\n\r\nNigeria: il 6 agosto Trovato ha dedicato un editoriale alla rabbia dei giovani africani\r\n\r\nhttps://www.africarivista.it/estate-di-lotte-e-di-cortei-in-africa-scoppia-la-rabbia-dei-giovani/233586/\r\n\r\nEnergia:\r\n\r\nSerbia: il 10 agosto decine di migliaia in piazza per bloccare le miniere di Litio a Jadar, già oggetto di lotte nel 2021 e ora di nuovo progetti del governo per favorire la Rio Tinto\r\n\r\nhttps://apnews.com/world-news/general-news-687098f4c79c0849e29ca1ec9abf7252\r\n\r\nhttps://www.lindipendente.online/2024/08/10/in-serbia-si-intensifica-la-lotta-di-cittadini-e-agricoltori-contro-le-miniere-di-litio/\r\n\r\nBolivia: guarda caso scoperto il più grosso giacimento di gas e Arce gongola\r\n\r\nVenezuela: solita manfrina di ogni elezione? con il gioco ancora più scoperto relativo ai giacimenti petroliferi, perché farebbero pendere il controllo della produzione dal lato occidentale\r\n\r\nAltro eterno ritorno della reazione fascista in america latina è quanto si sta preparando in Colombia con il solito sciopero dei camionisti che ricordano Allende da 50 anni a questa parte. Petro invita alla vigilanza, come facevano i partigiani negli anni Settanta\r\n\r\nhttps://www.farodiroma.it/colombia-gustavo-petro-ha-invitato-la-classe-operaia-a-difendere-il-paese-dallo-sciopero-dei-camionisti-che-sono-spesso-padroncini-manovrabili-dalla-destra-di-uribe-i-smirnova/\r\n\r\nLibia: Haftar attacca Gadames, snodo essenziale della tratta di migranti e anche di droga e armi. Un altro elemento del disequilibrio globale... un aereo militare italiano atterra in territorio Haftar. Chissà cosa scaricava, e perché?\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/21/mediterraneo/escalation-del-conflitto-libico-marina-militare-usa-e-forze-armate-italiane-in-prima-linea/\r\n\r\ncomunque 2 settimane dopo (il 27 agosto) Haftar blocca le esportazioni di petrolio\r\n\r\nOggi invece inizia il summit Sinoafricano: una mappa dei minerali spiega meglio di qualsiasi analisi la febbre estrattivista di Pechino\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/vertice-cina-africa-la-posta-in-gioco-183154\r\n\r\nma non è solo Pechino a riconoscersi estrattivista, c'è anche il Green Deal europeo (e il New green deal americano)\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/materie-prime-strategiche-i-piani-dei-big-four-dellue-179571\r\n\r\nCon l'Australia che fa ponti di Litio all'Europa\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/australia-ponte-di-litio-per-lue-179738\r\n\r\n- e pure la Serbia si scopre estrattivista e amante del litio a Jadar. Tassello della trattativa sui Rafale?\r\n\r\nhttps://www.eastjournal.net/archives/138125\r\n\r\nEquilibrio globale:\r\n\r\n_ Morte di Nguyen: in che direzione va il Vietnam...\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/vietnam-che-cosa-significa-la-morte-di-nguyen-phu-trong/\r\n\r\n_ ... dopo il plenum del partito cinese?\r\n\r\nIndia-Russia Ties, China-Myanmar Talks\r\n\r\n-L'India e la Russia cercheranno di riequilibrare il loro commercio bilaterale, che attualmente è fortemente inclinato a favore di Mosca, ha dichiarato il Ministro del Commercio indiano Sunil Barthwal dopo un incontro con funzionari russi. Barthwal ha aggiunto che si è discusso anche di come facilitare i pagamenti nelle rispettive valute nazionali e ridurre le barriere non tariffarie al commercio.\r\n\r\n- La Mongolia intanto non a arrestato Putin che era andato lì per discutere del secondo braccio del gasdotto che unirà Cina e Russia passando dalla Mongolia che vede il 95% della sua bilancia commerciale dipendere da Mosca.\r\n\r\nma l'occasione era la commemorazione di una battaglia di Zukov che decise i giapponesi a rivolgersi definitivamente a sud e a non avvicinarsi mai più alla Siberia\r\n\r\n- Afghanistan: ora non possono cantare, oltre a non poter parlare o camminare in giro, ma sarà normale anche quando sarà impedito pure bere acqua o cagare alle donne afgane\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/afghanistan-il-silenzio-delle-innocenti-182800#g1\r\n\r\nInteressante che la coalizione semaforo tedesca colga l’occasione per rimpatriare 28 afgani che erano riusciti a scappare dai talebani; rendendo sempre più centrale Doha, assurta a luogo topico e focale per ogni prassi di ambigua e ipocrita diplomazia mediorientalista\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/germania-afghanistan-i-rimpatri-e-lipocrisia-europea/\r\n\r\n_ altri passi diplomatici russi avvengono in Azerbaijan nell'anniversario della guerra lampo che ha cacciato gli armeni dal Nagorno\r\n\r\nhttps://geopoliticalfutures.com/azerbaijans-role-in-russian-strategy/\r\n\r\n_ 13 agosto: il ministro degli esteri cinese incontra il capo della giunta birmana\r\n\r\nIntanto a ferragosto, dopo un’offenisva di una settimana che probabilmente ha messo in allarme i cinesi, la resistenza shan e kachin sta prendendo in una morsa Mandalay (e c’è anche un risvolto relativo alle armi, che come sempre coinvolgono aziende italiane: l’acciaieria No 1 è stata distrutta da colpi di mortaio da 60 mm. – gli stessi che Idf ha comprato da Oto Melara via Pentagono – l’acciaieria è stata impiantata dall’amicizia russa, ma riattivata dalla Danieli di Udine. Di nuovo nulla di nuovo, se non il fatto che la giunta stavolta prende delle bordate non da poco)\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/myanmar-ora-la-resistenza-birmana-attacca-dal-lato-sud/\r\n\r\n-Contemporaneamente