","Ponte Galeria: espulsioni, accoglienza e giubileo","post",1450445520,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/accoglienza/","http://radioblackout.org/tag/baobab/","http://radioblackout.org/tag/centri-paraistituzionali/","http://radioblackout.org/tag/cie/","http://radioblackout.org/tag/espulsioni/","http://radioblackout.org/tag/ponte-galeria/",[23,17,31,15,21,25],{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[17],"in seguito alla incursione al \u003Cmark>Baobab\u003C/mark>, il centro di prima accoglienza","A una settimana dalla rivolta nel Cie di Ponte Galeria si possono apprezzare i risultati: alcuni ragazzi sono stati liberati dopo il loro fermo in seguito alla incursione al \u003Cmark>Baobab\u003C/mark>, il centro di prima accoglienza gestito con la compiacenza delle istituzioni e poi chiuso a seguito del delirio securitario prodotto dal Giubileo. Altri invece sono stati spostati nei Cie della penisola ancora parzialmente agibili, persino in corso Brunelleschi a Torino, dove la struttura è in buona parte danneggiata e inagibile.\r\n\r\nSi dimostra così che non è attraverso le visite e la collaborazoine che si può smantellare questa rete di costrizione concetrazionaria. Infatti la sezione femminile trattiene ancora una cinquantina di persone, tra cui le nigeriane di cui tanto si è parlato anche a sproposito o con enfasi esagerata per conferire visibilità alle strutture che collaborano con le istituzioni (e spesso lucrano) sulla pelle di chi ha pigmentazione leggermente diversa.\r\n\r\nDa quando sono in atto le misure giubilari a Roma sono già stati identificati 4500 migranti ospiti di strutture in cui hanno fatto incursione le forze dell'ordine, oppure se si riparavano in stazioni o luoghi di accoglienza... un accanimento inaudito.\r\n\r\nMa Giulia ci ha fatto un quadro completo della situazione dell'identificazione, dell'espulsione e dell'accoglienza ai tempi del Giubileo:\r\n\r\nUnknown",[73,75,78,80,82,84],{"matched_tokens":74,"snippet":23},[],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[17],"\u003Cmark>Baobab\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":31},[],{"matched_tokens":81,"snippet":15},[],{"matched_tokens":83,"snippet":21},[],{"matched_tokens":85,"snippet":25},[],[87,92],{"field":34,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[14],[90],[17],[77],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":70,"value":71},"post_content",[17],578730123365712000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":46,"score":100,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":102,"highlight":123,"highlights":131,"text_match":137,"text_match_info":138},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":46,"id":105,"is_sticky":46,"permalink":106,"post_author":49,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":52,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":57,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":119},[43],[45],"50739","http://radioblackout.org/2018/11/roma-la-minaccia-degli-sgomberi-inizia-da-baobab-experience/","All'alba di ieri la polizia ha sgomberato Baobab Experience, il campo informale nato nel 2015 che ospitava centinaia di migranti a piazzale Maslax, vicino alla stazione Tiburtina di Roma. Uno sgombero minacciato ormai da alcune settimane, che ieri mattina si è concretizzato con l'arrivo di blindati e ruspe nel piazzale. Mentre le operazioni di demolizione erano in corso, 130 migranti sono stati caricati su pullman della polizia per essere trasferiti all'ufficio immigrazione. Per la maggior parte di coloro che dormivano all'interno della struttura, nessuna soluzione alternativa alla strada è stata proposta.\r\n\r\nUno sgombero muscolare a favor di telecamere, che conferma come questioni sociali e politiche continuino a essere affrontate come problemi di sicurezza e ordine pubblico. Nel pomeriggio è arrivato il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che si è detto soddisfatto e ha annunciato altri sgomberi nella capitale per le prossime settimane.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca della Rete Antirazzista di Roma:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2.mp3\"][/audio]","14 Novembre 2018","2018-11-14 14:35:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/C_2_fotogallery_3092890_0_image-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/C_2_fotogallery_3092890_0_image-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/C_2_fotogallery_3092890_0_image-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/C_2_fotogallery_3092890_0_image-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/C_2_fotogallery_3092890_0_image.