","Assemblea pubblica radiofonica 21 marzo 2020","post",1584811291,[57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-radiofonica/","http://radioblackout.org/tag/covid19/","http://radioblackout.org/tag/smantellamento-della-sanita/",[61,62,63],"assemblea radiofonica","covid19","smantellamento della sanità",{"post_content":65},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67],"lavoro","di che campare, mantenere il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in sicurezza... In questi giorni","L'assemblea pubblica radiofonica va a cominciare... dalle ore 17,30 sulle libere frequenze dei 105,250 di Radio Blackout, in streaming a questo indirizzo Streaming Link; vi si partecipa intervenendo al numero fisso che mette direttamente in contatto con la regia (011 2495669), oppure mandando sms e vocali via WhatsApp, Signal, Telegram al 346 6673263.\r\n\r\nL'impatto dell'emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da covid19 sta creando la coltura adatta per repressione, militarizzazione e controllo, cancellazione dei diritti, impossibilità di mantenere la casa, avere di che campare, mantenere il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in sicurezza... In questi giorni la redazione di Radio Blackout ha raccolto testimonianze a bizzeffe di persone in ascolto che hanno dimostrato di aver bisogno di confrontarsi, raccontare a cosa hanno assistito da che si è scatenato il flagello, testimoniare la trasformazione della propria e altrui esistenza.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nSi comincia affrontando d'impeto il problema della casa. Una domanda arriva subito: «Ma come mai non è stata sospeso il pagamento dell'affitto come invece è stato fatto per il mutuo?»; consigli per gli affitti... su questo argomento\r\n\r\nUn compagno racconta che abita in una casa di un palazzinaro dove gli inquilini hanno deciso tutti di autoridursi l'affitto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Affitti.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParla Federica, da Carrara, a partire dalla situazione sanitaria, smantellata dalle speculazioni perpetrate senza molte proteste, l'interlocutrice invoca il bisogno di alzare la voce ora e quando sarà finita la strage:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGiunge un messaggio molto critico nei confronti di alcuni compagni che avvallano le politiche repressive, senza considerare le responsabilità della \u003Cmark>casta\u003C/mark>, che magari hanno avversato fino a ieri.\r\n\r\nUn operatore sanitario racconta che le aziende sanitarie invitano a rimanere a casa, il problema secondo lui non è solo la mancanza o lo smantellamento, quanto la formazione del personale, perché si è sempre più disincentivata l'istruzione delal professione medica, puntando di più sui dati e la loro lettura. Manca il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> sul campo dei medici:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_professional2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nsi aggiunge una compagna che riprende il discorso, in particolare coniugando sanità e repressione; contro il connubio terapeutico-militare propone la autogestione del proprio corpo per riprendersi la salute come soluzione da indicare per non lasciarsi indebolire e poi recuperare evitando sistemi a loro volta iatrogeni, compresa la quarantena e la restrizione domestica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_paola.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn altro messaggio parla di appalti (Bertolaso e l'ospedale da campo: uno spreco), e chiede a gran voce metodi per reagire...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_bertolaso_ladro.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPoi si affronta il reddito di quarantena e le sue contraddizioni, arrivando ad affrontare l'indebita proposta di utilizzare i soggetti che hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza per affrontare le emergenze:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Reddito-di-quarantena.mp3\"][/audio]\r\n\r\ne sempre sulla questione del reddito che servirà soltanto a far salire i consumi e non a far star meglio le persone... bisogna spingere verso la gratuità, più che il reddito:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/reddito.mp3\"][/audio]\r\n\r\no i sistemi già in corso di sostegno alla disoccupazione: Pamela, disoccupata, e con l'assegno di disoccupazione che finirà a maggio, si chiede quali forme di resistenza si possono mettere in campo e dunque propone una iniziativa già in piedi per lunedì 23 marzo alle 16,30 su una piattaforma che può essere zoom o mumble o quel che sarà e ci comunica dei numeri di telefono utili per parteciparvi, 349 5407584 / 350 0649143\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lavorat.