i soliti Rohingya scappano dalla Birmania come 7 anni fa (sotto il governo di Auung) attraversando il confine con il Bangladesh liberato da Hasina, mentre Yunus giurava, perché la giunta di Naypidaw bombardava il Rakhine, uccidendo 150 civili (avete sentito o visto questa notizia nel sonnacchioso agosto balneare?) nella strenua lotta contro l’esercito etnico dell’Arakan, che ha incendiato 40 villaggi rohingya (chiunque prevalga l’intento genocida verso i Rohingya è uguale). Per ora Yunus non sta facendo niente per l’etnia perseguitata\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/rohingya-rischio-nuova-pulizia-etnica/\r\n\r\n_ il 21 l'anniversario 120 di Deng avvia il dibattito sulla svolta rispetto alla sua indicazione in un periodo di contrazione del pil e delle nascite e sul ruolo della leadership del Partito?\r\n\r\n- fine agosto: ulteriore spinta al decoupling con la mossa della Cina di affidarsi il più possibile al renminbi per le transazioni internazionali (casualmente poco dopo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza, si è incontrato con Xi); proprio mentre si parlava di Latticework approach\r\n\r\nhttps://us8.campaign-archive.com/?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=de22501dd6\r\n\r\ne al proposito salta fuori un piano “Nuclear employment guidance” per riorientare per la prima volta la strategia di deterrenza nucleare americana e concentrarsi sulla rapida espansione dell’arsenale della Cina\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/la-nuova-strategia-nucleare-anti-cina-degli-usa/\r\n\r\n- movimenti nell'area indopacifica intorno al Giappone: Usa cercano di creare diverse coalizioni e alleanze la Cina fa incontri, ma poi sorvola isole disabitate giapponesi con aerei da guerra\r\n\r\n- intanto continuano a collidere navi cinesi e filippine, non so se vanno su Segugio a scegliere la compagnia di assicurazione; difficile un decoupling dell’economia filippina da quella cinese che è il suo maggior partner come per gli altri 7 dell’Asean, in mezzo ai consueti annosi accordi ed esercitazioni con gli Usa e il Giappone. Il 30 luglio c’è stato un bilaterale tra Usa e Filippine con Blinken e Austin (500 milioni di dollari di aiuti militari)\r\n\r\nhttps://iari.site/2024/09/04/il-ruolo-storico-delle-filippine-in-asia-orientale/\r\n\r\n- oggi inizia a Beijing il summit triennale tra Cina e Africa... altro che piano Mattei e proattività meloniana che conduce in indopacifico\r\n\r\n(l'altro paese che periodicamente raduna i paesi africani per implementare affari e \"colonizzare\" è la Turchia, che non a caso vuole entrare nei Brics al summit del prossimo mese) qui sono i brics che vanno direttamente al Sud del mondo e si accreditano nella Cina come leader delle nazioni non occidentali\r\n\r\n_ 14 agosto il primo ministro thai Srettha Thaivisin dimesso d'ufficio dalla Corte costituzionale per una roba alla Sangiuliano, ma tanto il lavoro sporco lo aveva finito\r\n\r\nhttps://cnnespanol.cnn.com/2024/08/14/primer-ministro-tailandia-srettha-thavisin-destituido-decision-judicial-impactante-trax/#0\r\n\r\nTorna la dinastia Shinawatra:\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/e-giovane-abile-e-dinastica-la-nuova-premier-del-regno-thai/\r\n\r\nThailandia, inizio agosto: costituito il People's Party, provocatorio nome per l'ex MoveForward sciolto dai patriarchi monarchicio-militari\r\n\r\ne poi il 16 agosto nomina della figlia di shinawatra, il tycoon\r\n\r\nIndonesia sull'orlo di una crisi costituzionale\r\n\r\nhttps://www.geopolitica.info/indonesia-sullorlo-di-una-crisi-costituzionale/\r\n\r\n_ non cambia nulla: il figlio del Chapo ha impiegato poche settimane di carcere per pentirsi e collaborare... il fentanyl è prodotto su brevetto cinese, ma i messicani hanno la tecnologia e la rete per distribuirlo nelle vene dell'America; ma la war on drugs serve a entrambi i campi, come la guerra per Hamas e Israele, e non finirà mai\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-05092024.mp3\"][/audio]","6 Settembre 2024","2024-09-06 16:12:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 05/09/2024- NON E' SUCCESSO NIENTE ANTEPRIMA.","podcast",1725639128,[262],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[245],{"post_content":265,"post_title":269},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[79,78],"talebani; rendendo sempre più centrale \u003Cmark>Doha\u003C/mark>, assurta a luogo topico \u003Cmark>e\u003C/mark> focale per ogni prassi di","Non \u003Cmark>è\u003C/mark> successo nulla \u003Cmark>e\u003C/mark> cercheremo di dimostrarlo, andando a volo d'uccello sui fatti di questi due mesi... nulla di nuovo su qualsiasi fronte direbbe Eric Maria Remarque.\r\n\r\nEmblematico in questo senso di mancanza di cambiamento \u003Cmark>è\u003C/mark> l’annuncio di oggi di Macron, che ha nominato Michele Barnier primo ministro, un 73enne repubblicano più volte commissario europeo che rappresenta il 7% dell’elettorato; ha vinto il Nuovo fronte popolare, ergendosi a baluardo contro i fascisti (che sono disponibili a una fiducia verso il governo del gollista di destra), \u003Cmark>e\u003C/mark> un autocrate decide di evidenziare palesemente la truffa di accettare la competizione elettorale. 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Secondo le informazioni pubblicate dalla stampa turca l’agente trasferiva il denaro ricevuto in Turchia ai suoi collaboratori in Siria, pagandoli con criptovalute.