","CON IL PROCESSO FARSA CONTRO ANAN, ALI, MANSOUR SI VUOLE PROCESSARE LA RESISTENZA PALESTINESE.","post",1750983347,[60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/tulkarem/","http://radioblackout.org/tag/anan-yaesh/","http://radioblackout.org/tag/laquila/","http://radioblackout.org/tag/manifestazioni/","http://radioblackout.org/tag/processo/",[24,26,20,32,15],{"post_content":67,"post_title":72,"tags":76},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"Anan","\u003Cmark>Anan\u003C/mark> Yaeesh, cittadino palestinese di 37","\u003Cmark>Anan\u003C/mark> Yaeesh, cittadino palestinese di 37 anni originario di Tulkarem, in Cisgiordania, è stato politicamente attivo durante la Seconda Intifada dei primi anni Duemila. Giovanissimo ha scontato quattro anni nelle carceri israeliane e nel 2006 è stato gravemente ferito in un agguato delle forze speciali. Ha lasciato la Palestina nel 2013 recandosi inizialmente in Norvegia, dove è stato operato per la rimozione dei proiettili rimasti nel suo corpo per anni. Nel 2017 ha raggiunto l’Italia, ottenendo il permesso di soggiorno nel 2019. Nel 2023, recatosi in Giordania, è stato rapito dai servizi di sicurezza ed è rimasto prigioniero per sei mesi.\r\n\r\nRientrato in Italia, è stato arrestato a gennaio 2024. Da allora è detenuto nel carcere di Terni con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo in un procedimento avviato dalla Procura dell’Aquila. L’inchiesta ruota attorno al presunto sostegno fornito al gruppo armato Brigata Tulkarem. La vicenda ha avuto origine con una richiesta di estradizione da parte di Israele, accolta dal Ministero della Giustizia italiano ma respinta dalla Corte d’Appello dell’Aquila, che ha ritenuto fondato il rischio di trattamenti inumani o degradanti in caso di rimpatrio. Pochi giorni dopo, tuttavia, è scattato un nuovo arresto, stavolta su iniziativa della magistratura italiana. Il processo in corso presso la Corte d’Assise dell’Aquila, che vede imputati anche altri due cittadini palestinesi, è segnato da forti contestazioni: le prove principali sono state infatti raccolte da Israele in Cisgiordania, attraverso interrogatori condotti dallo Shin Bet (i servizi segreti interni israeliani) senza garanzie difensive e in un contesto denunciato da molte organizzazioni internazionali per pratiche di tortura. La difesa contesta inoltre l’esclusione della quasi totalità dei testimoni proposti e denuncia il procedimento come un processo politico contro la resistenza palestinese. Sullo sfondo si intrecciano le tensioni tra diritto internazionale, diplomazia e il crescente utilizzo in Italia dell’articolo 270 bis del codice penale per perseguire condotte legate a contesti di conflitto esteri.\r\n\r\nLa corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Questo processo è la conseguenza del servilismo dello Stato italiano al sionismo e una prova della sua collaborazione al genocidio in corso in Palestina. Questo processo farsa ha lo scopo di criminalizzare la legittima resistenza palestinese, mentre l’unico vero terrorista è Israele che sta uccidendo migliaia di vittime innocenti distruggendo ed invadendo Gaza. Lo Stato italiano è complice di questo genocidio e lo dimostra anche attraverso l’ ignobile montatura di cui sono vittime i tre palestinesi.\r\n\r\nMercoledi 25 giugno, ore 9.30 ci sara’ un presidio al tribunale dell’Aquila e dalle 18 un corteo con partenza da prato di Collemaggio. Giovedì 26 giugno, h 10.30 presidio al tribunale dell’ Aquila e al termine un assemblea allo spazio sociale “CaseMatte”. Venerdi 27 giugno alle 9,30 presidio al tribunale dell’Aquila.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con un compagno che ha seguito le udienze del processo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BASTIONI-ANNAN.