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSul filone delle ruberie un nuovo intervento di uno sfrattato che ricorda uno stato di cose simile agli anni Sessanta: «C'è voluto un virus per far emergere 60 anni di ruberie...», che finisce con l'intrecciarsi di nuovo con l'annosa questione della casa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/3-contributo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn flusso di coscienza raccoglie un po' di elementi relativi alla repressione, Mitzi legge il messaggio:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_stream-of-counsciousness.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDodo, operaio trasfertista metalmeccanico torinese affronta la questione del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> alla grande: a cominciare dalla balla che i padroni avrebbero chiuso per salvaguardare la salute dei lavoratori... non è così: sono stati i lavoratori che hanno deciso unilateralmente di non presentarsi, lavoratori a tempo indeterminato come i braccianti delle campagne. Il 25 marzo Usb ha indetto uno sciopero\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dodo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDa una ditta \"indispensabile\" arrivano messaggi che parlano di mascherine da lavare e nessuna sicurezza\r\n\r\nDa una considerazione personale relativa al \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> nel settore della ristorazione e quindi che rientra nel sostegno dato dal governo al comparto turistico ma che è di difficile fruizione, l'ascoltatore allarga l'analisi alla difficoltà a tirare avanti e quindi bisognerà elaborare proposte per rivendicare lotte per ottenere sostegni ed esistenza dignitosa; completa l'intervento proponendo uno studio dei motivi per cui è stato smantellato il sistema di welfare e in particolare proprio del settore sanitario, per cogliere l'unicità del momento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_gabrio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn messaggio da Fred, precario della scuola che non ha potuto firmare per l'incarico che avrebbe dovuto iniziare, parla di eventualità di contrapporsi come in Francia con manifestazioni dai balconi e subito dopo si inserisce un altro ascoltatore preoccupato per quello che rimarrà ancora dopo che tutto sarà finito e oltre alla miseria ci lascerà in eredità la legislazione di emergenza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_lavori-saltuari-e-strascichi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi nuovo si affronta la questione della sicurezza, di ciò che capiterà dopo, quando continueranno a mantenere le leggi speciali imposte, contrasti alle manifestazioni che dovranno esserci per il disastro economico in cui verseremo, dopo l'intervento dell'ascoltatore preoccupato che non si riesca a resistere a questa repressione che proseguirà, riprende subito la questione una compagna ultrasessantenne che ricorda anche lei gli anni di piombo e gli strascichi di stretta repressiva da questi lasciati... e da qui si passa alle produzioni di armi utili per il controllo militarizzato del territorio \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_piombo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nuna considerazione allarga l'analisi ai condizionamenti tra economico e politico: l'economico nella logica capitalista continua a esistere e molti lavoratori vengono sacrificati e continua il condizionamento del politico, che però in questo periodo si sta riprendendo uno spazio di governo. Dall'altro lato c'è un enorme potere scientifico di intervento sulla politica, decidendo sulla vita di tutti in base a teorie spesso contapposte, contribuendo al controllo invasivo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/mauri.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa paranoia mi sta alle calcagna, un messaggio da Palermo, che stigmatizza i messaggi per strada che creano panico e invitano a rinchiudersi ancora più dentro le case, «Il vero problema è quando la gente non ha più soldi per la spesa»... e il grido militare \"state a casa\" giunge come un eco fino in Aurora a Torino dove stanno passando camionette similgolpiste, che ottengono risposte immediate nelle reazioni isteriche.\r\n\r\nE allora agganciandosi alle pratiche alternative di cura e ripensando alle difficoltà lavorative che erano già presenti prima e che saranno più marcate dopo, si sente in questo intervento il problema di non provare fiducia in nessuno, neanche di chi è nella tua stessa situazione: solidarietà di classe, anzi si innescano meccanismi infami di delazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_21_solidarietà-di-classe.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl delirio delle trasformazioni umane va al di là persino delle forme di delazione classiche; Francesco usa come paradigma emblematico di quello che capita nelle menti ormai deprivate dal martellamento mediatico un episodio a cui ha assistito nelel vie deserte di Torino. Esemplificazione di come il modello di liberismo autoritario si trasferisce in una dog sitter che cerca consenso alla sua stigmatizzazione ai danni di due genitori che stavano passeggiando nel deserto con il loro figlio...