\r\n\r\n Visita ieri ad Ankara del presidente egiziano El-Sisi. \u003Cmark>È\u003C/mark> la prima da 12 anni, quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi si erano interrotte a causa del sostegno della Turchia alla Fratellanza Musulmana, repressa nel sangue dall’esercito egiziano dopo il rovesciamento di Morsi. Un riavvicinamento dettato da ragioni economiche \u003Cmark>e\u003C/mark> strategiche nell’area mediorientale. Da diversi anni lo scambio commerciale tra i due paesi \u003Cmark>è\u003C/mark> salito a diversi miliardi di dollari all’anno, malgrado lo scontro ideologico \u003Cmark>e\u003C/mark> politico. Ma già ai mondiali di \u003Cmark>Doha\u003C/mark> si erano parlati i due raiss ed era iniziato il disgelo.\r\n\r\nGenerazione Z:\r\n\r\nDacca, 39 giovani bangalì uccisi intorno al 18 luglio contro la legge che privilegia i discendenti della guerra d'indipendenza dei primi anni Settanta per accedere a impieghi pubblici. L'8 agosto \u003Cmark>è\u003C/mark> nominato Yunus premier (Seconda indipendenza)\r\n\r\nSheikh Hasina scappata il 5 agosto si \u003Cmark>è\u003C/mark> lasciata dietro migliaia di morti\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/20/asia/bangladesh-i-morti-nella-repressione-sono-almeno-650/\r\n\r\nNairobi, Kenya: 50 morti a metà luglio sulla scia della repressione di giugno\r\n\r\nUganda: arrestati 40 dimostranti contro la corruzione\r\n\r\nNigeria: il 6 agosto Trovato ha dedicato un editoriale alla rabbia dei giovani africani\r\n\r\nhttps://www.africarivista.it/estate-di-lotte-e-di-cortei-in-africa-scoppia-la-rabbia-dei-giovani/233586/\r\n\r\nEnergia:\r\n\r\nSerbia: il 10 agosto decine di migliaia in piazza per bloccare le miniere di Litio a Jadar, già oggetto di lotte nel 2021 \u003Cmark>e\u003C/mark> ora di nuovo progetti del governo per favorire la Rio Tinto\r\n\r\nhttps://apnews.com/world-news/general-news-687098f4c79c0849e29ca1ec9abf7252\r\n\r\nhttps://www.lindipendente.online/2024/08/10/in-serbia-si-intensifica-la-lotta-di-cittadini-e-agricoltori-contro-le-miniere-di-litio/\r\n\r\nBolivia: guarda caso scoperto il più grosso giacimento di gas \u003Cmark>e\u003C/mark> Arce gongola\r\n\r\nVenezuela: solita manfrina di ogni elezione? con il gioco ancora più scoperto relativo ai giacimenti petroliferi, perché farebbero pendere il controllo della produzione dal lato occidentale\r\n\r\nAltro eterno ritorno della reazione fascista in america latina \u003Cmark>è\u003C/mark> quanto si sta preparando in Colombia con il solito sciopero dei camionisti che ricordano Allende da 50 anni a questa parte. Petro invita alla vigilanza, come facevano i partigiani negli anni Settanta\r\n\r\nhttps://www.farodiroma.it/colombia-gustavo-petro-ha-invitato-la-classe-operaia-a-difendere-il-paese-dallo-sciopero-dei-camionisti-che-sono-spesso-padroncini-manovrabili-dalla-destra-di-uribe-i-smirnova/\r\n\r\nLibia: Haftar attacca Gadames, snodo essenziale della tratta di migranti \u003Cmark>e\u003C/mark> anche di droga \u003Cmark>e\u003C/mark> armi. Un altro elemento del disequilibrio globale... un aereo militare italiano atterra in territorio Haftar. Chissà cosa scaricava, \u003Cmark>e\u003C/mark> perché?\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/21/mediterraneo/escalation-del-conflitto-libico-marina-militare-usa-e-forze-armate-italiane-in-prima-linea/\r\n\r\ncomunque 2 settimane dopo (il 27 agosto) Haftar blocca le esportazioni di petrolio\r\n\r\nOggi invece inizia il summit Sinoafricano: una mappa dei minerali spiega meglio di qualsiasi analisi la febbre estrattivista di Pechino\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/vertice-cina-africa-la-posta-in-gioco-183154\r\n\r\nma non \u003Cmark>è\u003C/mark> solo Pechino a riconoscersi estrattivista, c'è anche il Green Deal europeo (\u003Cmark>e\u003C/mark> il New green deal americano)\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/materie-prime-strategiche-i-piani-dei-big-four-dellue-179571\r\n\r\nCon l'Australia che fa ponti di Litio all'Europa\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/australia-ponte-di-litio-per-lue-179738\r\n\r\n- \u003Cmark>e\u003C/mark> pure la Serbia si scopre estrattivista \u003Cmark>e\u003C/mark> amante del litio a Jadar. Tassello della trattativa sui Rafale?\r\n\r\nhttps://www.eastjournal.net/archives/138125\r\n\r\nEquilibrio globale:\r\n\r\n_ Morte di Nguyen: in che direzione va il Vietnam...\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/vietnam-che-cosa-significa-la-morte-di-nguyen-phu-trong/\r\n\r\n_ ... dopo il plenum del partito cinese?\r\n\r\nIndia-Russia Ties, China-Myanmar Talks\r\n\r\n-L'India \u003Cmark>e\u003C/mark> la Russia cercheranno di riequilibrare il loro commercio bilaterale, che attualmente \u003Cmark>è\u003C/mark> fortemente inclinato a favore di Mosca, ha dichiarato il Ministro del Commercio indiano Sunil Barthwal dopo un incontro con funzionari russi. Barthwal ha aggiunto che si \u003Cmark>è\u003C/mark> discusso anche di come facilitare i pagamenti nelle rispettive valute nazionali \u003Cmark>e\u003C/mark> ridurre le barriere non tariffarie al commercio.\r\n\r\n- La Mongolia intanto non a arrestato Putin che era andato lì per discutere del secondo braccio del gasdotto che unirà Cina \u003Cmark>e\u003C/mark> Russia passando dalla Mongolia che vede il 95% della sua bilancia commerciale dipendere da Mosca.