","Processo per stupro. La violenza dei tribunali","post",1490720723,[61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-antisessista/","http://radioblackout.org/tag/cacerolazo/","http://radioblackout.org/tag/diamante-minucci/","http://radioblackout.org/tag/massimo-raccuia/","http://radioblackout.org/tag/non-una-di-mano-torino/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/tribunale/",[15,70,29,27,33,71,72,73],"cacerolazo","stupro","torino","tribunale",{"post_content":75,"tags":80},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"Antisessista","abbiamo parlato con Natascia dell'Assemblea \u003Cmark>Antisessista\u003C/mark> e della Rete Non Una","Le motivazioni della sentenza di assoluzione del dirigente della Croce Rossa Massimo Raccuia dall'accusa di stupro hanno suscitato ampia indignazione, perché trasformano la vittima in imputata, negandone libertà e dignità.\r\nIeri scritte sono apparse di fronte al tribunale e sui muri della sede della Croce Rossa.\r\n\r\n\r\nL'assemblea di Non Una di Meno ha indetto per domenica 2 aprile un cacerolazo ruomoroso contro la violenza dei tribunali. L'appuntamento è alle 16 in piazza Castello.\r\n\r\nNon Una di Meno ha lanciato un appello alla rete nazionale per un presidio davanti alle sedi dei tribunali per mercoledì 12 aprile alle ore 12.\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Natascia dell'Assemblea \u003Cmark>Antisessista\u003C/mark> e della Rete Non Una di Meno di Torino.\r\n\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 03 28 nata stupro\r\n\r\n\r\nDi seguito un testo pubblicato su Indymedia Barcellona dal gruppo anarco-femminista “Emma Goldman” che rivendica le scritte: “Questa notte di fronte al tribunale di Torino è comparsa la scritta “La giudice Minucci protegge chi stupra”.\r\nSui muri della sede della Croce Rossa di via Bologna è stata vergata la scritta “Raccuia stupratore”.\r\n\r\nMassimo Raccuia è un dirigente della Croce Rossa. Accusato di stupro da “Laura”, una precaria della CRI, dopo sei anni è stato assolto da ogni accusa.\r\nIn aula, accanto a Laura, sedeva un'altra donna, la ex compagna di Raccuia, che da tempo aveva chiesto ed ottenuto di allontanare la figlia da un uomo che le dimostrava attenzioni poco paterne.\r\nLa giudice che lo ha assolto ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Torino, perché proceda per calunnia nei confronti di Laura, la donna violentata da Raccuia.\r\n\r\nLa giudice Minucci ha deciso che Laura non è credibile. Non è credibile perché ha detto solo no. “No, Basta”, cercando di allontanare da se l'uomo che la stava stuprando. Per Diamante Minucci e le altre due giudici del collegio, dire “Basta” non è sufficiente. Bisogna gridare, correre a farsi fare un test di gravidanza, farsi lacerare la carne e suon di botte.\r\nIl discrimine per Minucci è il martirio. Se lo stupratore non lascia il segno, se la donna non grida aiuto, allora è chiaro che ci stava.\r\n\r\nRaccuia è un dirigente, Laura una precaria, già vittima delle violenze durante l''infanzia. Una storia che somiglia a tante altre: in Italia una donna su tre ha subito molestie o stupri. I violenti giocano sulla paura, sul ricatto del lavoro, dei figli, sulla giusta reticenza delle donne a rivolgersi ai tribunali, dove le loro vite sono frugate ed indagate, dove la loro libertà è sempre sul banco degli accusati.\r\n\r\nPer noi, che non amiamo né i giudici, né i tribunali, “no” vuol dire “no”, “basta” vuol dire “basta”.\r\n\r\nUno stupro è uno stupro. La discriminante è il consenso.\r\n\r\nLa cultura dello stupro si nutre di sentenze come quella emessa dalla giudice Minucci.\r\n\r\nStupratori e giudici ci vorrebbero spaventate e piegate, ma la nostra forza è nella solidarietà, nel mutuo appoggio, nella denuncia di violenze e soprusi sui muri della città, nei posti dove viviamo, dove lavoriamo, dove studiamo, dove camminiamo, dove ci divertiamo.\r\nImpariamo a riconoscerci, per lottare insieme contro chi ci vuole vittime e indifese.