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/dogsitter-delatrice.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nEravamo partiti da qui:\r\n\r\nDi qui l'urgenza di indire questa assemblea...\r\n\r\nCosa ne pensi della situazione che stai vivendo?\r\n\r\nStai continuando a lavorare? In situazione protetta?\r\n\r\nNon stai più lavorando? Come campi se non hai più un \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>?\r\n\r\nLa casa è sempre un luogo sicuro? E chi una casa non ce l’ha?\r\n\r\nCome ti sei organizzato se hai bambini a casa?\r\n\r\nCosa sta accadendo nelle carceri, nei Cpr, nelle comunità terapeutiche?\r\n\r\nCome mai non vengono precettate le cliniche private a prestare servizio pubblico?\r\n\r\nSe una app potesse proteggerti dalla pandemia la useresti?\r\n\r\nDa questo stato di emergenza si tornerà indietro?\r\n\r\nTi sembra che sia in corso una guerra?\r\n\r\nParliamone insieme",[71],{"field":72,"matched_tokens":73,"snippet":68,"value":69},"post_content",[67],1155199534322679800,{"best_field_score":76,"best_field_weight":77,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":78,"tokens_matched":79,"typo_prefix_score":80},"1112319197184",14,"1155199534322679921",2,4,{"document":82,"highlight":113,"highlights":119,"text_match":74,"text_match_info":122},{"cat_link":83,"category":84,"comment_count":43,"id":85,"is_sticky":43,"permalink":86,"post_author":46,"post_content":87,"post_date":88,"post_excerpt":49,"post_id":85,"post_modified":89,"post_thumbnail":90,"post_thumbnail_html":91,"post_title":92,"post_type":54,"sort_by_date":93,"tag_links":94,"tags":104},[40],[42],"56148","http://radioblackout.org/2019/11/lantropocene-veneziano-mose-come-estrema-manomissione-di-una-laguna-artificiale/","25 anni fa quando iniziò la farsa del mose i motivi ecoambientali erano molto lontano degli interessi degli ideatori di questa opera inutile e dannosa. Il Mose doveva essere la \"salerno-reggio calabria\" del nord. Macchina non per fermare l'acqua (solo l'idea fa sorridere) ma produrre soldi, tangenti per la casta politica del veneto. E infatti la cricca di affaristi ora sta cominciando a preparare il terreno dicendo che va terminata (intascando gli ultimi soldi dell'appalto e della corruzione comprovata) e che però poi – altri progetti e nuova storia di appalti e ruberie – va adattata e aggiornata... I consorzi appaltatori finora hanno minimizzato l'innalzamento del livello del mare stimato fino a qualche anno fa a 50 centimetri (e ora a 70 di sicuro e a 1 metro secondo le ultime stime).... senza considerare i 100-120 milioni di euro di manutenzione annuale di questa progettazione che risale agli anni Sessanta ed è stata conclusa nella approvazione nel 1992 – nessuno sa chi si accollerà questo investimento.\r\n\r\n5 miliardi buttati, il Comitato NO MOSE, ha sempre spiegato sotto il profilo tecnico, l'inutilità dell'opera; sia per l'aspetto velleitario di fermare l'acqua e poi per la conduzione dell'opera che costerebbe in manutenzioni (le paratie non sono nell'acqua dolce) il costo per farla. Adesso c'è la vulgata che va finita perchè sarebbe alla fine. Tutte balle, prove andate buche e collaudi inesistenti. Problemi strutturali e paratie ammalorate che devono già essere sostituite: queste paratie sono oscillanti, potrebbero vedere le oscillazioni essere amplificate di gran lunga da particolari stati di moto ondoso che si possono manifestare e che si sono anche già manifestati, perché quando la frequenza delle onde che incidono su queste barriere è confrontabile con l’oscillazione propria di queste strutture, si va verso una situazione in cui le oscillazioni stesse tendono ad aumentare. Quindi abbiamo un fenomeno estremamente pericoloso. Il rischio, perciò, è che queste barriere, che sono indipendenti una dall’altra, potrebbero disarticolarsi.\r\n\r\nQuando fu presentato questo progetto la finalità sbandierata era quella di difendere i centri storici dalle acque alte, favorire l’ambiente lagunare, salvaguardare la portualità. Situazioni che diventeranno problematiche, in prospettiva, e in previsione di un innalzamento del livello medio del mare, perché non potranno essere perseguite insieme. Sono obiettivi che richiedono interventi che sono in contrapposizione tra loro e perciò si dovrà tra non molto, se quelle barriere diventeranno operative, scegliere se difenderti dal mare che entra producendo l’acqua alta, tutelare l’ambiente lagunare oppure favorire la navigazione, dunque la portualità.\r\nLa questione clima ha il suo valore perché ha fatto emergere tutta la stupidità del sistema delle GOII e l'effettiva inutilità dell'opera che doveva essere pronta dal 2016, derogata... e oggi, che doveva servire e quanto meno messa alla prova, siamo alla saga dei pagliacci arrivati per ultimi, che continuano a ripetere la solita litania delle grandi opere da finire.