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma, la minaccia degli sgomberi inizia da Baobab Experience",1542205964,[115,116,117,118],"http://radioblackout.org/tag/decreto-immigrazione-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[33,120,121,122],"migranti","Roma","Sgomberi",{"post_content":124,"post_title":128},{"matched_tokens":125,"snippet":126,"value":127},[17],"ieri la polizia ha sgomberato \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> Experience, il campo informale nato","All'alba di ieri la polizia ha sgomberato \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> Experience, il campo informale nato nel 2015 che ospitava centinaia di migranti a piazzale Maslax, vicino alla stazione Tiburtina di Roma. 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La guerra ha varie sfumature. C'è quella esterna, sul fronte mediorientale, che prosegue a colpi di bombe e di intelligence. Con i soldati e con i droni. Con gli assassinii mirati e con gli assassinii di massa. Una guerra che ha precipitazioni, riposizionamenti, tatticismi e alleanze sempre molto precarie, come insegna la vicenda del jet russo abbattuto ai confini tra Turchia e Russia, che non sarà forse un casus belli ma che ci dice molto su quanto la logica della multipolarità cui il presente ci sta abituando generi scenari ben più intricati del mondo in blocchi che appartiene ormai a un altro secolo.\r\n\r\nAscoltate la diretta con Chiara Cruciati, inviata de Il Manifesto in Medioriente\r\n\r\nlaura_manifesto\r\n\r\nLa guerra capitalista è senz'altro anche un business e non si può pensarla senza ragionare sul fatto che le borse hanno guadagnato miliardi all'indomani degli attentati di Parigi spinte dai titoli energetici e da quelli dei trafficanti di armi. Oggi i luoghi dove i paesi europei concentrano i propri affari in materia di armamenti sono proprio quelli del medioriente insanguinato dalle nostre bombe e dallo stragismo islamista.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Vignarca della Rete Disarmo\r\n\r\nFrancesco_vignarca_retedisarmo\r\n\r\nC'è poi la guerra interna; in essa riconosciamo o artificiosamente indichiamo almeno tre fronti. Questi ora convergono, ora no.\r\n\r\nUn primo fronte interno è quello della guerra alle periferie. Soprattutto in quegli stati europei che hanno una immigrazione di lungo corso e sono ormai ormai giunti alle seconde o terze generazioni. La questione, brandita a destra come una preziosa arma di propaganda per campagne xenofobe, e ignorata se non rimossa a sinistra perché non si sa come maneggiarla, è la seguente. Non solo il dispositivo giuridico riesumato oggi dal sinistro entourage di Hollande lo stesso (ereditato dalla guerra di Algeria) con cui Sarkozy affrontò la racaille che incendiò le notti delle periferie francesi nell'autunno del 2005. Ma addirittura i luoghi che oggi sono considerati covi dell'islamismo politico stragista sono a volte luoghi delle rivolte di allora. Il punto allora è come sfuggire alla narrazione mortifera dello scontro di civiltà senza nascondersi la dura realtà del presente.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Simona de Simoni, filosofa e indagatrice dei rapporti tra capitalismo e spazio urbano, residente da qualche anno a Parigi, una riflessione sopra un tema tanto delicato\r\n\r\nSimona\r\n\r\nIl secondo fronte interno sono gli immigrati. I governi europei dopo aver speso tempo e parole a produrre un lessico che sapesse dividere gli immigrati buoni (profughi e reietti di tutte le ingiustizie) da quelli cattivi (usurpatori di diritti a caccia di un futuro migliore) ora innesta la retromarcia e ci spiega che in realtà sono tutti cattivi. Le aperture ai profughi siriani e afgani degli ultimi mesi sono già storia. L'inversione è iniziata ben prima degli attentati ma la retorica non conosce ragioni (né pudori) e così si mettono in piedi operazioni ridicole come quella orchestrata ad uso e consumo della segreteria di Alfano e della sua propaganda come quella contro il centro di accoglienza Baobab di Roma, dove sono finiti nel mirino della polizia decine di immigrati che sono stati perquisiti, identificati e in molti casi espulsi (anche rapidamente).