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":75},[74],"ANAN","CON IL PROCESSO FARSA CONTRO \u003Cmark>ANAN\u003C/mark>, ALI, MANSOUR SI VUOLE PROCESSARE LA RESISTENZA PALESTINESE.",[77,79,83,85,87],{"matched_tokens":78,"snippet":24},[],{"matched_tokens":80,"snippet":82},[69,81],"yaesh","\u003Cmark>Anan\u003C/mark> \u003Cmark>yaesh\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":20},[],{"matched_tokens":86,"snippet":32},[],{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],[90,95,98],{"field":35,"indices":91,"matched_tokens":92,"snippets":94},[17],[93],[69,81],[82],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":75,"value":75},"post_title",[74],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],1157451471441625000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":46,"score":106,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":108,"highlight":131,"highlights":151,"text_match":159,"text_match_info":160},{"cat_link":109,"category":111,"comment_count":46,"id":112,"is_sticky":46,"permalink":113,"post_author":114,"post_content":115,"post_date":116,"post_excerpt":117,"post_id":112,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":57,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":130},[110],"https://radioblackout.org/category/informazione/",[45],"100608","https://radioblackout.org/2025/09/aggiornamento-sul-processo-contro-la-resistenza-palestinese-allaquila/","info2","Il processo ad Anan, Alì, e Mansour si è contraddistinto per numerose anomalie, a partire dal fatto che non si comprende né di quali fatti specifici siano accusati né se il loro presunto reato, cioè sostenere la legittima resistenza contro l’occupazione coloniale, sia perseguibile da un tribunale Italiano, a meno che la corte di assise dell’Aquila non pretenda di sostenere che difendersi da un genocidio, che è sotto gli occhi del mondo, sia un reato.\nQueste anomalie accompagnano il processo dal suo inizio. Infatti Anan era stato originariamente arrestato per una richiesta di estradizione da parte delle autorità israeliane, la richiesta era stata rifiutata ma l’esule palestinese non è potuto uscire di prigione perché è immediatamente stato raggiunto da un mandato di cattura da parte delle autorità italiane. Questo fatto è già di per se un inequivocabile esempio del servilismo dello stato italiano verso quello israeliano.\nA questo va aggiunto il fatto che la pubblico ministero ha presentato come prove documenti dei servizi segreti israeliani che non sono utilizzabili in un processo penale, ed il fatto che che le memorie dei telefoni di Anan, sequestrate dagli inquirenti italiani, sono state passate ai colleghi israeliani ed utilizzate per individuare ed uccidere persone in Cisgiordania, fornendo una drammatica prova di come le istituzioni italiane sostengano la guerra algoritmica, ovvero la capacità di Israele di utilizzare tecnologie avanzate per identificare, controllare ed uccidere persone. Da tutti questi elementi si deduce il forte intreccio sul piano militare, poliziesco e dei servizi segreti tra Italia e Israele di cui questo processo è un lampante esempio. Siamo di fronte ad un processo per procura, istruito in Italia al fine di compiacere e sostenere gli alleati israeliani.\nPer quanto riguarda le anomalie va aggiunto che nella udienza dell’8 settembre scorso c’è stata una novità, la giudice a latere è stata trasferita ad altra sede. Se Prima di questo fuoriprogramma era stata stabilita la data della sentenza, ora il termine del processo si prolunga a tempi non ancora definiti.\nLa fretta di chiudere questo procedimento è sempre stata evidente tanto che si stava arrivando a sentenza dopo pochi mesi dall’inizio. Per raggiungere questo obiettivo la corte aveva addirittura rifiutato la maggior parte dei testi della difesa e le udienze si susseguivano a tappe forzate, creando difficoltà agli avvocati e limitando il loro diritto a prepararsi adeguatamente. Il giudice si proponeva di concludere il processo entro l’estate, nel momento in cui l’attenzione sul caso e la capacità di mobilitazione dei solidali è più bassa. Ma il processo non è finito nei tempi previsti ed ora rischia di andare a sentenza proprio nel momento in cui c’è la massima attenzione verso la questione palestinese. \nConcludere ora, qualsiasi sia l’esito, sarebbe un danno per i sostenitori di Israele. Infatti, se i tre venissero condannati, questa sarebbe ritenuta, dal movimento di sostegno alla Palestina, una prova della complicità delle istituzioni italiane con il genocidio in corso e quindi un’ulteriore ragione per mobilitarsi. Se invece venissero assolti, il governo italiano si ritroverebbe un simbolo della resistenza palestinese, Anan Yaeesh, al cento dell’attenzione, libero di parlare e di dare il suo contributo, nel pieno di una mobilitazione permanente che si fa di giorno in giorno più diffusa e radicale e che spaventa i nostri governanti.