\r\n\r\nma l'occasione era la commemorazione di una battaglia di Zukov che decise i giapponesi a rivolgersi definitivamente a sud \u003Cmark>e\u003C/mark> a non avvicinarsi mai più alla Siberia\r\n\r\n- \u003Cmark>Afghanistan\u003C/mark>: ora non possono cantare, oltre a non poter parlare o camminare in giro, ma sarà normale anche quando sarà impedito pure bere acqua o cagare alle donne afgane\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/afghanistan-il-silenzio-delle-innocenti-182800#g1\r\n\r\nInteressante che la coalizione semaforo tedesca colga l’occasione per rimpatriare 28 afgani che erano riusciti a scappare dai talebani; rendendo sempre più centrale \u003Cmark>Doha\u003C/mark>, assurta a luogo topico \u003Cmark>e\u003C/mark> focale per ogni prassi di ambigua \u003Cmark>e\u003C/mark> ipocrita diplomazia mediorientalista\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/germania-afghanistan-i-rimpatri-e-lipocrisia-europea/\r\n\r\n_ altri passi diplomatici russi avvengono in Azerbaijan nell'anniversario della guerra lampo che ha cacciato gli armeni dal Nagorno\r\n\r\nhttps://geopoliticalfutures.com/azerbaijans-role-in-russian-strategy/\r\n\r\n_ 13 agosto: il ministro degli esteri cinese incontra il capo della giunta birmana\r\n\r\nIntanto a ferragosto, dopo un’offenisva di una settimana che probabilmente ha messo in allarme i cinesi, la resistenza shan \u003Cmark>e\u003C/mark> kachin sta prendendo in una morsa Mandalay (\u003Cmark>e\u003C/mark> c’è anche un risvolto relativo alle armi, che come sempre coinvolgono aziende italiane: l’acciaieria No 1 \u003Cmark>è\u003C/mark> stata distrutta da colpi di mortaio da 60 mm. – gli stessi che Idf ha comprato da Oto Melara via Pentagono – l’acciaieria \u003Cmark>è\u003C/mark> stata impiantata dall’amicizia russa, ma riattivata dalla Danieli di Udine. Di nuovo nulla di nuovo, se non il fatto che la giunta stavolta prende delle bordate non da poco)\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/myanmar-ora-la-resistenza-birmana-attacca-dal-lato-sud/\r\n\r\n-Contemporaneamente i soliti Rohingya scappano dalla Birmania come 7 anni fa (sotto il governo di Auung) attraversando il confine con il Bangladesh liberato da Hasina, mentre Yunus giurava, perché la giunta di Naypidaw bombardava il Rakhine, uccidendo 150 civili (avete sentito o visto questa notizia nel sonnacchioso agosto balneare?) nella strenua lotta contro l’esercito etnico dell’Arakan, che ha incendiato 40 villaggi rohingya (chiunque prevalga l’intento genocida verso i Rohingya \u003Cmark>è\u003C/mark> uguale). Per ora Yunus non sta facendo niente per l’etnia perseguitata\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/rohingya-rischio-nuova-pulizia-etnica/\r\n\r\n_ il 21 l'anniversario 120 di Deng avvia il dibattito sulla svolta rispetto alla sua indicazione in un periodo di contrazione del pil \u003Cmark>e\u003C/mark> delle nascite \u003Cmark>e\u003C/mark> sul ruolo della leadership del Partito?\r\n\r\n- fine agosto: ulteriore spinta al decoupling con la mossa della Cina di affidarsi il più possibile al renminbi per le transazioni internazionali (casualmente poco dopo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza, si \u003Cmark>è\u003C/mark> incontrato con Xi); proprio mentre si parlava di Latticework approach\r\n\r\nhttps://us8.campaign-archive.com/?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=de22501dd6\r\n\r\n\u003Cmark>e\u003C/mark> al proposito salta fuori un piano “Nuclear employment guidance” per riorientare per la prima volta la strategia di deterrenza nucleare americana \u003Cmark>e\u003C/mark> concentrarsi sulla rapida espansione dell’arsenale della Cina\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/la-nuova-strategia-nucleare-anti-cina-degli-usa/\r\n\r\n- movimenti nell'area indopacifica intorno al Giappone: Usa cercano di creare diverse coalizioni \u003Cmark>e\u003C/mark> alleanze la Cina fa incontri, ma poi sorvola isole disabitate giapponesi con aerei da guerra\r\n\r\n- intanto continuano a collidere navi cinesi \u003Cmark>e\u003C/mark> filippine, non so se vanno su Segugio a scegliere la compagnia di assicurazione; difficile un decoupling dell’economia filippina da quella cinese che \u003Cmark>è\u003C/mark> il suo maggior partner come per gli altri 7 dell’Asean, in mezzo ai consueti annosi accordi ed esercitazioni con gli Usa \u003Cmark>e\u003C/mark> il Giappone. Il 30 luglio c’è stato un bilaterale tra Usa \u003Cmark>e\u003C/mark> Filippine con Blinken \u003Cmark>e\u003C/mark> Austin (500 milioni di dollari di aiuti militari)\r\n\r\nhttps://iari.site/2024/09/04/il-ruolo-storico-delle-filippine-in-asia-orientale/\r\n\r\n- oggi inizia a Beijing il summit triennale tra Cina \u003Cmark>e\u003C/mark> Africa... altro che piano Mattei \u003Cmark>e\u003C/mark> proattività meloniana che conduce in indopacifico\r\n\r\n(l'altro paese che periodicamente raduna i paesi africani per implementare affari \u003Cmark>e\u003C/mark> \"colonizzare\" \u003Cmark>è\u003C/mark> la Turchia, che non a caso vuole entrare nei Brics al summit del prossimo mese) qui sono i brics che vanno direttamente al Sud del mondo \u003Cmark>e\u003C/mark> si accreditano nella Cina come leader delle nazioni non occidentali\r\n\r\n_ 14 agosto il primo ministro thai Srettha Thaivisin dimesso d'ufficio dalla Corte costituzionale per una roba alla Sangiuliano, ma tanto il lavoro sporco lo aveva finito\r\n\r\nhttps://cnnespanol.cnn.com/2024/08/14/primer-ministro-tailandia-srettha-thavisin-destituido-decision-judicial-impactante-trax/#0\r\n\r\nTorna