","Il diluvio universale... di petrolio","post",1587735556,[49,50,51,52,53],"http://radioblackout.org/tag/aramco/","http://radioblackout.org/tag/crisi-del-petrolio/","http://radioblackout.org/tag/gazprom/","http://radioblackout.org/tag/opec/","http://radioblackout.org/tag/shale/",[19,23,21,15,17],{"post_content":56,"tags":60},{"matched_tokens":57,"snippet":58,"value":59},[19],"di vista economico la saudita \u003Cmark>Aramco\u003C/mark>, la più grande compagnia di","Per il petrolio non c'è più spazio. E non si intenda che ora di abbandonare il fossile come principale fonte energetica nel globo, tutt'altro. Mentre le grandi aziende dell'automobile lanciano grandi proclami sui motori elettrici, per immaginare nuovi scenari dopo il coronavirus, diventa allo stesso tempo difficile immaginare un mondo che faccia a meno del fossile fossile come ora che il costo è ai minimi storici. A terminare è infatti la disponibilità di stoccaggio nei vari siti, al punto che l'ipotesi di interrompere l'estrazione sarebbe un'ipotesi al momento neanche troppo remota. \r\nLa soglia dei 10 dollari al barile è oramai prossima, ed è importante ricordare che i costi di estrazione per ogni singolo barile permangono intorno ai 60. Non soprende che siano tante le petroliere, le più battenti bandiera a stelle e strisce, ancorate al largo dei giacimenti per mettere da parte quanto più petrolio possibile, per rimpinzare i propri magazzini. \r\n\r\n\r\n\r\n\r\nDal punto di vista economico la saudita \u003Cmark>Aramco\u003C/mark>, la più grande compagnia di idrocarburi al mondo con una valutazione patrimoniale da oltre 2000 miliardi di dollari, corre ai ripari, anche per non danneggiare eccessivamente il suo titolo sbarcato in borsa in tempi recenti, entrando a gamba tesa nelle quote di Eni, Equinor, Shell e Total, ovvero le più grandi compagnie petrolifere europee.\r\n\r\n\r\nL'intervento molto informato e la sottile analisi del momento è di Enrico Duranti, militante No Triv di Crema:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/2020_04_23_meno-barili-al-giorno.mp3\"][/audio]\r\nNeanche questo tracollo consentirà di abbandonare il fossile?",[61,64,66,68,70],{"matched_tokens":62,"snippet":63},[19],"\u003Cmark>Aramco\u003C/mark>",{"matched_tokens":65,"snippet":23},[],{"matched_tokens":67,"snippet":21},[],{"matched_tokens":69,"snippet":15},[],{"matched_tokens":71,"snippet":17},[],[73,78],{"field":24,"indices":74,"matched_tokens":75,"snippets":77},[35],[76],[19],[63],{"field":79,"matched_tokens":80,"snippet":58,"value":59},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":83,"best_field_weight":84,"fields_matched":85,"num_tokens_dropped":35,"score":86,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":35},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":46,"first_q":19,"per_page":89,"q":19},6,4,{"facet_counts":92,"found":85,"hits":121,"out_of":190,"page":14,"request_params":191,"search_cutoff":25,"search_time_ms":85},[93,101],{"counts":94,"field_name":99,"sampled":25,"stats":100},[95,97],{"count":14,"highlighted":96,"value":96},"Spot",{"count":14,"highlighted":98,"value":98},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":85},{"counts":102,"field_name":24,"sampled":25,"stats":119},[103,105,107,109,111,113,115,117],{"count":14,"highlighted":104,"value":104},"Fifa",{"count":14,"highlighted":106,"value":106},"calcio",{"count":14,"highlighted":108,"value":108},"Israele",{"count":14,"highlighted":110,"value":110},"transfem",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"free palestine",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"calcio popolare",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"calcio femminile",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"Bastioni di Orione",{"total_values":120},8,[122,162],{"document":123,"highlight":143,"highlights":151,"text_match":157,"text_match_info":158},{"comment_count":35,"id":124,"is_sticky":35,"permalink":125,"podcastfilter":126,"post_author":38,"post_content":127,"post_date":128,"post_excerpt":41,"post_id":124,"post_modified":129,"post_thumbnail":130,"post_title":131,"post_type":132,"sort_by_date":133,"tag_links":134,"tags":142},"93333","http://radioblackout.org/podcast/spot-con-aurora-vanchiglia-transfemm-fifaisraele-valencia-le-calciatrici-contro-saudi-aramco/",[96],"Il menù della puntata del 6 novembre!