\r\nMa ai veneziani tutto questo delirio piace... forse non a tutti, come si sente dalle parole di Enrico, uomo veneziano della strada:\r\nda sempre si sa che il Mose è inutile, ma da secoli la laguna è snaturata\r\n\r\no forse a quasi nessuno;\r\n\r\nciò che sta accadendo in questi giorni a Venezia è la dimostrazione lampante di come la lotta ai cambiamenti climatici e quella contro le grandi opere siano strettamente connesse. Innalzamento del medio mare e condizioni di vento estreme sono il \"nostro\" climate change. Per ovviare al problema la politica chiama in causa il MOSE, grande opera bidone nata a suon di sperpero di denaro pubblico e corruttele. Per salvare Venezia, invece, c'è una sola ricetta, uscire dal fossile e dirottare i fondi dal MOSE a opere in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.\r\n\r\nQui una nota del laboratorio Morion su quanto sta a ccadendo:\r\nhttps://globalproject.info/it/in_movimento/venezia-acqua-alta-mose-e-cambiamenti-climatici/22371\r\n\r\nQui un articolo di Armando Danella, membro del Comitato No Grandi Navi\r\nhttps://comune-info.net/sul-mose-torna-una-marea-di-menzogne/\r\n\r\n\r\ne qui le parole di Marco, uomo veneziano impegnato nel comitato No Grandi Navi:\r\nla questione non può finire qui","16 Novembre 2019","2019-11-16 01:01:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/mose_2019-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/mose_2019-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/mose_2019-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/mose_2019-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/mose_2019.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L‘antropocene veneziano: Mose come estrema manomissione di una laguna artificiale",1573866074,[95,96,97,98,99,100,101,102,103],"http://radioblackout.org/tag/b/","http://radioblackout.org/tag/canale-dei-petroli/","http://radioblackout.org/tag/corruzione/","http://radioblackout.org/tag/goii/","http://radioblackout.org/tag/laguna/","http://radioblackout.org/tag/mose/","http://radioblackout.org/tag/no-grandi-navi/","http://radioblackout.org/tag/rbamp/","http://radioblackout.org/tag/venezia/",[105,106,107,108,109,110,111,16,112],"b","canale dei petroli","corruzione","Goii","laguna","Mose","no grandi navi","Venezia",{"post_content":114},{"matched_tokens":115,"snippet":117,"value":118},[116],"casta","produrre soldi, tangenti per la \u003Cmark>casta\u003C/mark> politica del veneto. 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I consorzi appaltatori finora hanno minimizzato l'innalzamento del livello del mare stimato fino a qualche anno fa a 50 centimetri (e ora a 70 di sicuro e a 1 metro secondo le ultime stime).... senza considerare i 100-120 milioni di euro di manutenzione annuale di questa progettazione che risale agli anni Sessanta ed è stata conclusa nella approvazione nel 1992 – nessuno sa chi si accollerà questo investimento.\r\n\r\n5 miliardi buttati, il Comitato NO MOSE, ha sempre spiegato sotto il profilo tecnico, l'inutilità dell'opera; sia per l'aspetto velleitario di fermare l'acqua e poi per la conduzione dell'opera che costerebbe in manutenzioni (le paratie non sono nell'acqua dolce) il costo per farla. Adesso c'è la vulgata che va finita perchè sarebbe alla fine. Tutte balle, prove andate buche e collaudi inesistenti. Problemi strutturali e paratie ammalorate che devono già essere sostituite: queste paratie sono oscillanti, potrebbero vedere le oscillazioni essere amplificate di gran lunga da particolari stati di moto ondoso che si possono manifestare e che si sono anche già manifestati, perché quando la frequenza delle onde che incidono su queste barriere è confrontabile con l’oscillazione propria di queste strutture, si va verso una situazione in cui le oscillazioni stesse tendono ad aumentare. Quindi abbiamo un fenomeno estremamente pericoloso. Il rischio, perciò, è che queste barriere, che sono indipendenti una dall’altra, potrebbero disarticolarsi.\r\n\r\nQuando fu presentato questo progetto la finalità sbandierata era quella di difendere i centri storici dalle acque alte, \u003Cmark>favorire\u003C/mark> l’ambiente lagunare, salvaguardare la portualità. 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Per salvare Venezia, invece, c'è una sola ricetta, uscire dal fossile e dirottare i fondi dal MOSE a opere in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.