la dinastia Shinawatra:\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/e-giovane-abile-e-dinastica-la-nuova-premier-del-regno-thai/\r\n\r\nThailandia, inizio agosto: costituito il People's Party, provocatorio nome per l'ex MoveForward sciolto dai patriarchi monarchicio-militari\r\n\r\n\u003Cmark>e\u003C/mark> poi il 16 agosto nomina della figlia di shinawatra, il tycoon\r\n\r\nIndonesia sull'orlo di una crisi costituzionale\r\n\r\nhttps://www.geopolitica.info/indonesia-sullorlo-di-una-crisi-costituzionale/\r\n\r\n_ non cambia nulla: il figlio del Chapo ha impiegato poche settimane di carcere per pentirsi \u003Cmark>e\u003C/mark> collaborare... il fentanyl \u003Cmark>è\u003C/mark> prodotto su brevetto cinese, ma i messicani hanno la tecnologia \u003Cmark>e\u003C/mark> la rete per distribuirlo nelle vene dell'America; ma la war on drugs serve a entrambi i campi, come la guerra per Hamas \u003Cmark>e\u003C/mark> Israele, \u003Cmark>e\u003C/mark> non finirà mai\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-05092024.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":270,"snippet":272,"value":272},[271],"E","BASTIONI DI ORIONE 05/09/2024- NON \u003Cmark>E\u003C/mark>' SUCCESSO NIENTE ANTEPRIMA.",[274,276],{"field":113,"matched_tokens":275,"snippet":267,"value":268},[79,78],{"field":116,"matched_tokens":277,"snippet":272,"value":272},[271],1733921019300675600,{"best_field_score":280,"best_field_weight":171,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":281,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},"2216192573440","1733921019300675698",{"document":283,"highlight":295,"highlights":303,"text_match":308,"text_match_info":309},{"comment_count":47,"id":284,"is_sticky":47,"permalink":285,"podcastfilter":286,"post_author":50,"post_content":287,"post_date":288,"post_excerpt":53,"post_id":284,"post_modified":289,"post_thumbnail":290,"post_title":291,"post_type":259,"sort_by_date":292,"tag_links":293,"tags":294},"98810","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-26-06-2025-cosa-centra-il-corridoio-di-lobito-con-la-tregua-in-kivu-firmata-a-washington-e-cosa-centra-il-corridoio-di-abramo-con-il-nucleare-iraniano/",[239],"Può apparire strano, ma la risposta alla domanda del titolo è Qatar. Può apparire forzata o arzigogolata e viene contestualizzato più facilmente l'apporto della petromonarchia nel discorso sviluppato da Laura Silvia Battaglia, perché il territorio che ospitava la base americana bombardata per scherzo telefonato dai pasdaran era ospitata nel sultanato di Al-Thani, e non solo perché l'argomento era adiacente alla analisi della messinscena tra grandi potenze per far accettare al resto del mondo il nuovo assetto del Sudovest asiatico voluto dagli Accordi di Abramo, escludendo l'Iran e i suoi proxy e la Turchia per creare una supply chain alternativa alla Belt Road Initiative; però anche in ambito centrafricano – come ci racconta Massimo Zaurrini – Doha ha ospitato i negoziati tra Repubblica democratica del Congo (Rdc) e Alleanza del fiume Congo (Afc-M23), ed è il terminale delle transazioni finanziarie derivanti dallo sfruttamento delle risorse dei Grandi Laghi, che ora vedranno gli Usa di Trump ergersi a gestori diretti delle miniere di cobalto e terre rare, che prima erano rubate alla lontana Kinshasa solo da Kagame, alleato delle potenze occidentali, attraverso le sue milizie antihutu. Peraltro anche Tsishekedi è un fiancheggiatore e grande amico di Israele, i cui imprenditori più spregiudicati hanno già operato in Rdc. Insomma affari tra autocrati, piazzisti, teocrati e fascisti in genere che pagano le popolazioni malauguratamente abitanti territori contesi tra potenti.\r\nQuindi ci troviamo di fronte a due Corridoi di merci, il cui progetto faraonico intende variare l'asse commerciale impostato da decenni, spostando i flussi che tagliano l'Africa a metà, congiungendo il porto angolano di Lobito con Beira in Mozambico o Dar es Salaam in Tanzania, Oceano Atlantico con Oceano Indiano; ma anche spostando le direttrici commerciali tra Oriente e Mediterraneo all'interno della Penisola arabica aggirando i flussi impostati un po' più a nord da Pechino e inserendo i territori controllati da Israele. A tanto ci ha portato aprire il vaso di Pandora della Guerra dei 12 giorni da un lato e la sbandierata tregua (supposta) tra Congo e Ruanda...\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nA Laura Silvia Battaglia, voce di \"Radio3Mondo\" e raffinata esperta della cultura dei paesi del Sudovest asiatico, abbiamo chiesto di inquadrare nell’ottica dei Paesi del Golfo il giudizio sulla strategia che ispira il rivolgimento dell’equilibrio nell’area: l’escalation sionista mette in scena un superamento del Diritto internazionale e del concetto di democrazia per imporre una configurazione del Vicino Oriente e dei suoi corridoi commerciali alternativi alla Bri cinese come illustrato tempo fa dallo stesso Netanyahu: annientamento dei proxy iraniani e ridimensionamento della Repubblica islamica stessa a favore della penisola arabica, alleata e complice con gli accordi di Abramo, con regimi autoritari e in funzione anticinese. La causa scatenante – il nucleare iraniano – sembra poco o nulla interessante persino nei suoi risultati (basta la narrazione presidenziale attraverso Truth, che non può essere messa in discussione), perché forse l’obiettivo vero è probabilmente un altro (magari Teheran uscirà dalla non proliferazione nucleare e non ci saranno più controlli).