\r\n\r\nAscoltate la testimonianza di Serena, blogger e antirazzista presente sul luogo del blitz\r\n\r\nserena_roma\r\n\r\nUn terzo fronte interno è quello della guerra telematica. Una guerra alla libertà di tutti, perseguita con mezzi sofisticati, nella rete, negli smartphone. Una sorveglianza massiva e invasiva che non corrisponde in realtà a dei criteri investigativi con una loro dignità logica. Corrisponde a esigenze politiche di controllo. Di prevenzione generale di massa, potremmo dire. E' provato che la stragrande maggioranza degli attentatori in giro per il globo fosse ampiamente conosciuto alle polizie di mezzo mondo. Le forze di sicurezza non sono in grado di fermarli ma ad individuarli ci riescono benissimo. Anche grazie al fatto che il paradigma della società del controllo digitale è già realtà da un pezzo. Dunque siamo in tutt'altro ordine di problemi. Ora la Francia ha prolungato lo stato di emergenza per tre mesi. Dopo forse verranno altre leggi. Il dato che ci preme sottolineare è la continuità. Le leggi liberticide in materia di web la Francia le ha già varate a fine luglio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Carola Frediani, giornalista e blogger che si occupa di media attivismo e deep web\r\n\r\ncarola_frediani\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Novembre 2015","2015-11-30 14:42:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/Guerra-dei-mondi-200x110.gif","\u003Cimg width=\"209\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/Guerra-dei-mondi-209x300.gif\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Dopo gli attentati di Parigi: quattro volte guerra",1448474013,[155,156,157,158,159],"http://radioblackout.org/tag/attentati-parigi/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/internazionale/","http://radioblackout.org/tag/jihadismo/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[29,161,27,19,162],"guerra","Siria",{"post_content":164},{"matched_tokens":165,"snippet":166,"value":167},[17],"contro il centro di accoglienza \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> di Roma, dove sono finiti","Quasi due settimane dopo gli attentati di Parigi, la risposta dei governi occidentali si profila sempre più nella sua durezza e chiarezza: guerra. 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Si creano gruppi moderni che cercano di emanciparsi dalle influenze straniere, in particolare quelle che provengono dall'ex potere coloniale, integrando suoni tradizionali e locali per fare una sintesi originale. Questo movimento di affermazione dell'identità è stato accelerato dall'organizzazione del 1° Festival Mondiale delle Arti Negre a Dakar nel 1966. Già nell'euforia dei preparativi, gli artisti si sono esercitati a comporre canzoni in Wolof per sollecitare la mobilitazione delle popolazioni ,il successo di questi titoli trasmessi in loop dalla radio nazionale incoraggiano gli altri gruppi musicali a lanciarsi nella produzione di brani originali . In questo periodo, Radio Dakar, nata nei primi anni '50 e divenuta Radio Senegal nel 1960, occupava un posto centrale. Grandi gruppi famosi per suonare i ritmi latini allora predominanti , pur mantenendo il loro background musicale, favoriscono l'uso delle lingue nazionali (Orchestra Baobab) e iniziano a introdurre ritmi senegalesi sostituendo la Tumba (congas) con Sabar (Wolof percussioni) o integrando il Tama (tamburo ascellare) ad esempio (Star Band, Number One…). Il progressivo predominio dei ritmi locali (incarnato dallo Xalam, , dal Super Diamono, dall'Etoile de Dakar...), porterà alla nascita della musica popolare senegalese che si chiamerà poi mbalax. Il mbalax, il salsa-mbalax, che saranno predominanti dagli anni 1980-90, sono solo i frutti di questa evoluzione dalla musica latina alle sonorità originali che raccontiamo in questa puntata.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","27 Giugno 2023","2023-06-27 15:08:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/RADIO-KALAKUTA-260623.jpg-2-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 26/06/2023","podcast",1687877755,[211],"http://radioblackout.org/tag/radiokalakuta/",[191],{"post_content":214},{"matched_tokens":215,"snippet":216,"value":217},[17],"l'uso delle lingue nazionali (Orchestra \u003Cmark>Baobab\u003C/mark>) e iniziano a introdurre ritmi"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/radio-kalakuta-260623.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata percorre la musica senegalese dai tempi dell'indipendenza fino agli anni 80 , seguendo le tracce della salsa mbalax dai primi concerti di Dexter Johnson al Sangomar club agli Xalam .