\nNel frattempo, il 21 settembre scorso si è svolto presso il carcere di Terni un presidio molto partecipato in solidarietà ad Anan. Nei giorni seguenti il partigiano palestinese è stato trasferito nel penitenziario di Melfi. Si tratta di un’ennesima vigliacca ritorsione contro un prigioniero che è già in una sezione di Alta Sicurezza da due anni in seguito ad un processo farsa.\n\n\n\nNe parliamo con un compagno dell' UDAP .","26 Settembre 2025","Il processo ad Anan, Alì, e Mansour si è contraddistinto per numerose anomalie, a partire dal fatto che non si comprende né di quali fatti specifici siano accusati né se il loro presunto reato, cioè sostenere la legittima resistenza contro l’occupazione coloniale, sia perseguibile da un tribunale Italiano, a meno che la corte di assise […]","2025-09-26 14:34:30","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-300x167.jpg 300w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-1024x570.jpg 1024w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-768x427.jpg 768w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-200x110.jpg 200w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH.jpg 1082w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aggiornamento sul processo contro la resistenza palestinese all’Aquila.",1758896951,[124,125,126,127,128,129],"https://radioblackout.org/tag/anan-yaeshh/","https://radioblackout.org/tag/carcere/","https://radioblackout.org/tag/palestina/","https://radioblackout.org/tag/processo/","https://radioblackout.org/tag/repressione/","https://radioblackout.org/tag/resistenza-palestinese/",[30,18,22,15,28,34],{"post_content":132,"tags":136},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[69],"Il processo ad \u003Cmark>Anan\u003C/mark>, Alì, e Mansour si è","Il processo ad \u003Cmark>Anan\u003C/mark>, Alì, e Mansour si è contraddistinto per numerose anomalie, a partire dal fatto che non si comprende né di quali fatti specifici siano accusati né se il loro presunto reato, cioè sostenere la legittima resistenza contro l’occupazione coloniale, sia perseguibile da un tribunale Italiano, a meno che la corte di assise dell’Aquila non pretenda di sostenere che difendersi da un genocidio, che è sotto gli occhi del mondo, sia un reato.\nQueste anomalie accompagnano il processo dal suo inizio. 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luchamapuche@protonmail.com","22 Luglio 2025","","2025-07-22 13:06:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_anan-ice-chile2-200x110.jpg","OPUSCOLO SU ANAN, ALI E MANSOUR | TRUMP'S WAR ON MIGRANTS | LOTTA MAPUCHE","podcast",1753189581,[216,217,218,219,220,221,222,223,224],"http://radioblackout.org/tag/anan-yaeesh/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/resistenza-armata/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[182,226,184,180,191,187,195,227,228],"cpr","sorveglianza","war on migrants",{"post_content":230,"post_title":234,"tags":237},{"matched_tokens":231,"snippet":232,"value":233},[74],"Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nOPUSCOLO SU \u003Cmark>ANAN\u003C/mark>, ALI E MANSOUR / / RELAZIONI ITALIA-ISRAELE\r","Estratti dalla puntata del 21 luglio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nOPUSCOLO SU \u003Cmark>ANAN\u003C/mark>, ALI E MANSOUR / / RELAZIONI ITALIA-ISRAELE\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna andiamo a presentare l’opuscolo “Solidarietà ad \u003Cmark>Anan\u003C/mark>, Alì e Mansour – Un piccolo granello di sabbia negli ingranaggi del potere si può trasformare in una tempesta”: una raccolta di testi (in fase di continuo aggiornamento) per cercare di sottolineare la rilevanza storica di un processo celebrato a L'Aquila contro individui accusati di fare parte della resistenza palestinese e fortemente eterodiretto dall’apparato di sicurezza sionista.\r\n\r\nUn opuscolo che - 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partita su impulso dell’apparato repressivo israeliano - e rilanciamo le giornate di mobilitazione organizzate a L’Aquila:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_solidarieta-anan.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUMANITA’ PROIBITA IN 41BIS\r\n\r\nIl 41bis deve essere un dispositivo deumanizzante e i gesti di affetto di un avvocato non possono interferire con l’amputazione totale dell’affettività a cui sono costrette le persone sepolte in quel regime; questo ciò che implicitamente vuole riaffermare la “segnalazione” da parte del direttore del carcere di Bancali nei confronti dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, il quale si era congedato dal prigioniero anarchico Alfredo Cospito salutandolo con una stretta di mano e due baci sulle guance.