\r\nIl primo elemento che salta agli occhi è la centralità del Qatar, per la sua vicinanza all’Iran, per il suo coinvolgimento in ogni trattativa mondiale (Afghanistan, Palestina… Kivu), Al-Thani sempre attivo diplomaticamente e con la potenza mediatica sul mondo arabo, eppure è stato emblematicamente il primo a essere colpito dalla rappresaglia teatrale dei Turbanti. Il Qatar dipende integralmente da acquisti dall’estero, non produce nulla e la chiusura dello Stretto di Ormuz lo avrebbe soffocato.\r\nIl regime change a Tehran è nei piani israeliani (non in quelli trumpiani), ma il piano di riportare la dinastia Pahlavi al potere non potrebbe essere accettata dalla nazione civile iraniana che vive in un mondo parallelo a quello del potere detenuto che fa giochi internazionali, il potere è detenuto dai pasdaran e le città centrali sono omogenee etnicamente, ma la nazione è estesa enormemente, con un’orografia che non permette di certo un’invasione di stampo iracheno, difficile anche la frammentazione su base etnico-religiosa. La sostituzione dell’attuale regime non si riesce a immaginare da chi possa essere incarnato, perciò è difficile creare un’entità artificiale che sostituisca l’attuale sistema persiano. Benché esista una fronda interna, che però forse non è controllabile dall’esterno, o non ha ancora i mezzi e la mentalità per mettere in atto una rivolta. Solo se le forze di sicurezza solidarizzano con i rivoltosi si potrà avere un successo per il cambiamento. La stretta repressiva svilupperà nuove proteste?\r\nForse in questa tabula rasa dei paesi nemici di Israele e antagonisti dei sauditi la Turchia si può affrancare perché è un paese Nato e per l’abilità a fungere da cerniera tra mondi, appartenendo sia al mondo Brics che alla Nato, proponendosi come mediatore e mantenendo relazioni con tutti i protagonisti.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/4PFSoUBf2ZZ8hb79FwbPk0?si=4fbc4626a1f247f9\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/TrumpShowStayTuneOnMiddleEast.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPrecedenti trasmissioni attinenti a questo argomento si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCon Massimo Zaurrini, direttore di “Africa&Affari”, affrontiamo lo spostamento dell’asse commerciale dell’Africa centrale in seguito al nuovo interesse statunitense per le risorse africane in funzione anticinese.\r\nIn questo quadro si inserisce l’ennesima sceneggiata dell’amministrazione Trump che pretende di imporre una pace nel Nordest del Congo su basi e impegni uguali a quelli che da 20 anni sono divenuti carta straccia nel breve volgere di tempo, l’unica differenza è che Tshisekedi – molto legato alla finanza israeliana – ha “svenduto” il controllo delle risorse del territorio dei Grandi Laghi agli Usa in cambio della risoluzione della guerra con l’M23 e l’Alleanza del Fiume Congo, emanazione del Ruanda, alleato e partner degli anglo-americani. Quindi agli americani interessa in particolare poter sfruttare le miniere in qualche modo e dunque hanno scelto di mettere in sicurezza… i loro investimenti nella regione. Il Qatar è l'hub di arrivo delle merci e degli investimenti e per questo è coinvolto in questo quadro di tregua, essendo ormai Doha la capitale di qualunque accordo internazionale da quello siglato dal Trump.01 con i talebani.\r\nAttorno alla Repubblica democratica del Congo e alle sue ricchezze si sviluppano nuove infrastrutture utili alle nazioni africane che stano tentando di innescare uno sviluppo pieno di promesse e anche pericoli innanzitutto ambientali, ma quanto è l’interesse per gli affari occidentali? Salta all’occhio quel corridoio che, adoperando come terminal il porto angolano di Lobito, ambisce a tracciare supply chain che uniscono Oceano Indiano e Atlantico, fulcro della disputa Cina/Usa sulle merci africane, che il 26 giugno ha appena ricevuto 250 milioni ulteriori per la sua creazione da parte della UE, dopo il mezzo miliardo stanziato da Biden nel suo ultimo viaggio da presidente. Il corridoio di Lobito è bloccato dalla disputa nel Kivu migliaia di chilometri a nord del confine congoloese con lo Zambia, per cui si è operata una variante al progetto iniziale che coinvolgeva il Katanga.\r\nDella strategia fa parte anche il taglio agli USAid, alla Banca africana di sviluppo… il tutto per incentivare gli accordi bilaterali in cui Trump, il mercante, può ricattare, strappare il miglior prezzo, taglieggiare, smaramaldeggiare… gettare fumo negli occhi con la promessa di sviluppo attraverso la Dfc (U.S. Development Finance Corporation); e se si dovesse finalmente spuntare la possibilità di lavorare in loco i materiali grezzi, la devastazione ambientale sarebbe inevitabile.