\r\nAll'indomani dell'indipendenza, la musica senegalese, come tutti i settori del paese, ha subito notevoli sconvolgimenti. 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di musica congolese e house music,il veterano dell'high life Ambolley che al suo trentacinquesimo disco propone una rilettura dei grandi del jazz,la splendida voce di Lass senegalese cresciuto ascoltando l'Orchestra Baobab e frequentando le dance hall,e poi Oumou Sangare la diva del Wassolou e tanto altro....\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n ","11 Gennaio 2023","2023-01-11 00:25:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/LASS-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 09/01/2023",1673396211,[211],[191],{"post_content":236},{"matched_tokens":237,"snippet":238,"value":239},[17],"Lass senegalese cresciuto ascoltando l'Orchestra \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> e frequentando le dance hall,e"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/radio-kalakuta-090123.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta nella prima puntata del 2023 propone le uscite della musica afro dell'anno appena concluso ,Bibi Tanga centrafricano di Parigi ,il collettivo Montparnasse musique 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popolato dell'Africa.\r\n\r\nIniziamo con Tony Allen e il suo Cosmosis dal suo album pubblicato postumo ,in cui gli rende omaggio il grande scrittore Ben Okri ,il nuovo afrobeat di Burna Boy ,e poi i rapper di Lagos e della diaspora da JJC a PSquare ,Ruggedman ,la regina dell'hip hop nigeriano Weird mc e arriviamo alla voce ancora potente di Angelique Kidjo ,la nu rumba di Jupiter ,l'omaggio a Franco Luambo Makiadi il baobab della rumba congolese ,le chitarre maliane dei Bamba wassolu groove ....e tanto altro\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","10 Settembre 2021","2021-09-10 22:33:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/Zlatan-Lagos-Anthem-Remix-artwork-200x110.jpeg","Radio Kalakuta 06/09/2021",1631313198,[211],[191],{"post_content":258},{"matched_tokens":259,"snippet":261,"value":262},[260],"baobab","a Franco Luambo Makiadi il \u003Cmark>baobab\u003C/mark> della rumba congolese ,le chitarre ","[audio 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del diavolo\" Dougbe con il suo ska dal Benin ,l'incontro tra Lee scratch Perry e il soukous congolese,i R.A.S. gruppo che suonava nei campi profughi durante la guerra civile in Sierra Leone ,il reggae sontuoso e consapevole di Tiken Jah Fakoli ......e tanto altro\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n ","28 Aprile 2021","2021-04-28 21:53:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/maxresdefault-1-200x110.jpg","Radio Kalakuta 26042021",1619646837,[211],[191],{"post_content":281},{"matched_tokens":282,"snippet":283,"value":284},[17],"la Giamaica e l'Africa ,l'Orchestra \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> con \"Colette\" brano dalle suggestioni","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/radio-kalakuta-26042021.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata esplora i ritmi in levare della musica africana ,un link robusto tra la Giamaica e l'Africa ,l'Orchestra \u003Cmark>Baobab\u003C/mark> con \"Colette\" brano dalle suggestioni caraibiche ,il \"primo ministro 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a:\r\n\r\nLucia, Dino, Marta e Irene da Madrid\r\n\r\nGiulia e la piccola Amalia dalla Spagna\r\n\r\nNicole e la sua amica dalla Svizzera\r\n\r\nMamma Claudia dal Brasile\r\n\r\nMartina e la sua mamma Mirabella dalla Romania\r\n\r\nSouad e la piccola Lina dal Marocco\r\n\r\nConsigli sonori libro +cd\r\n\r\nAll'ombra del baobab\r\n\r\nAll'ombra della papaia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Maggio 2020","2020-05-12 11:13:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/mamma2-200x110.jpg","Sono un ribelle mamma 11 maggio",1589281794,[324],"http://radioblackout.org/tag/sono-un-ribelle/",[193],{"post_content":327},{"matched_tokens":328,"snippet":329,"value":330},[260],"sonori libro +cd\r\n\r\nAll'ombra del \u003Cmark>baobab\u003C/mark>\r\n\r\nAll'ombra della papaia\r\n\r\n \r\n\r\n \r","Buon Ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/sono-un-ribelle-11-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa lettura di oggi\r\n\r\n\r\n\r\nConsigli di lettura 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