\r\n\r\nQui una nota del laboratorio Morion su quanto sta a ccadendo:\r\nhttps://globalproject.info/it/in_movimento/venezia-acqua-alta-mose-e-cambiamenti-climatici/22371\r\n\r\nQui un articolo di Armando Danella, membro del Comitato No Grandi Navi\r\nhttps://comune-info.net/sul-mose-torna-una-marea-di-menzogne/\r\n\r\n\r\ne qui le parole di Marco, uomo veneziano impegnato nel comitato No Grandi Navi:\r\nla questione non può finire qui",[120],{"field":72,"matched_tokens":121,"snippet":117,"value":118},[116],{"best_field_score":76,"best_field_weight":77,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":78,"tokens_matched":79,"typo_prefix_score":80},{"document":124,"highlight":150,"highlights":155,"text_match":74,"text_match_info":158},{"cat_link":125,"category":127,"comment_count":43,"id":129,"is_sticky":43,"permalink":130,"post_author":46,"post_content":131,"post_date":132,"post_excerpt":49,"post_id":129,"post_modified":133,"post_thumbnail":134,"post_thumbnail_html":135,"post_title":136,"post_type":54,"sort_by_date":137,"tag_links":138,"tags":146},[126],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[128],"Blackout Inside","40469","http://radioblackout.org/2017/02/uber-capitalismo-estremo-con-conducente-temporaneo/","In questi giorni è tornata alla ribalta la questione ormai annosa della corporazione dei taxisti, un'evidente anomalia in un sistema capitalistico proiettato verso forme di sfruttamento diverso, più precario, fatto di ricatti e rischi accollati ai lavoratori, fornendo semplici tecnologie strapagate e prive di spese per mettere in contatto fruitore e fornitore di servizio, che sono scaricate (comprese la manutenzione) sui lavoratori spremuti e senza alcuna tutela. Lo scontro tra una casta come quella dei taxisti e Uber evidenzia un modello che organizza l'intera filiera sia produttiva che riproduttiva, in grado di usare questa rottura per ridisporre il lavoro su diverse basi e dove c'è un'organizzazione digitale del lavoro si riescono a dirigere tutti i passaggi capillarmente, abbassando tutte le tutele strappate in precedenza. Una peculiarità di questa new economy è che riesce a riorganizzarsi all'interno delle differenze, driblando pure in questo modo il sistema fiscale, quello stesso più volte paradossalmente evocato dai tassisti, che pure in quanto a evasione fiscale non hanno nulla da invidiare a nessuno.\r\n\r\nOvunque nel mondo, Uber è stato contrastato in mille modi, fino a inventare delle controApp, cercando di aggirare l'isolamento e inventando modi per conoscersi e incontrarsi, dimostrando come fosse importante la condivisione del posto di lavoro per compattare le masse al tempo del protocapitalismo. Ma l'orizzonte ora rimane ristretto, temporaneo – una temporalità dilatabile, su cui non si può costruire un'esistenza normale; non soltanto perché regolata da un algoritmo senza conoscere nemmeno i responsabili e organizzatori del proprio lavoro, i diretti superiori non li si vede mai.\r\n\r\nEsattamente per orientarci meglio in questi universi paralleli, fatti di padroncini, arroccati a difesa di regole obsolete che finiscono per ritorcersi contro di loro impiccandoli al mutuo per pagarsi la licenza, da un lato, e dall'altro imprese multinazionali feroci che applicano le regole deregolative, prive di diritti per le maestranze, neanche riconosciute come tali, abbiamo cercato conforto dapprima in un articolo de “il manifesto” che riportava i fatti esplicitamente, ma senza aggiungere nulla a letture novecentesche del mondo del lavoro e poi in uno stralcio de “il Sole 24 ore”, che invitava a superare l'impasse risarcendo con una mancia (riproducendo esattamente le letture precedenti alla rivoluzione digitale del capitalismo) i tassisti, invitati da “La Stampa” ad adeguarsi alla competizione, senza riuscire a risolvere il dilemma su quale campo sia più morale (sempre che esista una moralità nel capitalismo, antico come quello dei tassinari, o postmoderno, come quello di Uber), se esistano prospettive di normative condivisibili o meno (ma perlomeno esistenti o contro cui scagliarsi), o almeno da che parte schierarci; alla fine ci siamo rivolti a Floriano, un giovane ricercatore che si occupa proprio di queste nuove forme di capitalismo e riesce a districarsi nelle mille etichette di questo nuovo modello di capitalismo:\r\n\r\nUbervsTaxi","17 Febbraio 2017","2017-02-20 12:00:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/taxi_driver-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"161\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/taxi_driver-300x161.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/taxi_driver-300x161.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/taxi_driver.jpg 648w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Uber: capitalismo estremo con conducente “temporaneo”",1487368789,[139,140,141,142,143,144,145],"http://radioblackout.org/tag/cottimo/","http://radioblackout.org/tag/milleproroghe/","http://radioblackout.org/tag/ncc/","http://radioblackout.org/tag/postcapitalismo/","http://radioblackout.org/tag/sharing-economy/","http://radioblackout.org/tag/taxi/","http://radioblackout.org/tag/uber/",[147,22,12,24,148,14,149],"cottimo","sharing economy","uber",{"post_content":151},{"matched_tokens":152,"snippet":153,"value":154},[116],"tutela. 