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/business-summit-il-mercato-africano-apprezza-le-trattative-senza-condizioni-etico-politiche-di-trump--66772324\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Lobito-Katanga_corridoi-infrastrutturali-spostano-assi-regionali.mp3\"][/audio]\r\n\r\nI precedenti appuntamenti con la geopolitica africana si trovano qui","28 Giugno 2025","2025-06-28 17:52:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 26/06/2025 - COSA C’ENTRA IL CORRIDOIO DI LOBITO CON LA TREGUA IN KIVU FIRMATA A WASHINGTON E COSA C’ENTRA IL CORRIDOIO DI ABRAMO CON IL NUCLEARE IRANIANO?",1751129989,[262],[245],{"post_content":296,"post_title":300},{"matched_tokens":297,"snippet":298,"value":299},[88,78],"coinvolgimento in ogni trattativa mondiale (\u003Cmark>Afghanistan\u003C/mark>, Palestina… Kivu), Al-Thani sempre attivo diplomaticamente \u003Cmark>e\u003C/mark> con la potenza mediatica sul","Può apparire strano, ma la risposta alla domanda del titolo \u003Cmark>è\u003C/mark> Qatar. Può apparire forzata o arzigogolata \u003Cmark>e\u003C/mark> viene contestualizzato più facilmente l'apporto della petromonarchia nel discorso sviluppato da Laura Silvia Battaglia, perché il territorio che ospitava la base americana bombardata per scherzo telefonato dai pasdaran era ospitata nel sultanato di Al-Thani, \u003Cmark>e\u003C/mark> non solo perché l'argomento era adiacente alla analisi della messinscena tra grandi potenze per far accettare al resto del mondo il nuovo assetto del Sudovest asiatico voluto dagli Accordi di Abramo, escludendo l'Iran \u003Cmark>e\u003C/mark> i suoi proxy \u003Cmark>e\u003C/mark> la Turchia per creare una supply chain alternativa alla Belt Road Initiative; però anche in ambito centrafricano – come ci racconta Massimo Zaurrini – \u003Cmark>Doha\u003C/mark> ha ospitato i negoziati tra Repubblica democratica del Congo (Rdc) \u003Cmark>e\u003C/mark> Alleanza del fiume Congo (Afc-M23), ed \u003Cmark>è\u003C/mark> il terminale delle transazioni finanziarie derivanti dallo sfruttamento delle risorse dei Grandi Laghi, che ora vedranno gli Usa di Trump ergersi a gestori diretti delle miniere di cobalto \u003Cmark>e\u003C/mark> terre rare, che prima erano rubate alla lontana Kinshasa solo da Kagame, alleato delle potenze occidentali, attraverso le sue milizie antihutu. Peraltro anche Tsishekedi \u003Cmark>è\u003C/mark> un fiancheggiatore \u003Cmark>e\u003C/mark> grande amico di Israele, i cui imprenditori più spregiudicati hanno già operato in Rdc. Insomma affari tra autocrati, piazzisti, teocrati \u003Cmark>e\u003C/mark> fascisti in genere che pagano le popolazioni malauguratamente abitanti territori contesi tra potenti.\r\nQuindi ci troviamo di fronte a due Corridoi di merci, il cui progetto faraonico intende variare l'asse commerciale impostato da decenni, spostando i flussi che tagliano l'Africa a metà, congiungendo il porto angolano di Lobito con Beira in Mozambico o Dar es Salaam in Tanzania, Oceano Atlantico con Oceano Indiano; ma anche spostando le direttrici commerciali tra Oriente \u003Cmark>e\u003C/mark> Mediterraneo all'interno della Penisola arabica aggirando i flussi impostati un po' più a nord da Pechino \u003Cmark>e\u003C/mark> inserendo i territori controllati da Israele. A tanto ci ha portato aprire il vaso di Pandora della Guerra dei 12 giorni da un lato \u003Cmark>e\u003C/mark> la sbandierata tregua (supposta) tra Congo \u003Cmark>e\u003C/mark> Ruanda...\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nA Laura Silvia Battaglia, voce di \"Radio3Mondo\" \u003Cmark>e\u003C/mark> raffinata esperta della cultura dei paesi del Sudovest asiatico, abbiamo chiesto di inquadrare nell’ottica dei Paesi del Golfo il giudizio sulla strategia che ispira il rivolgimento dell’equilibrio nell’area: l’escalation sionista mette in scena un superamento del Diritto internazionale \u003Cmark>e\u003C/mark> del concetto di democrazia per imporre una configurazione del Vicino Oriente \u003Cmark>e\u003C/mark> dei suoi corridoi commerciali alternativi alla Bri cinese come illustrato tempo fa dallo stesso Netanyahu: annientamento dei proxy iraniani \u003Cmark>e\u003C/mark> ridimensionamento della Repubblica islamica stessa a favore della penisola arabica, alleata \u003Cmark>e\u003C/mark> complice con gli accordi di Abramo, con regimi autoritari \u003Cmark>e\u003C/mark> in funzione anticinese. La causa scatenante – il nucleare iraniano – sembra poco o nulla interessante persino nei suoi risultati (basta la narrazione presidenziale attraverso Truth, che non può essere messa in discussione), perché forse l’obiettivo vero \u003Cmark>è\u003C/mark> probabilmente un altro (magari Teheran uscirà dalla non proliferazione nucleare \u003Cmark>e\u003C/mark> non ci saranno più controlli).\r\nIl primo elemento che salta agli occhi \u003Cmark>è\u003C/mark> la centralità del Qatar, per la sua vicinanza all’Iran, per il suo coinvolgimento in ogni trattativa mondiale (\u003Cmark>Afghanistan\u003C/mark>, Palestina… Kivu), Al-Thani sempre attivo diplomaticamente \u003Cmark>e\u003C/mark> con la potenza mediatica sul mondo arabo, eppure \u003Cmark>è\u003C/mark> stato emblematicamente il primo a essere colpito dalla rappresaglia teatrale dei Turbanti. Il Qatar dipende integralmente da acquisti dall’estero, non produce nulla \u003Cmark>e\u003C/mark> la chiusura dello Stretto di Ormuz lo avrebbe soffocato.\r\nIl regime change a Tehran \u003Cmark>è\u003C/mark> nei piani israeliani (non in quelli trumpiani), ma il piano di riportare la dinastia Pahlavi al potere non potrebbe essere accettata dalla nazione civile iraniana che vive in un mondo parallelo a quello del potere detenuto che fa giochi internazionali, il potere \u003Cmark>è\u003C/mark> detenuto dai pasdaran \u003Cmark>e\u003C/mark> le città centrali sono omogenee etnicamente, ma la nazione \u003Cmark>è\u003C/mark> estesa enormemente, con un’orografia che non permette di certo un’invasione di stampo iracheno, difficile anche la frammentazione su base etnico-religiosa. La sostituzione dell’attuale regime non si riesce a immaginare da chi possa essere incarnato, perciò \u003Cmark>è\u003C/mark> difficile creare un’entità artificiale che sostituisca l’attuale sistema persiano. Benché esista una fronda interna, che però forse non \u003Cmark>è\u003C/mark> controllabile dall’esterno, o non ha ancora i mezzi \u003Cmark>e\u003C/mark> la mentalità per mettere in atto una rivolta. Solo se le forze di sicurezza solidarizzano con i rivoltosi si potrà avere un successo per il cambiamento. La stretta repressiva svilupperà nuove proteste?