","Onde indopacifiche 14","post",1616885229,[60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77],"http://radioblackout.org/tag/balukhali/","http://radioblackout.org/tag/blinken/","http://radioblackout.org/tag/coxbazar/","http://radioblackout.org/tag/dostum/","http://radioblackout.org/tag/giulianobattiston/","http://radioblackout.org/tag/greatgame/","http://radioblackout.org/tag/kimjong-un/","http://radioblackout.org/tag/sarinamoles/","http://radioblackout.org/tag/uiguri/","http://radioblackout.org/tag/yangyechi/","http://radioblackout.org/tag/afghanistan/","http://radioblackout.org/tag/anchorage/","http://radioblackout.org/tag/biden/","http://radioblackout.org/tag/ghani/","http://radioblackout.org/tag/kabul/","http://radioblackout.org/tag/kim-jong-un/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/rohingya/",[79,80,81,82,83,28,32,34,84,26,30,17,85,22,20,86,15,24],"#balukhali","#blinken","#coxbazar","#dostum","#giulianobattiston","#uiguri","biden","Kim Jong-un",{"post_content":88,"tags":92},{"matched_tokens":89,"snippet":90,"value":91},[17],"il suo omologo cinese ad \u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>, dove non se le sono","https://youtu.be/lDxItqxkDUA\r\nUn malinteso senso ludico ha caratterizzato gli ultimi giorni della narrazione degli eventi preparata da Sabrina Moles per la rubrica di Onde indopacifiche su Radio Blackout: Kim Jong-un ha salutato l'accensione della fiaccola olimpica con l'accessione dei motori di missili balistici (vietatissimi!) finiti proprio nel mar del Giappone; ma anche in Afghanistan si sta aprendo un nuovo round del Great Game cominciato nel 1830 dai britannici che in quell'anno aprirono una via commerciale verso Bukhara, occupando l'emirato afgano, dando la stura a un gioco da cui gli americani cercano di uscire ora attraverso un processo di pace che va a rilento perché c'è sempre qualche protagonista che teme di restare con il cerino in mano (stavolta sono Ghani e Abdullah contrari al governo ad interim proposto dagli americani), perché il gioco si fonda sul fatto che i tempi che si dà ogni partecipante non coincidono con quelli delle esigenze altrui. Ora le diplomazie cercano di avviare conferenze di pace in mezzo alle bombe stragiste e alle uccisioni mirate (come delle tre giovanissime giornalista abbattute all'uscita dalla emittente dove lavoravano): gli americani cercano con urgenza di far organizzare da Ankara una conferenza che porti i talebani a esprimere chiaramente quale idea di sharia intendono proporre, intanto a Mosca si sono incontrate le diplomazie di Pakistan (senza il quale non si può conseguire alcuna pace a Kabul), Cina, Usa e Russia. Non mancano i vecchi Signori della Guerra. Da questo groviglio abbiamo cercato di uscire con Giuliano Battiston, uno dei massimi esperti di Afganistan. Ma nei suoi interessi molteplici Giuliano ha frequentato anche il Bangladesh , interessandosi delle sventure dei rohingya, e ci ha riportato il raccapriccio di un rogo terrificante scatenatosi nel campo profughi di Balukhali, nella zona di Cox Bazar, dove c'è il più grosso concentramento di campi profughi al mondo: i profughi sono arsi vivi, perché i campi sono recintati e quindi non hanno potuto scampare alle fiamme, Anche in questo caso il destino amaro di questa comunità islamica li pone tra le fiamme di questa tragedia e la deportazione sull'isola di Bhashan Char, soggetta a periodiche alluvioni, di cui Giuliano ci descrive in dettaglio le condizioni di esistenza e dove è stato decretato che vengano deportati centomila rohingya; pochi giorni fa i funzionari dell'Onu hanno visitato il luogo del confinamento lontano dagli occhi. E questa corrispondenza è avvenuta il giorno prima degli scontri a Dacca contro la visita di Modi nel giorno dell'indipendenza bangladese, a sancire la profondità della ferita religiosa nel golfo del Bengala.\r\nLe diplomazie sembrano tutte un po' in affanno: il caso più emblematico è stato l'incontro tra Blinken e il suo omologo cinese ad \u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>, dove non se le sono mandate a dire e i cinesi hanno avuto modo di spiegare una volta di più che ciascun popolo ha la propria sensibilità e il proprio concetto di diritti umani e civili, cercando di rivendicare in chiave di anticolonialismo culturale la pretesa di... cancellare la cultura uigura. Da qui si è scatenato un fuoco di sanzioni incrociate, che hanno visto i cinesi prendere di mira Nike e altri prodotti simili, ma soprattutto si sono accaniti su centri di ricerca, accademici, scienziati...