\r\n\r\nRaccogliamo un suo commento sulla vicenda, insieme ad alcuni aggiornamenti sulla situazione di Alfredo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_rossi-albertini-bacini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / / /\r\n\r\nProgramma iniziative solidali a L'Aquila:","23 Giugno 2025","2025-06-23 18:37:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/bcupcb_anan-41bis-200x110.jpg","ANAN, ALI, MANSOUR E LA LUNGA MANO REPRESSIVA DI ISRAELE - 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Notizia proprio di oggi: Seif Bensuibat, l'educatore del liceo Francese a Roma rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria è stato liberato. Seif era stato prima sospeso,poi licenziato dal suo luogo di lavoro, e infine, dopo avergli revocato lo status di rifugiato, è stato rinchiuso nel CPR di Roma di Ponte Galeria per avere condiviso dei post instagram sulla Palestina. Seif Bensuibat era residente in Italia con status di rifugiato da 10 anni.\r\nRicordiamo in questa sede anche Anan, Ali e Mansour che da diversi mesi sono in stato di arresto all'Aquila. Anan Yaeesh il 29 gennaio è stato arrestato all'Aquila con l'accusa di \"terrorismo\" in seguito ad una richiesta di estradizione da parte delle autorità Sioniste. L'Italia non accettò la richiesta di estradizione poichè neanche il governo italiano può negare la macchina di tortura che è il sistema penitenziario Sioniste, quindi non potendo permettere una estradizione verso una paese che pratica la tortura e dove i diritti dei detenuti non vengono rispettati, hanno invece accusato Anan e in seguito Ali e Mansour di fare parte di una cellula terroristica.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/black-in-22-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nChiudiamo la puntata con un approfondimento sulle rivolte antifrancesi che stanno attraversando la Nuova Caledonia, collettività d'oltremare sui generis tuttora ancorata al sistema coloniale francese. La nuova Caledonia (il cui nome precoloniale è Kanaky) è principalmente abitata dal popolo Kanak, ma si trova una grossa percentuale di persone discendenti dai coloni europei, essendo stata l'isola inizialmente una colonia penale e poi di popolamento.\r\nDa una settimana la capitale Noumea è squassata dalle manifestazioni e dai blocchi stradali e dall'aereoporto, per protestare contro la nuova proposta francese di allargamento del corpo elettorale: chiunque sia residente nell'isola da almeno 10 anni avrà diritto di voto, causando così la messa in secondo piano della popolazione indigena Kanak, maggioritaria sull'isola. Oltre alle contigenze, come sempre, quello che le proteste di massa ci restituiscono è la messa in discussione di un sistema coloniale che non ha più futuro. Ne parliamo con Léopold Lambert, attivista e redattore della rivista \"The Funambolist\".\r\nSelecta musicale by Pix from Filp the Beat\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/black-in-kanaky-leopold-lambert.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui potrete trovare l'intervista integrale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Leopold-lambert.mp3\"][/audio]","22 Maggio 2024","2024-05-22 15:47:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/XBEF2ENZOFFANDXP6DIW55645Q-e1716385485104-200x110.jpg","Rivolte in Nuova Caledonia",1716392827,[340,341,342,343],"http://radioblackout.org/tag/anticolonialismo/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/nuova-caledonia/",[193,345,49,189],"francia",{"post_content":347},{"matched_tokens":348,"snippet":349,"value":350},[69,240],"in stato di arresto all'Aquila. \u003Cmark>Anan\u003C/mark> \u003Cmark>Yaeesh\u003C/mark> il 29 gennaio è stato","Questa puntata di Black In si apre con una diretta dal Rettorato dell'Università di Torino, occupato da studentx dell'Intifada Studentesca per pretendere la rescissione degli accordi con le università israeliane e con le industrie di morte come Leonardo, Avio etc..\r\nProseguiamo con un aggiornamento sulla detenzione amministrativa Italia-Israele. 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