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Questa volta, al contrario, le due Indie a confronto sono quella ultranazionalista hindu, la base dei «falchi» del Bharatiya Janata Party (Bjp) al governo, e quella laica e progressista, rimasta orfana di riferimenti politici chiari dopo la debacle dell’Indian National Congress (Inc), che già faticava a tenere testa alle istanze più avanzate della parte colta e benestante del paese. Lo scorso 12 febbraio, col benestare del rettore in carica da appena due settimane, uomini in divisa e in borghese sono entrati nei dormitori dell’ateneo per arrestare Kanhaiya Kumar, leader del sindacato studentesco di Jnu (Jnusu). L’accusa: aver pronunciato, durante un evento di protesta all’interno del campus il 9 febbraio, slogan «anti nazionali». Un presunto crimine che, secondo il governo in carica, configura il reato di «sedizione», fino a 10 anni di carcere. Come si dirà i video sono stati manipolati e si è cercato di far passare per islamista uno studente che si professa \"ateo e comunista\" ma anche qui siamo difronte a una declinazione particolare dell'isteria islamofoba che vediamo dispiegata a molte latitudini. Decine di migliaia di studenti hanno reagito alla mano pesante di Modi e istanze più avanzate (rispetto delle donne, fine del sistema delle caste, maggiore equità sociale) sono diventate argomento di discussione e azione a vari livelli. Mentre gli studenti si mobilitavano però erano altre le notizie made in India che attiravano i media italiani. Ovvero milioni di persone (e anche intere fabbriche) lasciate senza acqua da una protesta organizzata di tutt'altro segno. Una casta mediamente benestante e proprietaria, i Jat, si erano mobilitati contro il partito di governo (del quale costituiscono in buona parte un blocco elettorale) per ottenere delle quote privilegiate di assegnazione nell'ambito degli impieghi pubblici. Posti destinati alle classi più povere che questa casta ( come in precedenza i patel) pretende per sé. Una storia di egoismi di classe (o casta) certo, ma anche la storia di un capitalismo e di una modernizzazione che si stanno producendo senza la formazione di una vera classe media legata al sistema del lavoro salariato. Intere caste rurali che non trovano una collocazione (comoda) all'interno della formidabile \"rinascita indiana\".\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Matteo Miavaldi, giornalista e scrittore residente a Nuova Delhi.\r\n\r\nmatteoindia","25 Febbraio 2016","2016-02-26 13:40:16","India: un paese in fermento",1456420492,[171,172,173,174,175,176],"http://radioblackout.org/tag/caste/","http://radioblackout.org/tag/conflitti/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/internazionale/","http://radioblackout.org/tag/proteste/","http://radioblackout.org/tag/studenti/",[178,179,180,181,182,183],"caste","conflitti","india","internazionale","proteste","Studenti",{"post_content":185},{"matched_tokens":186,"snippet":187,"value":188},[116],"organizzata di tutt'altro segno. 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Grattacieli, grandi eventi, disagio sociale, povertà\". Il testo, scritto a più mani, cerca di mettere in luce le speculazioni che, sotto la regìa della medesima casta politico-economica, in 25 anni hanno trasformato una città prettamente industriale in città di grattacieli, dehors, centri commerciali, kermesse culturali etc., con un costante aumento del divario tra chi ha e chi non ha.\r\n\r\nNei vari capitoli viene raccontata la Torino degli sprechi legati agli stadi; la Torino senza bussola urbanistica, che vara più di 300 varianti al proprio piano regolatore; la Torino dei grattacieli di Piano e Fuksas, che vogliono competere in altezza con la Mole Antonelliana; la Torino del debito pubblico ingigantito dalle olimpiadi invernali; la Torino dei poveri, dei senza tetto, degli sfrattati e degli immigrati.\r\n\r\nAbbiamo parlato del libro con uno degli autori, Emilio Soave esponente di Pro-Natura:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","18 Settembre 2015","2015-09-23 13:11:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/torino-i-retroscena-libro-89559-164x110.jpg","\u003Cimg width=\"164\" height=\"226\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/torino-i-retroscena-libro-89559.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Un utile strumento di controinformazione",1442610908,[],[],{"post_content":209},{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":212},[116],"sotto la regìa della medesima \u003Cmark>casta\u003C/mark> politico-economica, in 25 anni hanno","A fine luglio è uscito un libro a cura dell'Associazione Pro Natura intitolato \"Torino oltre le apparenze. 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Su un tavolo ci sono 150.000 precari a vita, dall'altro i docenti \"anziani\" di ruolo. La guerra tra le generazioni è lo sport preferito dal primo ministro democratico. Renzi è abile: in una società anziana ma giovanilista, strizza l'occhio ai precari che non chiedono che essere assunti, descrive gli insegnanti in ruolo come una casta privilegiata ed il gioco è fatto.\r\nSe la dovessimo descrivere in pillole la \"buona scuola\" disegnata dal testo diffuso in settembre da Renzi è tutta qua.