\r\nAbbiamo concluso ricordando la mattanza di giovani in corso in Myanmar: era appena concluso lo sciopero silenzioso (due giorni dopo ci sarebbe stato un massacro di più di 100 manifestanti)... la furia di militari e poliziotti documentata dai video che riescono a uscire è orribile a vedersi e alcune armi imbracciate dagli assassini sono italiane, come dimostrato dall'indagine di Emanuele Giordana e Alessandro De Pascale su \"il manifesto\" e \"L'Atlante delle Guerre\"\r\nQui c'è l'analisi di tutti questi temi trattati da Sabrina Moles di \"China Files\" e Giuliano Battiston di \"Lettera22\":\r\n\r\n\"Baruffe ad \u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>, a far da sfondo Great Game afgano e rogo di Balukhali\".",[93,95,97,99,101,103,105,107,109,111,113,115,118,120,122,124,126,128],{"matched_tokens":94,"snippet":79},[],{"matched_tokens":96,"snippet":80},[],{"matched_tokens":98,"snippet":81},[],{"matched_tokens":100,"snippet":82},[],{"matched_tokens":102,"snippet":83},[],{"matched_tokens":104,"snippet":28},[],{"matched_tokens":106,"snippet":32},[],{"matched_tokens":108,"snippet":34},[],{"matched_tokens":110,"snippet":84},[],{"matched_tokens":112,"snippet":26},[],{"matched_tokens":114,"snippet":30},[],{"matched_tokens":116,"snippet":117},[17],"\u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>",{"matched_tokens":119,"snippet":85},[],{"matched_tokens":121,"snippet":22},[],{"matched_tokens":123,"snippet":20},[],{"matched_tokens":125,"snippet":86},[],{"matched_tokens":127,"snippet":15},[],{"matched_tokens":129,"snippet":24},[],[131,137],{"field":35,"indices":132,"matched_tokens":134,"snippets":136},[133],11,[135],[17],[117],{"field":138,"matched_tokens":139,"snippet":90,"value":91},"post_content",[17],578730123365712000,{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":144,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":146,"highlight":168,"highlights":186,"text_match":140,"text_match_info":194},{"cat_link":147,"category":148,"comment_count":46,"id":149,"is_sticky":46,"permalink":150,"post_author":49,"post_content":151,"post_date":152,"post_excerpt":52,"post_id":149,"post_modified":153,"post_thumbnail":154,"post_thumbnail_html":155,"post_title":156,"post_type":57,"sort_by_date":157,"tag_links":158,"tags":163},[43],[45],"67802","http://radioblackout.org/2021/03/onde-indopacifiche-13/","https://youtu.be/tkKiiEMB5Ps\r\n\r\nApriamo la puntata numero 13 come avevamo aperto la precedente, ma con un salto di qualità musicale notevole, mantenendo e accentuando il grado di propaganda.\r\n\r\nMentre trasmettevamo non potevamo sapere come sarebbe iniziato l'incontro bilaterale organizzato nei -11 gradi Celsius di Anchorage, ma è stato sicuramente all'altezza delle aspettative spettacolari: Biden aveva appena dato del \"Killer\" a Putin per far sapere agli europei che le sanzioni avrebbero colpito chiunque prosegua a fare affari con il Cremlino (e con Gazprom); avevamo pensato che la nuova amministrazione avesse scelto il suo nemico a Mosca... invece sono volati stracci anche in Alaska.\r\n\r\nSempre nell'ambito del contenimento delle Cina coinvolge anche la Corea del Nord: la sorella di Kim ha pensato di portare il suo saluto al vertice commentando la notizia dell'intelligence americano secondo i quali i nuovi missili ballistici intercontinentali in dotazione a Pyongyang sono considerevolmente più grandi e capaci dei precedenti; intanto I funzionari statunitensi sono in allerta, mentre gli Stati Uniti e la Corea del Sud conducono esercitazioni militari ridotte e simulate e Washington torna a richiedere la denuclearizzazione della Corea del Nord.