\r\n\r\n \tIsraele e FIFA: Approfondiamo l'ennesimo rifiuto da parte della Fifa nell'escludere israele dalle competizioni internazionali per la violazione degli articoli della FIFA e soprattutto dei diritti umani. Una questione rimasta irrisolta nonostante la pressione globale.\r\n \tEventi sportivi e disastri climatici: Dal rinvio di Bologna-Milan a causa dell'alluvione di metà ottobre, fino all'annullamento del GP di Valencia: analizziamo come il cambiamento climatico stia sconvolgendo il calendario sportivo e come le federazioni siano miopi e interessati principalmente ai risvolti economici piuttosto che alle necessità delle persone coinvolte dal cataclisma.\r\n \tSaudi Aramco e il calcio femminile: Le giocatrici professioniste si uniscono in protesta contro la FIFA per la conclusione dell'accordo che porterà la Saudi Aramco a sponsorizzare le prossime coppe del mondo masc e fem. 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Ci facciamo aiutare da Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista esperta della penisola araba che ha seguito a lungo anche le vicende yemenite.\r\n\r\nL'Arabia Saudita di Bin Salman si presenta forte della potenza finanziaria del suo fondo sovrano e della società che gestisce le ricchezze petrolifere del paese Aramco,che ormai estende i suoi interessi anche verso l'Asia meridionale .Il faraonico progetto della Vision 2030 che ha come obiettivo anche quello di diversificare le fonti dell'economia saudita e di modernizzare il paese ,per quanto ridimensionato, costituisce il volano con il quale Bin Salman vuole proiettare un' immagine diversa del paese come elemento di stabilità che tenga insieme gli USA ,Russia e Cina dialogando al contempo con lo storico rivale persiano. L'Arabia Saudita guarda anche con interesse al Libano dopo l'elezione di Aoun come presidente e l'indebolimento di Hezbollah e alla Siria mirando a diventare un nodo decisionale che non si puo' ignorare . Forte dei rapporti che lo legano a Trump Bin Salman sta giocando una partita globale, non a caso gli incontri tra le delegazioni russe e americane si sono tenuti a Riyad ,ma non solo sul piano diplomatico anche su quello economico come dimostra la quasi adesione ai BRICS, l'emissioni di obbligazioni in euro per sostenere il progetto \"Vision 2030\" , il mancato rinnovo dell'accordo relativo al pagamento del petrolio in dollari Usa, promosso cinquanta anni fa tra gli Stati Uniti d’America e l’Arabia Saudita . 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A 36 anni dalla caduta del muro l'esito di queste elezioni con il successo della destra di AFD nei laender orientali ,rimanda al fallimento sostanziale del processo di unificazione vissuto ad est come un' annessione forzata a suon di trasferimento di risorse economiche ed umane che però non hanno contribuito alla crescita delle regioni orientali. Con Vita parliamo anche dell'impatto della riunificazione sulla vita delle persone che vivevano nella DDR.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONE-27022025-GERMANIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Laura Schrader ,giornalista e studiosa della questione kurda ,parliamo degli Yazidi in occasione di una mostra che si terrà da sabato 1 marzo al polo del '900 sulla comunità yezidae lo spazio sacro. Il popolo degli yazidi è stato vittima di varie persecuzioni a causa della sua religione eterodossa e l'ultimo tentativo di genocidio è stato perpretato dall'Isis nell'agosto del 2014 nella regione irachena nord occidentale di Sinjar, nel giro di poche settimane più di 5000 persone furono uccise mentre donne e bambini furono ridotti in schiavitù. Un decennio dopo il massacro risultano ancora disperse 2600 persone e molte fosse comuni non sono ancora stae scavate , il massacro ha provocato circa 350000 profughi costretti a fuggire. Con Laura parliamo anche della situazione nel Rojava e dell'attacco delle milizie filo turche contro la diga di Tishrin difesa dalla popolazione del luogo e dai combattenti curdi. 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