\r\nI fatti sono invece altri. I centomila precari che sarebbero dovuti entrare in ruolo quest'autunno restano precari sino all'anno prossimo, quando Renzi ha promesso che le assunzioni riguarderanno almeno 150.000 persone.\r\nIn cambio si tagliano gli scatti d'anzianità, rendendo definitivo il blocco degli stipendi ed introducendo gli scatti su base meritocratica.\r\nNella scuola non ci saranno più precari, ma gli insegnanti saranno sempre più poveri e ricattabili.\r\nResta da vedere se il prossimo anno le promesse di Renzi si sciglieranno come un gelato nel sole di fine agosto. D'altra parte il primo ministro potrebbe non avere scelta. I precari in lotta per il posto hanno portato la questione fino alla Corte di Giustizia europea: la condanna dell'Italia è molto probabile. In Italia infatti non si applica neanche la pur permissiva normativa che impone di non poter sfruttare i lavoratori con contratti a tempo determinato oltre tre anni senza una prospettiva certa di lavoro.\r\nFinché non saranno decisi gli stanziamenti è comunque legittimo dubitare. Un dato è certo. In questo anno scolastico hanno assunto meno insegnanti di quelli previsti dal Dl Scuola dello scorso anno, perché la ragioneria non ha autorizzato tutte le assunzioni previste in mancanza della copertura finanziaria.\r\nFacciamo finta che Renzi assuma davvero i precari. Cosa succederà? Di sicuro aumenterà l'orario di lavoro perché Renzi intende affidare la copertura delle supplenze “brevi” (proposta n. 3) a chi è in ruolo: si parla di “banca delle ore” da utilizzare nella propria scuola o nella rete di scuole in cui è inserita la propria.\r\nLa propaganda di Renzi sulle assunzioni dei precari senza dubbio serve a far digerire al corpo docente l’eliminazione degli scatti di anzianità, che verranno sostituiti da scatti di “merito”, attribuiti a non più dei due terzi del corpo docente ogni tre anni sulla base del giudizio del nucleo di valutazione di ciascuna scuola o rete di scuole (proposta n. 4 e 5).\r\nChi non è in linea con la dirigenza scolastica, (e con i privati che investono nella scuola) non prende gli aumenti.\r\n\r\nLa retorica della meritocrazia è il pilastro su cui si fonda anche il secondo blocco di proposte del governo. Renzi propone di dare ancora maggiore potere ai dirigenti delle singole scuole nel decidere sui docenti da utilizzare nella didattica sulla base di un registro nazionale dei docenti che riporti i curriculum formativi di ciascuno.\r\n\r\nGli organi collegiali verrebbero stravolti: gli organi di gestione effettiva della scuola saranno il dirigente, il nucleo di valutazione e il consiglio dell’Istituzione scolastica, mentre al collegio (consiglio) dei docenti rimarrebbe la sola competenza della programmazione didattica. 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Per i tecnici e professionali invece c’è in serbo la proposta dell’alternanza obbligatoria tra scuola e lavoro negli ultimi tre anni del percorso scolastico (proposta n. 11), ovviamente attraverso stage non retribuiti e senza alcuna garanzia di assunzione al termine, grazie anche al Jobs Act di cui lo stesso governo Renzi è promotore.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Tafel, insegnante nelle scuole superiori. 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Renzi è abile: in una società anziana ma giovanilista, strizza l'occhio ai precari che non chiedono che essere assunti, descrive gli insegnanti in ruolo come una \u003Cmark>casta\u003C/mark> privilegiata ed il gioco è fatto.\r\nSe la dovessimo descrivere in pillole la \"buona scuola\" disegnata dal testo diffuso in settembre da Renzi è tutta qua.\r\nI fatti sono invece altri. I centomila precari che sarebbero dovuti entrare in ruolo quest'autunno restano precari sino all'anno prossimo, quando Renzi ha promesso che le assunzioni riguarderanno almeno 150.000 persone.\r\nIn cambio si tagliano gli scatti d'anzianità, rendendo definitivo il blocco degli stipendi ed introducendo gli scatti su base meritocratica.\r\nNella scuola non ci saranno più precari, ma gli insegnanti saranno sempre più poveri e ricattabili.\r\nResta da vedere se il prossimo anno le promesse di Renzi si sciglieranno come un gelato nel sole di fine agosto. D'altra parte il primo ministro potrebbe non avere scelta. I precari in lotta per il posto hanno portato la questione fino alla Corte di Giustizia europea: la condanna dell'Italia è molto probabile. In Italia infatti non si applica neanche la pur permissiva normativa che impone di non poter sfruttare i lavoratori con contratti a tempo determinato oltre tre anni senza una prospettiva certa di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>.\r\nFinché non saranno decisi gli stanziamenti è comunque legittimo dubitare. Un dato è certo. In questo anno scolastico hanno assunto meno insegnanti di quelli previsti dal Dl Scuola dello scorso anno, perché la ragioneria non ha autorizzato tutte le assunzioni previste in mancanza della copertura finanziaria.