\r\n\r\nPeraltro HK, Taiwan e Xinjiang sono tornate come un tormentone nei colloqui e in ogni esternazione americana: una competizione strategica, che coinvolge anche la diplomazia del vaccino. Questo ci conduce ad accennare a un notevole problema per molti che vorrebbero poter tornare in Cina: le procedure per entrarvi sono particolarmente complesse e poco chiare nei criteri. Certo che se l'unico vaccino riconosciuto da Pechino è Sinovac, che non è autorizzato in Europa si produce automaticamente un divieto di ingresso per milioni di persone.Altra notizia della settimanaè una sofisticazione della adozione del riconoscimento facciale presso taluni esercizi cinesi che possono carpire anche le reazioni emotive a fronte di un'offerta della merce e registrarla nel dossier del singolo cliente schedato\r\n\r\nOvviamente anche il Giappone gioca il suo ruolo in questo tentativo di recuperare le alleanze nell’Asia orientale ed è strano che una app nipponica (Line) abbia concesso al partner cinese di accedere a tutti i dati sensibili dei suoi utenti. Ma almeno una buona notizia proviene dal Nord del Giappone: La sentenza del giudice donna Tomoko Takebe della Corte di Sapporo di considerare incostituzionale il mancato riconoscimento di un'unione legale tra due persone dello stesso sesso è stata celebrata come una conquista dopo un travagliato percorso della comunità Lgbt, perché crea un precedente; il Giappone è l'ultimo dei G7 a riconoscere le coppie omosessuali.\r\n\r\nNon possiamo dimenticare la terribile situazione in Myanmar, ammirando la determinazione maturata in pochi anni di aperture nella dittatura militare. La popolazione birmana è convinta sempre più del coinvolgimento cinese e quindi molte aziende a capitale cinese hanno preso fuoco; in realtà a Pechino importa la stabilità per fare i propri affari con chiunque e quindi il proseguimento dei riot potrebbe forse far intervenire Pechino in un senso o nell'altro.\r\n\r\nDa ultimo è importante segnalare la morte di Wang Fuchun, occhiuto \"fotografo dei treni\", una istituzione sia lui che le macchine sbuffanti su binari a scartamento ridotto \r\n\r\n\r\n\r\n\"13 Emozioni facciali sensibili\".","21 Marzo 2021","2021-03-22 00:50:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Shengyan-Dalian_Wang-Fuchun-1994-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Shengyan-Dalian_Wang-Fuchun-1994-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Shengyan-Dalian_Wang-Fuchun-1994-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Shengyan-Dalian_Wang-Fuchun-1994-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Shengyan-Dalian_Wang-Fuchun-1994.jpeg 830w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 13",1616337028,[71,159,76,160,161,162],"http://radioblackout.org/tag/corea-del-nord/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/sapporo/","http://radioblackout.org/tag/vaccine-diplomacy/",[17,164,15,165,166,167],"corea del nord","riconoscimento facciale","Sapporo","Vaccine diplomacy",{"post_content":169,"tags":173},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[17],"nei -11 gradi Celsius di \u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>, ma è stato sicuramente all'altezza","https://youtu.be/tkKiiEMB5Ps\r\n\r\nApriamo la puntata numero 13 come avevamo aperto la precedente, ma con un salto di qualità musicale notevole, mantenendo e accentuando il grado di propaganda.\r\n\r\nMentre trasmettevamo non potevamo sapere come sarebbe iniziato l'incontro bilaterale organizzato nei -11 gradi Celsius di \u003Cmark>Anchorage\u003C/mark>, ma è stato sicuramente all'altezza delle aspettative spettacolari: Biden aveva appena dato del \"Killer\" a Putin per far sapere agli europei che le sanzioni avrebbero colpito chiunque prosegua a fare affari con il Cremlino (e con Gazprom); avevamo pensato che la nuova amministrazione avesse scelto il suo nemico a Mosca... invece sono volati stracci anche in Alaska.\r\n\r\nSempre nell'ambito del contenimento delle Cina coinvolge anche la Corea del Nord: la sorella di Kim ha pensato di portare il suo saluto al vertice commentando la notizia dell'intelligence americano secondo i quali i nuovi missili ballistici intercontinentali in dotazione a Pyongyang sono considerevolmente più grandi e capaci dei precedenti; intanto I funzionari statunitensi sono in allerta, mentre gli Stati Uniti e la Corea del Sud conducono esercitazioni militari ridotte e simulate e Washington torna a richiedere la denuclearizzazione della Corea del Nord.\r\n\r\nPeraltro HK, Taiwan e Xinjiang sono tornate come un tormentone nei colloqui e in ogni esternazione americana: una competizione strategica, che coinvolge anche la diplomazia del vaccino. 