\r\nNon lo siamo. Abbiamo imparato ad autodifenderci. 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L'appuntamento, prima tappa di un percorso di avvicinamento al corteo, indetto dalla rete “Io decido” il 26 novembre a Roma, è stato promosso dall'assemblea antisessista. L'8 ottobre presso l'Università La Sapienza si terrà un'assemblea nazionale. Queste iniziative sono parte integrante di un percorso di lotta su diversi filoni tematici, capaci di coinvolgere compagne e compagn* impegnat* contro la violenza di genere, stimolando nel contempo il confronto tra individualità, realtà, gruppi e collettivi eterogenei.\r\n\r\nLa diversità di punti di vista e prospettive arricchisce il fronte comune d'azione.\r\nNell'assemblea è emersa la necessità organizzarsi, prendere parola, ritagliarsi spazi concreti, per contrastare la narrazione sessista dei media mainstream, che descrivono le donne vittime di violenza come minorenni da tutelare e gli uomini violenti come folli che eccedono nelle loro passioni, trasformando una feroce partita di potere in devianza psichiatrica.\r\n\r\nLa violenza maschile è uno delle architravi dell'immaginario patriarcale, la trama sottesa al moltiplicarsi di stupri, femminicidi, pestaggi, che sono la normalità e non l'eccezione.\r\n\r\nTra le varie proposte emerse dall'assemblea c'è il bisogno di allargare i propri orizzonti ed uscire fuori dalle mura nelle quali spesso ci si chiude volontariamente o involontariamente, e trasportare all'esterno le tematiche che vengono affrontate nelle assemblee di movimento.\r\n\r\nSi è perciò deciso di spostare gli incontri nei quartieri e nelle piazze, aumentando così la propria visibilità.\r\n\r\nIl prossimo appuntamento pubblico è stato fissato per mercoledì 5 ottobre alle 18,30 in piazza S.Giulia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Chiara, redattrice di Radio Blackout. Ne è scaturita una chiacchierata a tutto tondo, che ha toccato anche la campagna sulla fertilità promossa dal ministro cattolico Lorenzin, che al di là delle infelici campagne pubblicitarie, si concreta in un piano che mira a ridefinire secondo criteri patriarcali la vita delle donne.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-09-27-chiara-ass-antise","27 Settembre 2016","2016-09-28 12:17:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/femminismo-violenza-sulle-donne-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"201\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/femminismo-violenza-sulle-donne-300x201.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/femminismo-violenza-sulle-donne-300x201.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/femminismo-violenza-sulle-donne-768x515.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/femminismo-violenza-sulle-donne.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Violenza maschile sulle donne. 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(...) Stavolta il ministero della Salute pubblica un'immagine con un sapore \"vagamente\" razzista: in alto due belle coppie felici, bionde, bianche, eterosessuali e vestite con colori pastello, sotto un gruppo di ragazzi, in maggioranza neri, che si drogano. (...) Dice l’Ansa che è stato ritirato l’opuscolo (ora visibile solo su archive.org) sulle cattive abitudini attribuite a neri e gente dei centri sociali, sarebbe stata aperta un’inchiesta e revocato l’incarico al direttore per la comunicazione del ministero. (...) Ma quel che a me viene in mente è il fatto che per ben due volte si è scansata la critica all’intero Piano Nazionale della Fertilità, con annesse ridicole iniziative e offensive locandine e immagini, e per ben due volte la Ministra resta attaccata alla poltrona senza dare il minimo segno di assunzione di responsabilità che viene attribuita sempre e solo ai sottoposti.