\r\nForse in questa tabula rasa dei paesi nemici di Israele \u003Cmark>e\u003C/mark> antagonisti dei sauditi la Turchia si può affrancare perché \u003Cmark>è\u003C/mark> un paese Nato \u003Cmark>e\u003C/mark> per l’abilità a fungere da cerniera tra mondi, appartenendo sia al mondo Brics che alla Nato, proponendosi come mediatore \u003Cmark>e\u003C/mark> mantenendo relazioni con tutti i protagonisti.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/4PFSoUBf2ZZ8hb79FwbPk0?si=4fbc4626a1f247f9\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/TrumpShowStayTuneOnMiddleEast.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPrecedenti trasmissioni attinenti a questo argomento si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCon Massimo Zaurrini, direttore di “Africa&Affari”, affrontiamo lo spostamento dell’asse commerciale dell’Africa centrale in seguito al nuovo interesse statunitense per le risorse africane in funzione anticinese.\r\nIn questo quadro si inserisce l’ennesima sceneggiata dell’amministrazione Trump che pretende di imporre una pace nel Nordest del Congo su basi \u003Cmark>e\u003C/mark> impegni uguali a quelli che da 20 anni sono divenuti carta straccia nel breve volgere di tempo, l’unica differenza \u003Cmark>è\u003C/mark> che Tshisekedi – molto legato alla finanza israeliana – ha “svenduto” il controllo delle risorse del territorio dei Grandi Laghi agli Usa in cambio della risoluzione della guerra con l’M23 \u003Cmark>e\u003C/mark> l’Alleanza del Fiume Congo, emanazione del Ruanda, alleato \u003Cmark>e\u003C/mark> partner degli anglo-americani. Quindi agli americani interessa in particolare poter sfruttare le miniere in qualche modo \u003Cmark>e\u003C/mark> dunque hanno scelto di mettere in sicurezza… i loro investimenti nella regione. Il Qatar \u003Cmark>è\u003C/mark> l'hub di arrivo delle merci \u003Cmark>e\u003C/mark> degli investimenti \u003Cmark>e\u003C/mark> per questo \u003Cmark>è\u003C/mark> coinvolto in questo quadro di tregua, essendo ormai \u003Cmark>Doha\u003C/mark> la capitale di qualunque accordo internazionale da quello siglato dal Trump.01 con i talebani.\r\nAttorno alla Repubblica democratica del Congo \u003Cmark>e\u003C/mark> alle sue ricchezze si sviluppano nuove infrastrutture utili alle nazioni africane che stano tentando di innescare uno sviluppo pieno di promesse \u003Cmark>e\u003C/mark> anche pericoli innanzitutto ambientali, ma quanto \u003Cmark>è\u003C/mark> l’interesse per gli affari occidentali? Salta all’occhio quel corridoio che, adoperando come terminal il porto angolano di Lobito, ambisce a tracciare supply chain che uniscono Oceano Indiano \u003Cmark>e\u003C/mark> Atlantico, fulcro della disputa Cina/Usa sulle merci africane, che il 26 giugno ha appena ricevuto 250 milioni ulteriori per la sua creazione da parte della UE, dopo il mezzo miliardo stanziato da Biden nel suo ultimo viaggio da presidente. Il corridoio di Lobito \u003Cmark>è\u003C/mark> bloccato dalla disputa nel Kivu migliaia di chilometri a nord del confine congoloese con lo Zambia, per cui si \u003Cmark>è\u003C/mark> operata una variante al progetto iniziale che coinvolgeva il Katanga.\r\nDella strategia fa parte anche il taglio agli USAid, alla Banca africana di sviluppo… il tutto per incentivare gli accordi bilaterali in cui Trump, il mercante, può ricattare, strappare il miglior prezzo, taglieggiare, smaramaldeggiare… gettare fumo negli occhi con la promessa di sviluppo attraverso la Dfc (U.S. Development Finance Corporation); \u003Cmark>e\u003C/mark> se si dovesse finalmente spuntare la possibilità di lavorare in loco i materiali grezzi, la devastazione ambientale sarebbe inevitabile.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/business-summit-il-mercato-africano-apprezza-le-trattative-senza-condizioni-etico-politiche-di-trump--66772324\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Lobito-Katanga_corridoi-infrastrutturali-spostano-assi-regionali.mp3\"][/audio]\r\n\r\nI precedenti appuntamenti con la geopolitica africana si trovano qui",{"matched_tokens":301,"snippet":302,"value":302},[271],"BASTIONI DI ORIONE 26/06/2025 - COSA C’ENTRA IL CORRIDOIO DI LOBITO CON LA TREGUA IN KIVU FIRMATA A WASHINGTON \u003Cmark>E\u003C/mark> COSA C’ENTRA IL CORRIDOIO DI ABRAMO CON IL NUCLEARE IRANIANO?",[304,306],{"field":113,"matched_tokens":305,"snippet":298,"value":299},[88,78],{"field":116,"matched_tokens":307,"snippet":302,"value":302},[271],1733921019032240000,{"best_field_score":310,"best_field_weight":171,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":311,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},"2216192442368","1733921019032240242",6637,{"collection_name":259,"first_q":34,"per_page":232,"q":34},5,["Reactive",316],{},["Set"],["ShallowReactive",319],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fJFjr1G3gki9oSzJ-b0xy88fw7fnkJm_8le_oPIs7rWI":-1},true,"/search?query=Afghanistan+e+Doha"]