\r\nFacciamo finta che Renzi assuma davvero i precari. Cosa succederà? Di sicuro aumenterà l'orario di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> perché Renzi intende affidare la copertura delle supplenze “brevi” (proposta n. 3) a chi è in ruolo: si parla di “banca delle ore” da utilizzare nella propria scuola o nella rete di scuole in cui è inserita la propria.\r\nLa propaganda di Renzi sulle assunzioni dei precari senza dubbio serve a far digerire al corpo docente l’eliminazione degli scatti di anzianità, che verranno sostituiti da scatti di “merito”, attribuiti a non più dei due terzi del corpo docente ogni tre anni sulla base del giudizio del nucleo di valutazione di ciascuna scuola o rete di scuole (proposta n. 4 e 5).\r\nChi non è in linea con la dirigenza scolastica, (e con i privati che investono nella scuola) non prende gli aumenti.\r\n\r\nLa retorica della meritocrazia è il pilastro su cui si fonda anche il secondo blocco di proposte del governo. Renzi propone di dare ancora maggiore potere ai dirigenti delle singole scuole nel decidere sui docenti da utilizzare nella didattica sulla base di un registro nazionale dei docenti che riporti i curriculum formativi di ciascuno.\r\n\r\nGli organi collegiali verrebbero stravolti: gli organi di gestione effettiva della scuola saranno il dirigente, il nucleo di valutazione e il consiglio dell’Istituzione scolastica, mentre al collegio (consiglio) dei docenti rimarrebbe la sola competenza della programmazione didattica. Nessuna menzione è fatta del consiglio di classe e dell’assemblea degli studenti, previsti dall’attuale normativa.\r\n\r\nIl governo Renzi intende intervenire anche sui programmi delle scuole, valorizzando da una parte la musica, la storia dell’arte (niente da eccepire) e l’educazione fisica (non ci eravamo resi conto dell’enorme problema dell’obesità infantile… proposta n. 9), dall’altro riproponendo sotto altri nomi le tre “i” di berlusconiana memoria: inglese, informatica (coding) e imprese (economia, proposta n. 10). Si dice di voler valorizzare le attività di laboratorio, dimenticando che la recente riforma delle superiori avanzata dalla Gelmini ha compresso le ore di laboratorio, di storia dell’arte finanche nei licei artistici, il diritto e l’economia. Perché non partire proprio dall’abrogazione di quella riforma e dalla restituzione delle ore tolte specialmente alle scuole tecniche e professionali? Per i tecnici e professionali invece c’è in serbo la proposta dell’alternanza obbligatoria tra scuola e \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> negli ultimi tre anni del percorso scolastico (proposta n. 11), ovviamente attraverso stage non retribuiti e senza alcuna garanzia di assunzione al termine, grazie anche al Jobs Act di cui lo stesso governo Renzi è promotore.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Tafel, insegnante nelle scuole superiori. E' stata anche una buona occasione per discutere delle alternative possibili alla scuola statale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nmarco_scuola\r\n\r\nIl testo integrale de \"La buona scuola\" lo trovate sul sito del governo.",[243],{"field":72,"matched_tokens":244,"snippet":240,"value":241},[116],{"best_field_score":76,"best_field_weight":77,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":78,"tokens_matched":79,"typo_prefix_score":80},6690,{"collection_name":54,"first_q":248,"per_page":249,"q":248},"Casta D'Avorio",6,11,{"facet_counts":252,"found":79,"hits":282,"out_of":389,"page":11,"request_params":390,"search_cutoff":32,"search_time_ms":43},[253,259],{"counts":254,"field_name":257,"sampled":32,"stats":258},[255],{"count":79,"highlighted":256,"value":256},"malormone","podcastfilter",{"total_values":11},{"counts":260,"field_name":31,"sampled":32,"stats":280},[261,262,264,266,268,270,272,274,276,278],{"count":79,"highlighted":248,"value":248},{"count":11,"highlighted":263,"value":263},"Kansas",{"count":11,"highlighted":265,"value":265},"pompino",{"count":11,"highlighted":267,"value":267},"anilingus",{"count":11,"highlighted":269,"value":269},"Drag Queen",{"count":11,"highlighted":271,"value":271},"sesso orale",{"count":11,"highlighted":273,"value":273},"cunnilingus",{"count":11,"highlighted":275,"value":275},"Pumitrozzole",{"count":11,"highlighted":277,"value":277},"Maria Nazionale",{"count":11,"highlighted":279,"value":279},"Ragione e Sentimento",{"total_values":281},12,[283,336],{"document":284,"highlight":303,"highlights":322,"text_match":331,"text_match_info":332},{"comment_count":43,"id":285,"is_sticky":43,"permalink":286,"podcastfilter":287,"post_author":256,"post_content":288,"post_date":289,"post_excerpt":49,"post_id":285,"post_modified":290,"post_thumbnail":291,"post_title":292,"post_type":293,"sort_by_date":294,"tag_links":295,"tags":301},"31648","http://radioblackout.org/podcast/il-podcast-di-malormone-del-28-settembre/",[256],"Nella foto la Divina Divine. 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