\" (da abbattoimuri.wordpress.com)\r\n\r\nPrendendo spunto dalle manifestazioni #FertilityFake che ieri si sono tenute in diverse piazze italiane, Torino compresa, per dire sì di essere in attesa, ma \"di diritti, welfare, diritto allo studio, ambiente sano e adozioni per le coppie omosessuali\" e per chiedere le dimissioni del ministro della Salute Lorenzin, abbiamo approfondito il percorso che sta portando verso una grande manifestazione delle donne a Roma il 26 novembre, al grido di \"Ni una menos! Non una di meno!\".\r\n\r\nL'appello alla manifestazione è stato lanciato da Rete IoDecido, D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, UDI – Unione Donne in Italia, sia come mobilitazione collettiva contro la violenza sulle donne, in antitesi ai discorsi istituzionali di matrice emergenziale e securitaria, che come \"punto di inizio di un processo più grande che deve vederci tutte insieme a riaffermare l'autodeterminazione delle donne su lavoro, salute, affettività, diritti, spazi sociali e politici\".\r\n\r\nSabato 8 ottobre si terrà a Roma la prima assemblea nazionale verso la manifestazione del 26 novembre, con l'obiettivo di costruire un percorso ampio e partecipato. Questa mattina ne abbiamo parlato con Isabella della Rete IoDecido romana e dello sportello antiviolenza \"Una stanza tutta per sè\":\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nL'Assemblea Antisessista di Torino, nell'aderire alla manifestazione nazionale, ha chiamato una prima assemblea di avvicinamento alle giornate romane invitando tutti e tutte questo sabato 24 settembre alle ore 15 nella sede di Radio Blackout, via Cecchi 21/a","23 Settembre 2016","2016-09-26 12:11:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dal Fertility Fake verso una grande manifestazione delle donne",1474633015,[166,61,167,168,169],"http://radioblackout.org/tag/26-novembre/","http://radioblackout.org/tag/fertilityfake/","http://radioblackout.org/tag/iodecido/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sulle-donne/",[23,15,25,21,171],"violenza sulle donne",{"post_content":173,"tags":178},{"matched_tokens":174,"snippet":176,"value":177},[175],"assemblea","terrà a Roma la prima \u003Cmark>assemblea\u003C/mark> nazionale verso la manifestazione del 26","\"Beatrice Lorenzin ci riprova e lancia una nuova campagna per il #fertilityday. 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Il contesto della violenza, il percorso processuale e la grande solidarietà della rete di compagne fuori e dentro il tribunale. Solidarietà colpita con perquisizioni e una denuncia per diffamazione aggravata nei confronti di due compagne: un'azione chiaramente punitiva e intimidatoria. Per venerdì 18 novembre è prevista una manifestazione di protesta e solidarietà fuori dal tribunale de L'Aquila.\r\n* Per la rubrica \"Donne in arte\" la vita e la musica di Antonietta Laterza, cantante e teatrante femminista.\r\n* La diretta con Franca dell'Assemblea Antisessista di Torino: il racconto e le valutazioni della casserolata rumorosa in San Salvario e il lancio delle prossime iniziative del percorso Non Una Di Meno Torino.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil-colpo-della-strega-7nov2016_primaparte\r\nil-colpo-della-strega-7nov2016_secondaparte","15 Novembre 2016","2018-10-24 17:34:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 7nov2016","podcast",1479229157,[288,289,290,61,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,302],"http://radioblackout.org/tag/nonunadimeno/","http://radioblackout.org/tag/antisessismo/","http://radioblackout.org/tag/antonietta-laterza/","http://radioblackout.org/tag/casserolata/","http://radioblackout.org/tag/donne-in-arte/","http://radioblackout.org/tag/droghe-da-stupro/","http://radioblackout.org/tag/laquila/","http://radioblackout.org/tag/musica-femminista/","http://radioblackout.org/tag/pizzoli/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-femminista/","http://radioblackout.org/tag/stupro-de-laquila/","http://radioblackout.org/tag/violenza-in-divisa/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sessuale/",[304,259,305,15,306,307,308,309,310,311,257,312,313,269,252,314],"#NonUnaDiMeno","Antonietta Laterza","casserolata","donne in arte","droghe da stupro","l'aquila","musica femminista","Pizzoli","solidarietà femminista","stupro de l'aquila","violenza sessuale",{"post_content":316,"tags":320},{"matched_tokens":317,"snippet":318,"value":319},[77],"La diretta con Franca dell'Assemblea \u003Cmark>Antisessista\u003C/mark> di Torino: il racconto e","* Un montaggio audio curato da Radio Ondarossa che ripercorre tutta la vicenda dello stupro di Pizzoli, vicino l'Aquila. 