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E' come assistere alla messa in scena di ciò che normalmente è fuori dai riflettori, affidato agli specialisti delle camere mortuarie, che preparano il cadavere per l'ultima esposizione pubblica prima della sepoltura.\r\nL'oscenità in senso etimologico, ossia l'esposizione del disordine dietro i fondali, della confusione dei camerini, dei volti senza trucco. Se dovessimo trovare una formula per questa nostra epoca potremmo dire di essere passati dalla politica spettacolo allo spettacolo della politica. Farsesco, impudico, esibito sino all'estremo. Eppure insuperabile.\r\nIntorno alla questione della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi e alla crisi di governo abortita in extremis, il gioco delle alleanze, delle amicizie, delle poltrone, degli interessi si è mostrato senza infingimenti. Nudo. Una nudità senza vergogne di sorta. Scilipoti che inveisce contro i traditori che abbandonano la barca che affonda è l'immagine più emblematica della politica che da spettacolo, mostrando la propria trama senza esitazioni né traumi.\r\nSe il berlusconismo ha segnato il passaggio dalla politica ideologica alla politica dell'immagine, il tramonto del vecchio leader pare segnare il passaggio all'avanspettacolo, alla farsa, all'operetta.\r\nIl buffone diventa re e recita la parte con la stessa ferocia del proprio modello.\r\nLa distanza tra il buffone che si fa re, i continui \"scandali\" che rendono pubblica la corruzione profonda della politica (e della società), allargano la distanza tra l'apparato istituzionale e le vite concrete di quanti vivono esistenze precarie, prive di prospettive, ancorate a scelte appannaggio di una governance transnazionale che detta la propria agenda alle istituzioni nazionali. Oggi la politica ha visto erodere il proprio potere di controllo dell'economia e, quindi, di presa sulla società, se non nella forma più squisitamente disciplinare.\r\n\r\nAnarres ne ha discusso due settimane fa, prima della pantomima della mancata crisi di governo, con Salvo Vaccaro, che insegna filosofia politica all'università di Palermo.\r\nAscolta la diretta:\r\n2013 09 20 vaccaro decomposizione della politica\r\n\r\nLa settimana successiva il rientro della crisi di governo, l'IVA è aumentata, l'IMU per i ricchi non è passata, la \"manovrina\" da 1,6 miliardi è stata approntata.\r\n\r\nAnarres ha ripreso il filo della discussione con Stefano Boni, antropologo dell'università di Modena e Reggio, collaboratore di Libertaria.\r\nNe emerge un'immagine della politica come una sorta di reality show, affidato a logiche di merketing. Ogni aspetto della comunicazione politica diviene sempre più simile alla pubblicità dei prodotti. Secondo un recente sondaggio la fiducia nei partiti è all'8%, l'astensionismo, che alla fine degli anni 70' si attestava intorno al 10% oggi è cresciuto sino a sfiorare il 50% nelle ultime ammnistrative: uno su cinque di quelli che avevano votato la volta precendente non ha più votato alla recente tornata elettorale. Secondo Boni tra i motivi di disaffezione dalla politica è la constatazione della sua perdita di potere a favore delle istutuzioni finanziarie, che dettano l'agenda ai governi, impongono nuove tasse, arrivando, come in Grecia e in Italia, ad imporre lo spesso presidente del consiglio. L'altro cuneo che allarga la frattura tra i cittadini e le istituzioni è la constatazione degli enormi privilegi dei politici di professione, la cui moralità è tanto bassa da lucrare persino sulle calamità nazionali. Ne consegue che il ruolo della politica è mantenere il consenso e la pace sociale, attraverso la delega ad un qualche partito, a qualsiasi partito. Il gioco tuttavia funziona sempre meno. Tanta parte dei movimenti che si sono sviluppati nelle diverse latitudini del pianeta ha costruito - almeno nella propria fase aurorale - relazioni egualitarie e libertarie, mettendo in campo una critica radicale alla delega politica. Il fulcro di questi movimenti è l'assemblea dove si decide con il metodo del consenso, riffuggendo quindi metodi basati sul principio di maggioranza.\r\nIl nocciolo politico è la messa in discussione della sovranità, del diritto dello Stato ad imporre le proprie decisioni, un nodo che ovviamente non si scioglie a livello istituzionale, ma in una pratica che si oppone alla dimensione istituita. 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