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Il tutto accompagnato da buona musica e buon cibo, una mostra sulla violenza di genere e banchetti che distribuiranno materiali informativi.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nUnknown\r\nil colpo della strega_7settembre2015_secondaparte",[487,489,491,493,495,497,499,501,503,505,507,509],{"matched_tokens":488,"snippet":475,"value":475},[],{"matched_tokens":490,"snippet":259,"value":259},[],{"matched_tokens":492,"snippet":84,"value":84},[83,77],{"matched_tokens":494,"snippet":255,"value":255},[],{"matched_tokens":496,"snippet":476,"value":476},[],{"matched_tokens":498,"snippet":477,"value":477},[],{"matched_tokens":500,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":502,"snippet":479,"value":479},[],{"matched_tokens":504,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":506,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":508,"snippet":261,"value":261},[],{"matched_tokens":510,"snippet":252,"value":252},[],[512,518],{"field":36,"indices":513,"matched_tokens":514,"snippets":516,"values":517},[17],[515],[83,77],[84],[84],{"field":106,"matched_tokens":519,"snippet":484,"value":485},[77],{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":112,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":522,"highlight":534,"highlights":539,"text_match":542,"text_match_info":543},{"comment_count":47,"id":523,"is_sticky":47,"permalink":524,"podcastfilter":525,"post_author":245,"post_content":526,"post_date":527,"post_excerpt":53,"post_id":523,"post_modified":528,"post_thumbnail":529,"post_title":530,"post_type":285,"sort_by_date":531,"tag_links":532,"tags":533},"72148","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-26-novembre-la-pandemia-e-leterno-ritorno-del-presente-spezzare-le-ali-del-militarismo-polonia-la-legge-contro-laborto-uccide-femministe-e-antimilitariste/",[245],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa strage di stato continua: è arrivata la quarta ondata, aumentano i contagi ed i morti.\r\nIl vaccino pare aver ridotto la mortalità della malattia, ma l’immunità resta un orizzonte lontano.\r\nIn due anni i governi che si sono succeduti si sono ben guardati dal mettere in campo le misure necessarie a ridurre le possibilità di contagio nelle fabbriche, nei magazzini, sui trasporti pubblici, nelle scuole. Tutto è peggio di prima. La prevenzione e la cura di gravi patologie non trasmissibili già privilegio per chi può pagare, è oggi un miraggio. Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea popolare No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in valle) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Novembre 2021","2021-11-29 13:01:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/War-Poverty-Business-refugees-Migrations-1-col-200x110.jpg","Anarres del 26 novembre. La pandemia e l’eterno ritorno del presente. Spezzare le ali del militarismo. Polonia: la legge contro l’aborto uccide. Femministe e antimilitariste...",1638182997,[],[],{"post_content":535},{"matched_tokens":536,"snippet":537,"value":538},[133],"ridisegnato in chiave antimilitarista e \u003Cmark>antisessista\u003C/mark> da alcunə anarcofemministə di passaggio.","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. 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Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. 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